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ITGS GUARINO GUARINI - TO. MOBILITAZIONE

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Scritto da flc cgil torino
Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 22 Novembre 2012
Visite: 467
 ITGS GUARINO GUARINI - TORINO.  MOBILITAZIONE
Riceviamo e pubblichiamo dall' ITGS GUARINO GUARINI - TORINO
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ITGS GUARINO GUARINI - TORINO
 
MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
 
Il Collegio dei docenti del "Guarino Guarini", dopo aver esaminato le disposizioni contenute nella Legge di stabilità del 2013 (attualmente all'esame del Parlamento), con particolare riferimento all'art. 3 comma 42 che introduce l'aumento dell'orario di lavoro del Personale Docente del 33% a parità di retribuzione;
dopo aver considerato gli indirizzi delle norme per l'autogoverno delle Istituzioni scolastiche previsti dalla Legge 953 di riforma degli organi collegiali;
esprime nel merito le seguenti osservazioni:
 
 · la legge di stabilità 2013 prevede il taglio di prestazioni e servizi rivolti alle fasce deboli della popolazione, penalizza dal punto di vista fiscale i redditi più bassi consolidando le disparità sociali e culturali e pregiudicando così l'uguaglianza di tutti gli allievi nell'accesso al sistema dell'istruzione, a discapito della funzione sociale, garantita dalla Costituzione repubblicana, dell'istruzione pubblica;
 · la questione dell'istruzione pubblica è affrontata nel totale disprezzo della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e dei diritti, costringe i docenti a carichi di lavoro sempre più gravosi, pregiudicando ogni scelta di didattica di qualità e la messa in atto concreta della libertà di insegnamento;
 · l'aumento dell'orario dei docenti determina una pesante perdita di posti di lavoro per i precari (stimati in oltre 30.000) e la vanificazione del concorso e del TFA;
 · il carico di lavoro degli insegnanti è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE e l'inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia rende concretamente inattuabile e improduttivo l'aumento dell'orario di lavoro;
 · la condizione di lavoro intellettuale dell'insegnante è volutamente ignorata: non si tiene conto degli impegni collegiali, di programmazione didattica, del continuo aggiornamento (al di fuori degli orari classici di lavoro e sempre a spese degli insegnanti), del tempo necessario per i rapporti con le famiglie, del lavoro svolto autonomamente per deontologia professionale (tempi di preparazione delle lezioni, tempi di elaborazione e correzione delle prove, uscite didattiche e viaggi d'istruzione) da quantificarsi in almeno altrettante ore di quelle di lezione frontale;
 · l'attuale riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola, limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio dei docenti, pregiudicando alle fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento;
 · le condizioni materiali di lavoro del personale docente e Ata in ogni singola scuola continuano a peggiorare di giorno in giorno, tra dimensionamenti e accorpamenti, con risorse depauperate, forte incidenza di malattie professionali e allontanamento dell'età pensionabile;
 · con la possibilità di fruire delle ferie anche nei giorni di sospensione delle lezioni (ad eccezione dei giorni in cui ci sono gli scrutini, gli esami di Stato e le attività valutative) viene definitivamente leso il diritto alle ferie delle lavoratrici e dei lavoratori precari. Gli insegnanti infatti sono gli unici lavoratori pubblici obbligati a prendere le ferie solo durante i periodi decisi dall'amministrazione. La finalità di questa norma (che stravolge il CCNL) è chiara: rendere applicabile quanto più possibile il divieto di monetizzazione delle ferie previsto dalla spending review.
 
Il Collegio dei docenti
 · denuncia la gravità dell'attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire a tutti una formazione qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione democratica delle nuove generazioni;
 · rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del paese;
 · esprime la propria ferma opposizione verso l'ennesimo attacco ai lavoratori della scuola e si impegna ad attivare iniziative di lotta affinché questi provvedimenti non vengano approvati.
 
 
Torino, 30 ottobre 2012.
 

