Il Collegio dei docenti del "Guarino Guarini", dopo aver esaminato le disposizioni contenute nella Legge di stabilità del 2013 (attualmente all'esame del Parlamento), con particolare riferimento all'art. 3 comma 42 che introduce l'aumento dell'orario di lavoro del Personale Docente del 33% a parità di retribuzione;
dopo aver considerato gli indirizzi delle norme per l'autogoverno delle Istituzioni scolastiche previsti dalla Legge 953 di riforma degli organi collegiali;
esprime nel merito le seguenti osservazioni:
·la legge di stabilità 2013 prevede il taglio di prestazioni e servizi rivolti alle fasce deboli della popolazione, penalizza dal punto di vista fiscale i redditi più bassi consolidando le disparità sociali e culturali e pregiudicando così l'uguaglianza di tutti gli allievi nell'accesso al sistema dell'istruzione, a discapito della funzione sociale, garantita dalla Costituzione repubblicana, dell'istruzione pubblica;
·la questione dell'istruzione pubblica è affrontata nel totale disprezzo della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e dei diritti, costringe i docenti a carichi di lavoro sempre più gravosi, pregiudicando ogni scelta di didattica di qualità e la messa in atto concreta della libertà di insegnamento;
·l'aumento dell'orario dei docenti determina una pesante perdita di posti di lavoro per i precari (stimati in oltre 30.000) e la vanificazione del concorso e del TFA;
·il carico di lavoro degli insegnanti è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE e l'inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia rende concretamente inattuabile e improduttivo l'aumento dell'orario di lavoro;
·la condizione di lavoro intellettuale dell'insegnante è volutamente ignorata: non si tiene conto degli impegni collegiali, di programmazione didattica, del continuo aggiornamento (al di fuori degli orari classici di lavoro e sempre a spese degli insegnanti), del tempo necessario per i rapporti con le famiglie, del lavoro svolto autonomamente per deontologia professionale (tempi di preparazione delle lezioni, tempi di elaborazione e correzione delle prove, uscite didattiche e viaggi d'istruzione) da quantificarsi in almeno altrettante ore di quelle di lezione frontale;
·l'attuale riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola, limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio dei docenti, pregiudicando alle fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento;
·le condizioni materiali di lavoro del personale docente e Ata in ogni singola scuola continuano a peggiorare di giorno in giorno, tra dimensionamenti e accorpamenti, con risorse depauperate, forte incidenza di malattie professionali e allontanamento dell'età pensionabile;
·con la possibilità di fruire delle ferie anche nei giorni di sospensione delle lezioni (ad eccezione dei giorni in cui ci sono gli scrutini, gli esami di Stato e le attività valutative) viene definitivamente leso il diritto alle ferie delle lavoratrici e dei lavoratori precari. Gli insegnanti infatti sono gli unici lavoratori pubblici obbligati a prendere le ferie solo durante i periodi decisi dall'amministrazione. La finalità di questa norma (che stravolge il CCNL) è chiara: rendere applicabile quanto più possibile il divieto di monetizzazione delle ferie previsto dalla spending review.
Il Collegio dei docenti
·denuncia la gravità dell'attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire a tutti una formazione qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione democratica delle nuove generazioni;
·rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del paese;
·esprime la propria ferma opposizione verso l'ennesimo attacco ai lavoratori della scuola e si impegna ad attivare iniziative di lotta affinché questi provvedimenti non vengano approvati.
IISS Baldessano Roccati di Carmagnola. Mobilitazione.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la mozione del Collegio docenti dell' IISS Baldessano Roccati di Carmagnola e la documentazione sulle iniziative della mobilitazione in corso.
