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COLLEGIO DOCENTI LICEO N. ROSA - SUSA E BUSSOLENO

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Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 30 Ottobre 2012
Visite: 445
 
MOBILITAZUINE CONTRO LA LEGGE DI STABILITA'
Riceviamo e pubblichiamo dal Liceo “Norberto Rosa” di Susa e Bussoleno.



Mozione del  Collegio dei docenti Liceo “Norberto Rosa” di Susa e Bussoleno.

 

Il Collegio Docenti del Liceo “Norberto Rosa” di Susa e Bussoleno,

in riferimento all’art. 3 della bozza della Legge di Stabilità 2013 – nel quale viene indicato che, a decorrere da settembre 2013, l’orario di servizio del personale docente della scuola verrà articolato su 24 ore settimanali rispetto alle attuali 18 previste dal vigente contratto di lavoro – preso atto che si tratta di un provvedimento:

·         in virtù del quale l’esecutivo, in spregio al diritto e alla Costituzione della Repubblica, interviene in modo autoritario su una materia già regolata da contratti liberamente sottoscritti dalle parti;

·         che contiene disposizioni inevitabilmente destinate a rendere intollerabile il carico di lavoro degli insegnanti in servizio e a peggiorare progressivamente la qualità dell’offerta formativa scolastica;

·         che presumibilmente ha come obiettivo quello di costringere il personale docente ad espletare parte della propria professione senza ottenere alcun riscontro di tipo economico;

·         che comporta un licenziamento de facto di decine di migliaia di colleghi (precari e non), con la conseguente dispersione di un vastissimo bagaglio di professionalità educativa;

e dopo aver ricordato che, viceversa, il proprio impegno orario è assolutamente in linea con quello dei colleghi degli altri Paesi europei, come evidente dalle ben note statistiche di settore curate da OCSE ed Eurydice, le quali quindi denunciano come strumentale e fuorviante qualsiasi richiamo a pretese esigenze “europeiste” che dovrebbero giustificare il provvedimento in oggetto;

delibera

-         il rifiuto dell’incremento dell’orario di servizio nell’ordine di 6 ore settimanali;

-         il contestuale rifiuto dell’incremento del periodo di ferie per ulteriori 15 giorni;

-         il conseguente rifiuto di una logica politica che vede, ormai da anni, nella scuola un mero capitolo di spesa su cui intervenire con tagli indiscriminati, in ossequio a fumosi e inconcludenti progetti di riforma, dietro i quali si celano puri e semplici esercizi di contabilità.

In conclusione, gli insegnanti del Liceo “Norberto Rosa” si dichiarano pronti ad assumere, pur nel rispetto della legge e delle esigenze educative degli studenti a loro affidati, tutte le forme di lotta e di protesta idonee a denunciare ulteriormente una linea politica che, anche in passato e in modo spesso provocatoriamente  ipocrita, non ha preso in alcuna considerazione la mole di lavoro che la professione docente comporta ben al di là delle 18 ore di lezione frontale (dalle riunioni collegiali all’attività di scrutinio, per tacere dell’aggiornamento continuo, della preparazione delle lezioni, dell’attività di verifica); un indirizzo politico che sottovaluta l’inadeguatezza di molte strutture scolastiche – che renderebbero improduttivo quando non inattuabile l’aumento del carico di lavoro – nonché il logorio psico-fisico di quello che non è certo un tipico “lavoro d’ufficio” e le gravi problematiche di organizzazione della didattica che tale incremento orario comporterebbe; un provvedimento che, inevitabilmente, finirebbe col penalizzare i giovani e le fasce sociali più deboli della nostra società, in pieno contrasto con il dettato costituzionale e con i valori rappresentati dalla Scuola pubblica Statale.

Approvato all'unanimità il 24 ottobre 2012.