IISS BALDESSANO ROCCATI DI CARMAGNOLA. MOBILITAZIONE

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Scritto da flc cgil torino
Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 21 Novembre 2012
Visite: 433
 
IISS Baldessano Roccati di Carmagnola.  Mobilitazione.
 
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la mozione del Collegio docenti dell' IISS Baldessano Roccati di Carmagnola e la documentazione sulle iniziative della mobilitazione in corso.
 
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MOZIONE  del Collegio Docenti  IISS Baldessano Roccati di Carmagnola ( approvata all'unanimità)
 
o con riferimento alle disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 constatiamo che la questione dell'istruzione pubblica è per l’ennesima volta affrontata nel totale disprezzo della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e dei diritti; questa logica costringe i docenti a carichi di lavoro sempre più pesanti, a scapito di ogni scelta di didattica di qualità e con gravi condizionamenti alla messa in atto concreta della libertà d’insegnamento; o l’aumento dell’orario delle ore cattedra dei docenti, seppure al momento apparentemente accantonato e, sospettiamo, solo rimandato “a tempi migliori”, resta una grave minaccia perché determina una pesante perdita di posti di lavoro  per i precari (stimati in molte migliaia) e la vanificazione del concorso e del TFA;
o il carico di lavoro degli insegnanti italiani è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE; tuttavia molto diverso è il trattamento economico dei docenti nei paesi che vengono spesso portati a “modello virtuoso” (Germania, Inghilterra, Francia); decisamente e drammaticamente inadeguate sono poi le strutture scolastiche in Italia per rendere concretamente attuabile e produttivo un aumento dell’orario di lavoro a scuola;
o la condizione di lavoro intellettuale dell’insegnante continua ad essere volutamente ignorata e mai quantificata e riconosciuta sotto il profilo salariale; non si tiene conto degli impegni collegiali e di programmazione didattica e del lavoro svolto autonomamente per deontologia professionale (ad esempio tempi di preparazione delle lezioni, tempi di elaborazione e correzione delle prove, aggiornamento  e auto aggiornamento, rapporti con le famiglie e il territorio, impegni in decine di commissioni, elaborazione e gestione di progetti didattici, uscite didattiche e viaggi d’istruzione); si tende 
invece, volutamente e sistematicamente, da parte di settori dello stato e influenti settori dell’opinione pubblica, a considerare il nostro lavoro come un part-time che non va oltre le 18 ore settimanali (e in quanto tale super pagato!!!)
o la prevista riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola, limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio dei docenti, pregiudicando alle fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento; 
 
o a queste considerazioni di carattere generale si aggiunga lo specifico diffuso disagio dei docenti e degli operatori scolastici per gli effetti del permanere della chiusura per inagibilità del plesso del Liceo Classico e Scientifico, con una ricaduta negativa sulla qualità della didattica e dell’offerta formativa ed una potenziale forte penalizzazione nelle iscrizioni del prossimo anno
 
Il collegio docenti dell’IISS Baldessano Roccati di Carmagnola
o denuncia la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente privata di risorse umane e finanziarie
o denuncia gli effetti negativi del permanere della chiusura per inagibilità del plesso del Liceo Classico e Scientifico ;
o rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola pubblica e della cultura nello sviluppo del paese;
o esprime una ferma opposizione verso l’introduzione di qualsiasi misura che aumenti il carico di lavoro in totale assenza di  garanzie contrattuali 
(approvato all’unanimità)
 
Il Collegio Docenti dell’IISS Baldessano Roccati di Carmagnola
intende attuare le seguenti iniziative di sensibilizzazione e protesta
 