MOZIONE del Collegio Docenti IISS Baldessano Roccati di Carmagnola ( approvata all'unanimità)
ocon riferimento alle disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 constatiamo che la questione dell'istruzione pubblica è per l’ennesima volta affrontata nel totale disprezzo della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e dei diritti; questa logica costringe i docenti a carichi di lavoro sempre più pesanti, a scapito di ogni scelta di didattica di qualità e con gravi condizionamenti alla messa in atto concreta della libertà d’insegnamento; ol’aumento dell’orario delle ore cattedra dei docenti, seppure al momento apparentemente accantonato e, sospettiamo, solo rimandato “a tempi migliori”, resta una grave minaccia perché determina una pesante perdita di posti di lavoro per i precari (stimati in molte migliaia) e la vanificazione del concorso e del TFA;
oil carico di lavoro degli insegnanti italiani è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE; tuttavia molto diverso è il trattamento economico dei docenti nei paesi che vengono spesso portati a “modello virtuoso” (Germania, Inghilterra, Francia); decisamente e drammaticamente inadeguate sono poi le strutture scolastiche in Italia per rendere concretamente attuabile e produttivo un aumento dell’orario di lavoro a scuola;
ola condizione di lavoro intellettuale dell’insegnante continua ad essere volutamente ignorata e mai quantificata e riconosciuta sotto il profilo salariale; non si tiene conto degli impegni collegiali e di programmazione didattica e del lavoro svolto autonomamente per deontologia professionale (ad esempio tempi di preparazione delle lezioni, tempi di elaborazione e correzione delle prove, aggiornamento e auto aggiornamento, rapporti con le famiglie e il territorio, impegni in decine di commissioni, elaborazione e gestione di progetti didattici, uscite didattiche e viaggi d’istruzione); si tende
invece, volutamente e sistematicamente, da parte di settori dello stato e influenti settori dell’opinione pubblica, a considerare il nostro lavoro come un part-time che non va oltre le 18 ore settimanali (e in quanto tale super pagato!!!)
ola prevista riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola, limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio dei docenti, pregiudicando alle fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento;
oa queste considerazioni di carattere generale si aggiunga lo specifico diffuso disagio dei docenti e degli operatori scolastici per gli effetti del permanere della chiusura per inagibilità del plesso del Liceo Classico e Scientifico, con una ricaduta negativa sulla qualità della didattica e dell’offerta formativa ed una potenziale forte penalizzazione nelle iscrizioni del prossimo anno
Il collegio docenti dell’IISS Baldessano Roccati di Carmagnola
odenuncia la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente privata di risorse umane e finanziarie
odenuncia gli effetti negativi del permanere della chiusura per inagibilità del plesso del Liceo Classico e Scientifico ;
orivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola pubblica e della cultura nello sviluppo del paese;
oesprime una ferma opposizione verso l’introduzione di qualsiasi misura che aumenti il carico di lavoro in totale assenza di garanzie contrattuali
(approvato all’unanimità)
Il Collegio Docenti dell’IISS Baldessano Roccati di Carmagnola
intende attuare le seguenti iniziative di sensibilizzazione e protesta
1.l’impegno a diffondere i contenuti di questa mozione nei modi e nelle forme più opportune, in particolare con pubblicazione sul sito della scuola e con comunicazione agli studenti e alle famiglie,
alla cittadinanza, alle organizzazioni sindacali e agli organi di informazione
(approvato all’unanimità)
2.l’utilizzo del monte ore dedicato settimanalmente al ricevimento parenti per incontrare i genitori e la cittadinanza in luoghi al di fuori della scuola al fine di illustrare e far conoscere i motivi della
nostra protesta; questa forma di protesta avrà luogo nei mesi di novembre e dicembre 2012
(approvato con 2 astenuti)
3.l’effettuazione in classe (e non a casa come di prassi), nelle 18 ore di lezione settimanali previste dal contratto di lavoro, di tutte le attività didattiche aggiuntive connesse al nostro lavoro di
docenti quali, ad esempio, preparazione delle lezioni, preparazione e correzione delle verifiche, predisposizione di materiali didattici utili all’insegnamento (cartacei, informatici, ecc), predisposizione di
materiali specifici previsti per il recupero, il consolidamento o l’approfondimento, ecc.; questa forma di protesta avrà luogo nelle due settimane dal 19 al 30 novembre
(approvato a maggioranza con 2 contrari e 5 astenuti)
* Organizzazione ora di lezione durante le due settimane di sciopero “bianco” secondo quanto indicato nella mozione approvata all’unanimità
in Collegio docenti.