COLLEGIO DOCENTI I.I.S. BECCARI - TORINO

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Scritto da flc cgil torino
Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 30 Ottobre 2012
Visite: 468
 
MOBILITAZIONE CONTRO LA LEGGE DI STABILITA’.
Riceviamo e pubblichiamo  dal  I.I.S. BECCARI di Torino



ISTITUTO  IIS Beccari - TORINO

MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei docenti di I.I.S. BECCARI

dopo aver esaminato le disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 (attualmente all'esame del Parlamento), con particolare riferimento all’art.3 comma 42 che introduce l’aumento dell’orario di lavoro del Personale Docente del 33% a parità di retribuzione;

dopo aver considerato gli indirizzi delle norme per l’autogoverno delle Istituzioni scolastiche

previsti dalla Legge 953 di riforma degli organi collegiali esprime nel merito le seguenti osservazioni:

o la legge di stabilità 2013 prevede il taglio di prestazioni e servizi rivolti alle fasce deboli della popolazione, penalizza dal punto di vista fiscale i redditi più bassi consolidando le disparità sociali e culturali e pregiudicando così l’uguaglianza di tutti gli allievi nell’accesso al sistema dell’istruzione, a discapito della funzione sociale, garantita dalla Costituzione repubblicana, dell’istruzione pubblica;

o la questione dell'istruzione pubblica è affrontata nel totale disprezzo della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e dei diritti, costringe i docenti a carichi di lavoro impossibili, pregiudicando ogni scelta di didattica di qualità e la messa in atto concreta della libertà d’insegnamento;

o l’aumento dell’orario dei docenti determina una pesante perdita di posti di lavoro per i precari ( stimati in oltre 30.000) e la vanificazione del concorso e del TFA;

o il carico di lavoro degli insegnanti è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE e l’inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia rende concretamente inattuabile e improduttivo l’aumento dell’orario di lavoro

o la condizione di lavoro intellettuale dell’insegnante è volutamente ignorata, non si tiene conto degli impegni collegiali e di programmazione didattica, del lavoro svolto autonomamente per deontologia professionale ( tempi di preparazione delle lezioni, tempi di elaborazione e correzione delle prove, uscite didattiche e viaggi d’istruzione) da quantificarsi in almeno altrettante ore di quelle di lezione frontale;

o l’attuale riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola, limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio dei docenti, pregiudicando alle fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento;

o le condizioni materiali di lavoro del personale docente e Ata in ogni singola scuola continuano a peggiorare di giorno in girono, tra dimensionamenti e accorpamenti, con risorse depauperate, forte incidenza di malattie professionali e allontanamento dell’età pensionabile.

Il collegio dei docenti

o denuncia la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire a tutti una formazione qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione democratica delle nuove generazioni;

o rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del

paese;

o esprime la propria ferma opposizione verso l’ennesimo attacco ai lavoratori della Scuola e si impegna ad attivare iniziative di lotta affinché questo provvedimenti non vengano approvati

 

Torino, 25 ottobre 2012

 

Mozione votata all’unanimità

COLLEGIO DOCENTI L.C. GIOBERTI - TORINO

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Pubblicato: 30 Ottobre 2012
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MOBILITAZIONE CONTRO LA LEGGE DI STABILITA’.
Riceviamo e pubblichiamo  dal  Liceo clasico Gioberti di Torino




Liceo Classico-Linguistico “V. Gioberti” - Torino Collegio Docenti 23 ottobre 2012
 