1. l’impegno a diffondere i contenuti di questa mozione nei modi e nelle forme più opportune, in particolare con pubblicazione sul sito della scuola e con comunicazione agli studenti e alle famiglie, 
 
alla cittadinanza, alle organizzazioni sindacali e agli organi di informazione 
(approvato all’unanimità)
2. l’utilizzo del monte ore dedicato settimanalmente al ricevimento parenti per incontrare i genitori e la cittadinanza in luoghi al di fuori della scuola al fine di illustrare e far conoscere i motivi della 
 
nostra protesta; questa forma di protesta avrà luogo nei mesi di novembre e dicembre 2012
(approvato con 2 astenuti)
3. l’effettuazione in classe (e non a casa come di prassi),  nelle 18 ore di lezione settimanali previste dal contratto di lavoro, di tutte le attività didattiche aggiuntive connesse al nostro lavoro di 
 
docenti quali, ad esempio, preparazione delle lezioni, preparazione e correzione delle verifiche, predisposizione di materiali didattici utili all’insegnamento (cartacei, informatici, ecc), predisposizione di 
 
materiali specifici previsti per il recupero, il consolidamento o l’approfondimento, ecc.; questa forma di protesta avrà luogo nelle due settimane dal 19 al 30 novembre
(approvato a maggioranza con 2 contrari e 5 astenuti)
 
 
Carmagnola, 7 novembre 2012
 
 
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     DOCUMENTI PRODOTTI PER LA MOBILITAZIONE
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* Organizzazione ora di lezione durante le due settimane di sciopero “bianco” secondo quanto indicato nella mozione approvata all’unanimità 
   in Collegio docenti.
 
Obiettivi: -Rendere visibile il lavoro in più che i docenti  svolgono  oltre le ore di servizio
-Far capire a ragazzi e famiglie cosa si perde se i docenti lavorano “solo 18 ore” come tutti pensano.
 
Azioni: La prima ora di lezione di lunedì  19  ogni insegnante:
 spiega i motivi dello sciopero bianco distribuendo copia mozione e volantino (scuola ko?) e utilizzano il materiale a disposizione 
 spiega le modalità di realizzazione dello sciopero qui di seguito indicate
 informa della durata dell’iniziativa di due settimane dal 19 al 30/11.
 
- Durante le proprie ore si dovrebbe dedicare una parte significativa della lezione a quelle attività che di solito si fanno a casa. In questo tempo si dovrebbe:
 assegnare il lavoro alla classe COME DA PROGRAMMAZIONE E PROGRAMMA
 consentire agli studenti di lavorare individualmente, a coppie o a gruppi 
 informa chiaramente che il programma va avanti
 svolgere le attività di preparazione del le lezioni ,      preparazione o correzione delle verifiche
     
 
- Durante la restante parte della lezione ci si rende disponibile per chiarimenti, approfondimenti, soluzioni sul programma svolto dagli studenti o si spiega gli argomenti che si sono preparati nella 
 
precedente parte della lezione.
 
SI RACCOMANDA DI MANTENERE TALE MODALITA’ DI LAVORO IN TUTTE LE ORE PER TUTTO IL PERIODO CONCORDATO PER NON VANIFICARE GLI SFORZI DI TUTTI I COLLEGHI.
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**Attività svolte dai docenti (a casa e/o a scuola)  al di fuori delle 18 ore e non remunerate
 
 
Impegni relativi alla gestione della classe e della scuola
• Collegi docenti
• Riunioni di dipartimento (trasversali per materie)
• Consigli di classe ordinari e straordinari
• Scrutini di primo quadrimestre e di fine anno
• Preparazione dei pagellini di metà quadrimestre
• Incontri settimanali con i genitori
• Incontri straordinari con i genitori (per affrontare casi individuali)
• Compilazione dei registri (cartacei e/ o elettronici)
 
Impegni attinenti all’attività didattica
• Preparazione lezioni (i docenti hanno in media 5 / 8 classi); alcuni docenti lavorano su più scuole sul territorio della provincia;
• preparazione materiali per lezioni (cartacei, informatici, audiovisivi, ecc.)
• preparazione verifiche (in media 3 scritte e 2 orali per quadrimestre)
• correzione e valutazione verifiche
• preparazione materiali / attività di recupero (in itinere, individuale e/o a gruppi)
• preparazione materiali / attività di approfondimento (in itinere, individuale, o a gruppi o intera classe)
• programmazione di inizio anno scolastico
• programmazione per unità, moduli e quadrimestre
• consuntivo piano di lavoro a fine anno scolastico
 