Obiettivi:-Rendere visibile il lavoro in più che i docenti svolgono oltre le ore di servizio
-Far capire a ragazzi e famiglie cosa si perde se i docenti lavorano “solo 18 ore” come tutti pensano.
Azioni:La prima ora di lezione di lunedì 19 ogni insegnante:
spiega i motivi dello sciopero bianco distribuendo copia mozione e volantino (scuola ko?) e utilizzano il materiale a disposizione
spiega le modalità di realizzazione dello sciopero qui di seguito indicate
informa della durata dell’iniziativa di due settimane dal 19 al 30/11.
- Durante le proprie ore si dovrebbe dedicare una parte significativa della lezione a quelle attività che di solito si fanno a casa. In questo tempo si dovrebbe:
assegnare il lavoro alla classe COME DA PROGRAMMAZIONE E PROGRAMMA
consentire agli studenti di lavorare individualmente, a coppie o a gruppi
informa chiaramente che il programma va avanti
svolgere le attività di preparazione del le lezioni , preparazione o correzione delle verifiche
-Durante la restante parte della lezione ci si rende disponibile per chiarimenti, approfondimenti, soluzioni sul programma svolto dagli studenti o si spiega gli argomenti che si sono preparati nella
precedente parte della lezione.
SI RACCOMANDA DI MANTENERE TALE MODALITA’ DI LAVORO IN TUTTE LE ORE PER TUTTO IL PERIODO CONCORDATO PER NON VANIFICARE GLI SFORZI DI TUTTI I COLLEGHI.
**Attività svolte dai docenti (a casa e/o a scuola) al di fuori delle 18 ore e non remunerate
Impegni relativi alla gestione della classe e della scuola
•Collegi docenti
•Riunioni di dipartimento (trasversali per materie)
•Consigli di classe ordinari e straordinari
•Scrutini di primo quadrimestre e di fine anno
•Preparazione dei pagellini di metà quadrimestre
•Incontri settimanali con i genitori
•Incontri straordinari con i genitori (per affrontare casi individuali)
•Compilazione dei registri (cartacei e/ o elettronici)
Impegni attinenti all’attività didattica
•Preparazione lezioni (i docenti hanno in media 5 / 8 classi); alcuni docenti lavorano su più scuole sul territorio della provincia;
•preparazione materiali per lezioni (cartacei, informatici, audiovisivi, ecc.)
•preparazione verifiche (in media 3 scritte e 2 orali per quadrimestre)
•correzione e valutazione verifiche
•preparazione materiali / attività di recupero (in itinere, individuale e/o a gruppi)
•preparazione materiali / attività di approfondimento (in itinere, individuale, o a gruppi o intera classe)
•programmazione di inizio anno scolastico
•programmazione per unità, moduli e quadrimestre
•consuntivo piano di lavoro a fine anno scolastico
Impegni attinenti ad attività culturali non remunerate in alcuna forma dalla scuola e prive di rimborsi spese
•Uscite didattiche (di mezza giornata o di una giornata intera): l’attività include documentazione, materiali di preparazione, contatti con agenzie, enti, musei, aziende di trasporto, ecc.; include
inoltre assistenza e responsabilità civile e penale durante tutta l’attività al di fuori della scuola
•Viaggi di istruzione da 2 a 5 giorni: l’attività include documentazione, materiali di preparazione, contatti con agenzie, enti, musei, aziende di trasporto, ecc.; include inoltre assistenza e
responsabilità civile e penale 24 h su 24, per tutta la durata del viaggio
•Preparazione di singoli o gruppi di studenti a concorsi, esami esterni, certificazioni, ecc.; include contatti con gli entri, preparazione e gestione di materiali adeguati; in alcuni casi assistenza
durante esami o concorsi;
Impegni attinenti agli esami di maturità