 
Delibera sull’orario dei docenti a 24 ore settimanali
Approvata all’unanimità
Il Collegio Docenti del Liceo Classico-Linguistico "V. Gioberti" di Torino esprime la 
sua più totale contrarietà alla norma proposta dal governo che prevede 
l'innalzamento dell'impegno di lavoro dei docenti a 24 ore  settimanali (art. 3, 
comma 42 della Legge di Stabilità 2013), per le seguenti ragioni:
1) è inaccettabile che ancora una volta si intervenga sulla scuola con una legge 
finanziaria, introducendo gravi cambiamenti nell’organizzazione scolastica al solo 
scopo di reperire risorse;
2) è inaccettabile che, dopo anni di tagli alla scuola, si riducano ancora i 
finanziamenti, in un paese in cui la percentuale di spesa pubblica investita in 
istruzione è inferiore alla media OCSE; e in un momento in cui tutti gli analisti 
economici (primo il Governatore della Banca d’Italia) insistono sulla necessità di 
sostenere le spese in istruzione e formazione per uscire dalla crisi economica;
3) è inaccettabile che questa norma venga spacciata per un adeguamento agli 
“standard europei”, quando nei paesi UE l’orario di lavoro dei docenti non si 
discosta da quello italiano, mentre gli stipendi sono spesso ben più alti;
4) è inaccettabile che si  modifichi l’orario di lavoro dei docenti senza nessun 
passaggio contrattuale;
5) è inaccettabile che si aumenti di un terzo l’orario di lavoro dei docenti senza 
nessun aumento retributivo corrispondente, trattando così implicitamente i 
docenti da “fannulloni” e considerando poco o nulla il lavoro di programmazione 
didattica, preparazione delle lezioni, correzione delle verifiche ecc.;
6) è inaccettabile che si  eliminino gli spezzoni orario interni  disponibili per i 
supplenti, espellendo dalla scuola migliaia di precari che da anni la fanno 
funzionare con dedizione e sacrifici.
Per queste ragioni il Collegio Docenti del Liceo “Gioberti” di Torino chiede al governo 
di ritirare la norma, al Parlamento di cancellarla dalla Legge di Stabilità, e alle forze 
politiche e sindacali di impegnarsi per farla cancellare.

ASSEMBLEA I.T.I.S. MAJORANA GRUGLIASCO

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Pubblicato: 30 Ottobre 2012
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MOBILITAZIONE CONTRO LA LEGGE DI STABILITA’.
Riceviamo e pubblichiamo  dall’I.T.I.S. MAJORANA di Grugliasco



MOZIONE DELL'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DELL'I.T.I.S. MAJORANA  DEL 26-10-2012.

 

Il personale docente e non docente dell’ITIS “Majorana” di Grugliasco

 

riunito in assemblea in orario di servizio, in merito all’art.3 della bozza del DDL di stabilità riguardante gli interventi sull’istruzione pubblica

esprime

 

l’indignazione più totale per un provvedimento che, con spregio delle reali problematiche della scuola italiana, incrementa l’orario di lavoro del personale infrangendo ogni regola contrattuale, remunerativa ed etica che contraddistingue una società basata sul diritto e sulla democrazia.

 

ritiene

 

che le misure sulla scuola rappresentino una palese ingiustizia perché:

·        sono state introdotte dal Governo senza alcun confronto con il sindacato

·        annullano il contratto di lavoro in materia di orario e retribuzione

·        innalzano arbitrariamente le ore di insegnamento, abbassando la qualità dell’istruzione

·        sottraggono opportunità di lavoro per decine di migliaia di docenti precari

·        riducono di fatto le retribuzioni, già ferme per il blocco del contratto e tra le più basse d’Europa

 

giudica

 

·        iniquo, vergognoso e punitivo un provvedimento, emanato ancora ed esclusivamente per fare cassa, che si abbatte nuovamente sul comparto scuola ormai massacrato dai recenti otto miliardi di euro dei tagli della legge Gelmini, dal blocco del contratto, dalla sottrazione degli scatti e della riduzione delle risorse per il funzionamento delle singole scuole

·        preoccupanti ed autoritarie le disposizioni che vietano  in ogni caso di derogare alla legge di stabilità, sotto il ricatto del “fiscal compact” approvato a luglio dal Parlamento Italiano

 

chiede

 

·        il ritiro immediato di quanto stabilito nel sopracitato art 3, dichiarandosi indisponibile a qualsiasi aumento dell’orario di lavoro, anche con eventuali ed improbabili aumenti stipendiali

·        il rispetto degli accordi per il ripristino annuale degli scatti di anzianità, soppressi per un triennio

·        che tutte le organizzazioni del sindacalismo confederale e di base effettuino un concreto sforzo per unire la categoria con obiettivi di lotta chiari e condivisi.