Impegni attinenti ad attività culturali non remunerate in alcuna forma dalla scuola e prive di rimborsi spese
• Uscite didattiche (di mezza giornata o di una giornata intera): l’attività include documentazione, materiali di preparazione, contatti con agenzie, enti, musei, aziende di trasporto, ecc.; include 
 
inoltre assistenza e responsabilità civile e penale durante tutta l’attività al di fuori della scuola
• Viaggi di istruzione da 2 a 5 giorni: l’attività include documentazione, materiali di preparazione, contatti con agenzie, enti, musei, aziende di trasporto, ecc.; include inoltre assistenza e 
 
responsabilità civile e penale 24 h su 24, per tutta la durata del viaggio
• Preparazione di singoli o gruppi di studenti a concorsi, esami esterni, certificazioni, ecc.; include contatti con gli entri, preparazione e gestione di materiali adeguati; in alcuni casi assistenza 
 
durante esami o concorsi; 
 
Impegni attinenti agli esami di maturità
• Assistenza individuale agli studenti nella preparazione della “tesina” per il colloquio orale: include tempi dedicati alla ricerca, alla documentazione, alla lettura di testi prodotti da studenti, a 
 
sportelli di ricevimento individuale al di fuori dell’orario scolastico
• Attività aggiuntiva per la preparazione agli esami scritti: preparazione e correzione di prove di simulazione esami scritti
 
 
Nuove attività richieste ai docenti a partire dal 2010
• Somministrazione e correzione prove Invalsi
• Programmazione, attività, verifiche e valutazione delle competenze nelle classi del triennio attività da svolgere sia individualmente sia in gruppo con i colleghi del consiglio di classe e/o della 
 
stessa disciplina (assi culturali); questo significa progettazione e gestione di attività interdisciplinari, incontri con i colleghi al di fuori dell’orario scolastico o della scuola;
• Gestione del registro elettronico senza che a scuola sia disponibile l’attrezzatura tecnologica adeguata (e dunque da fare a casa, dalle proprie postazioni internet, o portando a scuola il proprio 
 
computer portatile);
 
Attività di aggiornamento, formazione e auto-aggiornamento
• Si possono considerare aggiornamento le ore passate a prendere in visione i nuovi libri di testo e i materiali didattici proposti dalle case editrici, il tempo dedicato al confronto con i colleghi per 
 
decidere in merito alle adozioni dei libri di testo, la compilazione delle schede per le adozioni;
• Raramente i corsi e le occasioni di aggiornamento avvengono nella sede della scuola; si tratta per lo più di corsi che hanno luogo a Torino, che significa un monte ore complessivo che include la 
 
trasferta (pomeridiana); i costi di iscrizione o frequenza, di trasporto (e parcheggio) e di materiale sono a totale carico dei docenti;
• La partecipazione a convegni di 2/3 giorni riconosciuti e sponsorizzati dal ministero (considerati un tempo un’ottima occasione per lo scambio di esperienze e per l’aggiornamento) sono a totale 
 
carico dei docenti (previa l’autorizzazione dei dirigenti); il costo di tale forma di aggiornamento è quantificabile tra 300 e 600€ incluso di trasferta, vitto e alloggio, iscrizione;
• Sono a totale carico dei docenti tutti gli strumenti usati quotidianamente per l’aggiornamento e per la didattica: internet, libri, manuali specialistici, riviste specializzate;
 