•Assistenza individuale agli studenti nella preparazione della “tesina” per il colloquio orale: include tempi dedicati alla ricerca, alla documentazione, alla lettura di testi prodotti da studenti, a
sportelli di ricevimento individuale al di fuori dell’orario scolastico
•Attività aggiuntiva per la preparazione agli esami scritti: preparazione e correzione di prove di simulazione esami scritti
Nuove attività richieste ai docenti a partire dal 2010
•Somministrazione e correzione prove Invalsi
•Programmazione, attività, verifiche e valutazione delle competenze nelle classi del triennio attività da svolgere sia individualmente sia in gruppo con i colleghi del consiglio di classe e/o della
stessa disciplina (assi culturali); questo significa progettazione e gestione di attività interdisciplinari, incontri con i colleghi al di fuori dell’orario scolastico o della scuola;
•Gestione del registro elettronico senza che a scuola sia disponibile l’attrezzatura tecnologica adeguata (e dunque da fare a casa, dalle proprie postazioni internet, o portando a scuola il proprio
computer portatile);
Attività di aggiornamento, formazione e auto-aggiornamento
•Si possono considerare aggiornamento le ore passate a prendere in visione i nuovi libri di testo e i materiali didattici proposti dalle case editrici, il tempo dedicato al confronto con i colleghi per
decidere in merito alle adozioni dei libri di testo, la compilazione delle schede per le adozioni;
•Raramente i corsi e le occasioni di aggiornamento avvengono nella sede della scuola; si tratta per lo più di corsi che hanno luogo a Torino, che significa un monte ore complessivo che include la
trasferta (pomeridiana); i costi di iscrizione o frequenza, di trasporto (e parcheggio) e di materiale sono a totale carico dei docenti;
•La partecipazione a convegni di 2/3 giorni riconosciuti e sponsorizzati dal ministero (considerati un tempo un’ottima occasione per lo scambio di esperienze e per l’aggiornamento) sono a totale
carico dei docenti (previa l’autorizzazione dei dirigenti); il costo di tale forma di aggiornamento è quantificabile tra 300 e 600€ incluso di trasferta, vitto e alloggio, iscrizione;
•Sono a totale carico dei docenti tutti gli strumenti usati quotidianamente per l’aggiornamento e per la didattica: internet, libri, manuali specialistici, riviste specializzate;
Le diciotto ore cattedra non dicono poi nulla sulle classi in cui ogni docente opera; possono essere classi di 20 studenti (come un tempo era probabile) oppure classi di 25 studenti, oppure classi che
superano i 30 studenti; segnaliamo la situazione “estrema” in cui si trovano le classi prima professionale commerciale e quarta ginnasio con 33/34 allievi, alla faccia della lotta alla dispersione!!!
Ci sono classi in cui sono inesistenti o ridotti al minimo i problemi di disciplina e classi in cui la gestione ordinaria dell’ora di lezione deve fare i conti con situazioni di asocialità, difficoltà a relazionarsi
tra compagni/e, casi di bullismo, indisciplina, ecc. Evidentemente quell’ora ha forma un carico di pressione maggiore sulle “ordinarie” 18 ore.
Insomma fare il conto delle 18 ore solo sul piano della quantità del lavoro prodotto dai docenti e non sull’effettiva qualità, significa capire poco o nulla di insegnamento.
L’aumento delle ore cattedra avrebbe l’effetto di moltiplicare tutte le ore sommerse, e possiamo senza dubbio affermare che con più ore, più classi, più allievi per classe e peggiori condizioni di lavoro gli
unici perdenti saranno gli studenti. E’ questo che si vuole?