 

 

 

Grugliasco, 26-10-2012

 

 

 

 

 

ASSEMBLEA I.C. RACCONIGI - TORINO

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Pubblicato: 30 Ottobre 2012
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 MOBILITAZIONE CONTRO LA LEGGE DI STABILITA’.
Riceviamo e pubblichiamo  dall’Ic Racconigi - Torino
 
 
L’assemblea dei lavoratori dell’IC Racconigi - Torino 
dopo aver esaminato le disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 (attualmente all'esame del Parlamento),  con particolare riferimento  all’art.3 comma 42 che  introduce l’ aumento dell’orario di lavoro del Personale Docente del 33% a parità  di retribuzione;
dopo aver considerato gli indirizzi delle norme per l’autogoverno delle Istituzioni scolastiche  previsti dalla Legge 953 di riforma degli organi collegiali;
esprime nel merito le seguenti osservazioni:
o la legge di stabilità  2013  prevede il taglio di prestazioni e servizi rivolti alle fasce deboli della popolazione, penalizza dal punto di vista fiscale i redditi più bassi consolidando  le disparità sociali e culturali  e pregiudicando così l’uguaglianza di tutti gli allievi nell’accesso al sistema dell’istruzione, a discapito  della funzione sociale, garantita dalla Costituzione repubblicana, dell’istruzione pubblica;
o la questione dell'istruzione pubblica  è affrontata nel  totale disprezzo della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e dei diritti, costringe i docenti a carichi di lavoro impossibili, pregiudicando ogni scelta di didattica di qualità e la messa in atto concreta della libertà d’insegnamento; 
o l’aumento dell’orario dei docenti determina una pesante perdita di posti di lavoro  per i precari ( stimati in oltre 30.000) e la vanificazione del concorso e del TFA;
o il carico di lavoro degli insegnanti  è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE e l’inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia rende concretamente inattuabile e improduttivo l’aumento dell’orario di lavoro
o la condizione di lavoro intellettuale dell’insegnante è volutamente ignorata,  non si tiene conto degli impegni collegiali e di programmazione didattica, del lavoro svolto autonomamente per deontologia professionale ( tempi di preparazione delle lezioni, tempi di elaborazione e correzione delle prove, uscite didattiche e viaggi d’istruzione) da quantificarsi in almeno altrettante ore di quelle di lezione frontale;
o l’attuale riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola, limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio dei docenti, pregiudicando alle fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento; 
 
o le condizioni  materiali di lavoro  del personale docente  e Ata in ogni singola scuola continuano a peggiorare di giorno in girono, tra dimensionamenti e accorpamenti, con risorse depauperate, forte incidenza di malattie professionali  e allontanamento dell’età pensionabile.
 
 
 
I lavoratori riuniti in assemblea: 
o denunciano la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato,  costantemente privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire  a tutti una formazione qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione democratica delle nuove generazioni
o rivendicano la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del paese
o esprimono la loro ferma opposizione verso l’ennesimo attacco ai lavoratori della Scuola e si impegnano ad attivare iniziative di lotta affinché questo provvedimenti non vengano approvati e vengano ritirati.
L’assemblea, all’unanimità:
o aderisce allo stato di mobilitazione proclamato con l’Assemblea pubblica cittadina indetta dalla FLC CGIL TORINO  il 22 ottobre presso la Camera del Lavoro di Torino;
o aderisce al presidio FLC CGIL indetto il giorno 25 ottobre presso l’UST;
 
Torino, 25 ottobre 2012
                                                
  1. ASSEMBLEA IIS BALDESSANO-ROCCATI CARMAGNOL
  2. Iniziative di mobilitazione dopo l'assemblea del 22 ottobre 2012
  3. Seduta Senato accademico del 17 ottobre 2012
  4. La FLC CGIL TORINO continua la mobilitazione. Riconquistiamo contratto e salario degni del nostro la

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Come gestire o cancellare i cookie