Le diciotto ore cattedra non dicono poi nulla sulle classi in cui ogni docente opera; possono essere classi di 20 studenti (come un tempo era probabile) oppure classi di 25 studenti, oppure classi che 
 
superano i 30 studenti; segnaliamo la situazione “estrema” in cui si trovano le classi prima professionale commerciale e quarta ginnasio con 33/34 allievi, alla faccia della lotta alla dispersione!!!
Ci sono classi in cui sono inesistenti o ridotti al minimo i problemi di disciplina e classi in cui la gestione ordinaria dell’ora di lezione deve fare i conti con situazioni di asocialità, difficoltà a relazionarsi 
 
tra compagni/e, casi di bullismo, indisciplina, ecc. Evidentemente quell’ora ha forma un carico di pressione maggiore sulle “ordinarie” 18 ore.
Insomma fare il conto delle 18 ore solo sul piano della quantità del lavoro prodotto dai docenti e non sull’effettiva qualità, significa capire poco o nulla di insegnamento.
 
L’aumento delle ore cattedra avrebbe l’effetto di moltiplicare tutte le ore sommerse, e possiamo senza dubbio affermare che con più ore, più classi, più allievi per classe e peggiori condizioni di lavoro gli 
 
unici perdenti saranno gli studenti. E’ questo che si vuole? 
 
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                                    ORARI SETTIMANALI DEI DOCENTI  E STIPENDI PERCEPITI A CONFRONTO
ORE LEZIONE SETTIMANALI STIPENDIO INIZIALE STIPENDIO  INTERMEDIO STIPENDIO FINALE 
FINLANDIA 15                             28.921                35.410                                                48.663 
FRANCIA 14                              21.249                 28.496                                                 41.307 
GERMANIA 18                             43.390                53.307                                                60.207 
INGHILTERRA 18/20                      25.288                36.984                                                36.984 
ITALIA         18                              24.551                 27.773                                                 35.115 
SPAGNA         19                              36.512                 41.705                                                 51.148 
MEDIA EUROPEA
                       16,3             Intorno ai  37.000      Intorno ai 40.000                                   intorno ai 57.000 
 
N.B: Gli orari riportati sono calcolati in ore da 60 minuti.  In  Finlandia, in Inghilterra e in Germania le frazioni orarie sono di 45 minuti
I docenti italiani hanno un orario settimanale superiore e uno  stipendio inferiore  rispetto alla media europea; particolarmente significativo è il fatto che lo stipendio a fine carriera del docente italiano sia 
 
inferiore  allo stipendio iniziale medio europeo
I precari hanno sempre lo stesso stipendio base, anche dopo tanti anni di lavoro
Fonte: “Education at a Glance” – RAPPORTO OCSE  2011, dati di stipendi relativi anni 2007-08
              Eurydice, 2011
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I.C. PADRE GEMELLI - 14 N SCIOPERO EUROPEO

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Scritto da flc cgil torino
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Pubblicato: 15 Novembre 2012
Visite: 3390
 I.C. PADRE GEMELLI  -  14  N  SCIOPERO EUROPEO 
 
dalla RSU  I. C. PADRE GEMELLI : riceviamo e volentieri pubblichiamo
 
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PERCENTUALE DI ADESIONE ALLO SCIOPERO: 82% (81,97)
N. TOTALE LAVORATORI DELLAI.C. PADRE GEMELLI  : 172
N.TOTALE LAVORATORI IN SCIOPERO: 141
Personale ATA 68% (25-17)
Docenti 84% (146-123)
Drigente scolastico 100%
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Chiuse per l'intera giornata le scuole per l'infanzia scuola “Anna Bechis” e scuola “E15"
Aperte fino alle ore 12.30 le scuole primarie  “Padre Gemelli” e  “Margherita di Savoia” e la scuola secondaria di primo grado sms Pola
con 5 classi funzionanti su 32 complessive
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LICEO SCIENTIFICO “G. FERRARIS” -TORINO - Mozione dei docenti

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Scritto da flc cgil torino
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Pubblicato: 15 Novembre 2012
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LICEO SCIENTIFICO “G. FERRARIS”  -TORINO - MOBILITAZIONE.  Mozione dei docenti 
 
Dalla RSU del LICEO SCIENTIFICO “G. FERRARIS” DI TORINO  Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
 
 
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MOZIONE DEI DOCENTI DEL LICEO SCIENTIFICO “G. FERRARIS” DI TORINO
 
Gli insegnanti del Liceo “G. Ferraris” di Torino esprimono dissenso e indignazione in merito alla politica del governo, fortemente punitiva nei confronti della scuola pubblica.
 
• La Legge di Stabilità  2013, con un incremento  del 33% delle ore di lezione, aumenta in modo spropositato il carico di lavoro degli insegnanti, mantenendo invariata la loro retribuzione.
 
1. Il  provvedimento non tiene conto, colpevolmente e provocatoriamente, di tutte le attività (programmazione didattica, impegni collegiali, aggiornamento, predisposizione e correzione di verifiche, rapporti con le famiglie..) che si aggiungono alle ore di lezione frontale e sono parte consistente del lavoro dei docenti. 
 
2. Occorre dire con chiarezza che il numero di ore di lezione dei docenti italiani è superiore ai dati europei (circa 16 ore), come si può leggere nelle statistiche di settore OCSE ed EURYDICE, a fronte di livelli stipendiali nettamente al di sotto della media.
 
3. Deve essere evidenziato che l’aumento dell’orario di lavoro non si tradurrà in un incremento delle ore di lezione impartite in una singola classe, ma in un numero maggiore di classi per singolo docente, con conseguenti effetti negativi sulla qualità dell’offerta didattica, a detrimento di un rapporto individualizzato tra insegnante e allievo nel processo di apprendimento. 
 
4. La materia deve essere contrattata con le parti sociali e non imposta per legge.
 
5. Deve essere considerata inoltre la forte diminuzione dei posti di lavoro in un settore già  mortificato negli anni passati da pesanti tagli. 
 
 
• Il disegno di legge 953 (ex legge Aprea) per la riforma degli organi collegiali  prevede, tra l’altro, che le forme e le modalità di partecipazione delle diverse componenti della comunità scolastica (ivi comprese le componenti   genitori e alunni)  non siano più uniformi su tutto il territorio e garantite da una legge, bensì siano consegnate alla discrezionalità degli “statuti autonomi” delle singole istituzioni scolastiche. Infatti, secondo una concezione patologica dell’autonomia scolastica, ogni scuola avrà organi collegiali che funzionano in modo diverso o addirittura  diversi organi di partecipazione.
 
 
I docenti dei Liceo
 
• promuovono iniziative atte ad informare le famiglie sulle ragioni della protesta;
 
• denunciano la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire a tutti una formazione qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione democratica delle nuove generazioni; 
 
• esprimono la propria ferma opposizione verso l’ennesimo attacco ai lavoratori della Scuola e si impegnano ad attivare iniziative di lotta affinché questi provvedimenti non vengano approvati.
 
 
Approvata a larghissima maggioranza dai docenti del Liceo Scientifico G. Ferraris di Torino
 
Torino, 30 ottobre 2012
 

COLLEGIO DEI DOCENTI IIS BOSSO MONTI -TORINO

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Pubblicato: 15 Novembre 2012
Visite: 431
 
 
IIS BOSSO - MONTI  -TORINO - MOBILITAZIONE.  Mozione del collegio docenti 
 
Dalla RSU del IIS BOSSO - MONTI  -TORINO.  riceviamo e volentieri pubblichiamo.
 