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Social buttons e widgets

Sul nostro Sito è possibile trovare anche social buttons/widgets, ovvero particolari “pulsanti” raffiguranti le icone di social network (ad esempio Facebook Twitter, YouTube, Google Plus, ecc.). Questi “pulsanti” consentono agli Utenti che stanno navigando sui Siti, di raggiungere e interagire con un “click” direttamente con i social network. Grazie al click sui Social buttons/widgets il social network acquisisce i dati relativi alla visita dell’Utente. Al di fuori di questi casi, in cui è l’Utente spontaneamente a voler condividere con il click i propri dati di navigazione con i social network prescelti, il Titolare non condivide alcuna informazione di navigazione o dati degli Utenti acquisiti attraverso il Sito con i social network accessibili grazie ai Social buttons/widgets. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la politiche privacy dei singoli social network acceduti attraverso i nostri Siti per il tramite dei social buttons.
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Dati forniti volontariamente dall’Utente

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LUOGO DI TRATTAMENTO

I trattamenti di dati connessi ai servizi web del sito della organizzazione sindacale come sopra indicata hanno luogo presso la sede del Titolare del trattamento. In riferimento alle informazioni generate dai cookie di terze parti utilizzati dal nostro sito, questi sono comunicate a Google Inc. ed hanno luogo sui server di Google, negli Stati Uniti.

NATURA DEL CONFERIMENTO

A parte quanto specificato per i dati di navigazione, l’Utente è libero di fornire i dati personali necessari al fine di dare esecuzione alle sue specifiche richieste. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere quanto richiesto.
Per completezza va ricordato che, in alcuni casi (non oggetto dell’ordinaria gestione di questo sito), gli organi giudiziari possono richiedere alcuni tipi di dati. In questo caso, naturalmente, la comunicazione dei dati da parte del Titolare ai predetti organi risulta obbligatoria.

USO DEL SITO DA PARTE DI MINORI DI 18 ANNI

L’Utente che non ha ancora compiuto 18 anni può liberamente navigare sul nostro sito. Ciò che non può fare è utilizzare i servizi che richiedono la registrazione o il conferimento di dati e informazioni. La registra zione e l’utilizzo dei servizi resi disponibili attraverso il sito del Titolare è consentita esclusivamente ai maggiori di anni 14. Nessuno al di sotto di tale soglia di età deve registrarsi al sito né utilizzare i servizi messi a disposizione attraverso di esso, se non attraverso gli esercenti la responsabilità genitoriale.

AMBITI DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE

I dati che gli Utenti forniscono volontariamente (es. per l’inoltro di richieste specifiche, per registrazioni a servizi, preiscrizione ecc.), potranno essere comunicati a terzi solo caso in cui ciò sia strettamente necessario e funzionale alle finalità del trattamento nel rispetto delle specifiche informativa rese ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679. I dati, inoltre, potranno essere conosciuti e trattati all’interno dell’organizzazione del Titolare, dal personale espressamente designato come incaricato e/o responsabile del trattamento secondo i rispettivi profili di autorizzazione. Autorizzati e responsabili potranno effettuare le operazioni di consultazione, utilizzo, elaborazione, raffronto ed ogni altra opportuna operazione, anche automatizzata, solo nei casi in cui a ciò siano stati espressamente autorizzati. In caso di espressa richiesta e nelle circostanze autorizzate per legge, i dati potranno essere comunicati dal Titolare alle Autorità di Pubblica Sicurezza ed alle forze di Polizia. In riferimento alle informazioni generate dai cookie di terze parti utilizzati dal sito del Titolare, questi sono comunicate a Google Inc. nei limiti indicati in questa pagina.
Nessun dato di navigazione viene in alcun modo diffuso.

DIRITTI DEGLI INTERESSATI

In riferimento ai propri dati personali l’interessato può, in qualsiasi momento, esercitare i diritti che il Regolamento (UE) 2016/679 gli riconosce. Questi gode infatti del diritto di chiedere al Titolare del trattamento l’accesso ai dati personali e, nei casi previsti, la rettifica, la cancellazione o la portabilità degli stessi, così come di chiedere la limitazione del trattamento che li riguarda e di revocare il consenso al trattamento nei modi e nelle forme di cui agli artt. 15 e ss. del medesimo Regolamento.
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TITOLARE DEL TRATTAMENTO E DPO

Titolare del trattamento è la FLC CGIL TORINO  con sede in TORINO (TO), VIA PADOVA, 35.
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