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MOZIONE  DEL  COLLEGIO DEI DOCENTI IIS BOSSO MONTI -TORINO
 
Il  Collegio dei docenti dell'IIS Bosso-Monti del 30 ottobre 2012
dopo aver esaminato le disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 (attualmente 
all'esame del Parlamento),  con particolare riferimento  all’art.3 comma 42 che  introduce l’ 
aumento dell’orario di lavoro del Personale Docente del 33% a parità  di retribuzione; 
dopo aver considerato gli indirizzi delle norme per l’autogoverno delle Istituzioni scolastiche  
previsti dalla Legge 953 di riforma degli organi collegiali 
esprime nel merito le seguenti osservazioni: 
o la legge di stabilità  2013  prevede il taglio di prestazioni e servizi rivolti alle fasce 
deboli della popolazione, penalizza dal punto di vista fiscale i redditi più bassi 
consolidando  le disparità sociali e culturali  e pregiudicando così l’uguaglianza di tutti 
gli allievi nell’accesso al sistema dell’istruzione, a discapito  della funzione sociale, 
garantita dalla Costituzione repubblicana, dell’istruzione pubblica; 
o la questione dell'istruzione pubblica  è affrontata nel  totale disprezzo della 
professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e 
dei diritti, costringe i docenti a carichi di lavoro impossibili, pregiudicando ogni scelta di 
didattica di qualità e la messa in atto concreta della libertà d’insegnamento;  
o l’aumento dell’orario dei docenti determina una pesante perdita di posti di lavoro  per i 
precari ( stimati in oltre 30.000) e la vanificazione del concorso e del TFA; 
o il carico di lavoro degli insegnanti  è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi 
Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE e 
l’inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia rende concretamente inattuabile 
e improduttivo l’aumento dell’orario di lavoro 
o la condizione di lavoro intellettuale dell’insegnante è volutamente ignorata,  non si tiene 
conto degli impegni collegiali e di programmazione  didattica, del lavoro svolto 
autonomamente per deontologia professionale ( tempi di preparazione delle lezioni, 
tempi di elaborazione e correzione delle prove, uscite didattiche e viaggi d’istruzione) 
da quantificarsi in almeno altrettante ore di quelle di lezione frontale; 
o l’attuale riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola,
limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di 
natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di 
indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio  dei docenti, pregiudicando alle 
fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento;  
o le condizioni  materiali di lavoro  del personale docente  e Ata in ogni singola scuola 
continuano a peggiorare di giorno in girono, tra dimensionamenti e accorpamenti, con 
risorse depauperate, forte incidenza di malattie professionali  e allontanamento dell’età 
pensionabile. Il collegio dei docenti 
o denuncia la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato,  costantemente 
privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire  a tutti una formazione 
qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione 
democratica delle nuove generazioni;  
o rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del 
paese; 
o esprime la propria ferma opposizione verso l’ennesimo attacco ai lavoratori della Scuola e si 
impegna ad attivare iniziative di lotta affinché questo provvedimenti non vengano approvati 
 
VOTATO ALL'UNANIMITA'
 
Torino,  30 ottobre 2012
  1. ASSEMBLEA E COLLEGIO C.D..PARRI - TORINO
  2. INFORM@ATA numero 1 anno 2013
  3. INFORM@ATA numero 10 anno 2012
  4. ASSEMBLEA LICEO REGINA MARGHERITA - TORINO

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POLITICA DI TUTELA DELLA PRIVACY DEL SITO WWW.FLC-CGILTORINO.IT Ringraziandovi per averci visitato, segnaliamo l’impegno della CGIL (d’ora in poi anche “Titolare”) nel tutelare la privacy degli Utenti del suo sito e vi invitiamo a leggere attentamente questo documento.In questa pagina vengono descritte le regole di gestione del presente sito web in riferimento al trattamento dei dati personali dei visitatori che lo consultano. Visitando questo sito si accettano i termini e le condizioni di seguito riportate; qualora riteniate di non accettarli vi preghiamo di non accedere ai servizi offerti via web e di non utilizzarli.

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Il contenuto della presente pagina si ispira anche :

  • alla Raccomandazione n. 2/2001 che le autorità europee per la protezione dei dati personali, riunite nel Gruppo istituito dall’art. 29 della direttiva n. 95/46/CE, hanno adottato il 17 maggio 2001 per individuare alcuni requisiti minimi per la raccolta di dati personali on-line, e, in particolare, le modalità, i tempi e la natura delle informazioni che i titolari del trattamento devono fornire agli Utenti quando questi si collegano a pagine web, indipendentemente dagli scopi del collegamento;
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