+++
ORARI SETTIMANALI DEI DOCENTI E STIPENDI PERCEPITI A CONFRONTO
ORE LEZIONE SETTIMANALISTIPENDIO INIZIALE STIPENDIO INTERMEDIOSTIPENDIO FINALE
FINLANDIA 15 28.921 35.410 48.663
FRANCIA 14 21.249 28.496 41.307
GERMANIA 18 43.390 53.307 60.207
INGHILTERRA 18/20 25.288 36.984 36.984
ITALIA 18 24.551 27.773 35.115
SPAGNA 19 36.512 41.705 51.148
MEDIA EUROPEA 16,3 Intorno ai 37.000 Intorno ai 40.000 intorno ai 57.000
N.B: Gli orari riportati sono calcolati in ore da 60 minuti. In Finlandia, in Inghilterra e in Germania le frazioni orarie sono di 45 minuti
I docenti italiani hanno un orario settimanale superiore e uno stipendio inferiore rispetto alla media europea; particolarmente significativo è il fatto che lo stipendio a fine carriera del docente italiano sia
inferiore allo stipendio iniziale medio europeo
I precari hanno sempre lo stesso stipendio base, anche dopo tanti anni di lavoro
Fonte: “Education at a Glance” – RAPPORTO OCSE 2011, dati di stipendi relativi anni 2007-08
MOZIONE DEI DOCENTI DEL LICEO SCIENTIFICO “G. FERRARIS” DI TORINO
Gli insegnanti del Liceo “G. Ferraris” di Torino esprimono dissenso e indignazione in merito alla politica del governo, fortemente punitiva nei confronti della scuola pubblica.
•La Legge di Stabilità 2013, con un incremento del 33% delle ore di lezione, aumenta in modo spropositato il carico di lavoro degli insegnanti, mantenendo invariata la loro retribuzione.
1.Il provvedimento non tiene conto, colpevolmente e provocatoriamente, di tutte le attività (programmazione didattica, impegni collegiali, aggiornamento, predisposizione e correzione di verifiche, rapporti con le famiglie..) che si aggiungono alle ore di lezione frontale e sono parte consistente del lavoro dei docenti.
2.Occorre dire con chiarezza che il numero di ore di lezione dei docenti italiani è superiore ai dati europei (circa 16 ore), come si può leggere nelle statistiche di settore OCSE ed EURYDICE, a fronte di livelli stipendiali nettamente al di sotto della media.
3.Deve essere evidenziato che l’aumento dell’orario di lavoro non si tradurrà in un incremento delle ore di lezione impartite in una singola classe, ma in un numero maggiore di classi per singolo docente, con conseguenti effetti negativi sulla qualità dell’offerta didattica, a detrimento di un rapporto individualizzato tra insegnante e allievo nel processo di apprendimento.
4.La materia deve essere contrattata con le parti sociali e non imposta per legge.
5.Deve essere considerata inoltre la forte diminuzione dei posti di lavoro in un settore già mortificato negli anni passati da pesanti tagli.
•Il disegno di legge 953 (ex legge Aprea) per la riforma degli organi collegiali prevede, tra l’altro, che le forme e le modalità di partecipazione delle diverse componenti della comunità scolastica (ivi comprese le componenti genitori e alunni) non siano più uniformi su tutto il territorio e garantite da una legge, bensì siano consegnate alla discrezionalità degli “statuti autonomi” delle singole istituzioni scolastiche. Infatti, secondo una concezione patologica dell’autonomia scolastica, ogni scuola avrà organi collegiali che funzionano in modo diverso o addirittura diversi organi di partecipazione.
I docenti dei Liceo
•promuovono iniziative atte ad informare le famiglie sulle ragioni della protesta;
•denunciano la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire a tutti una formazione qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione democratica delle nuove generazioni;
•esprimono la propria ferma opposizione verso l’ennesimo attacco ai lavoratori della Scuola e si impegnano ad attivare iniziative di lotta affinché questi provvedimenti non vengano approvati.
Approvata a larghissima maggioranza dai docenti del Liceo Scientifico G. Ferraris di Torino
La richiesta della FLC CGIL di rivedere i criteri di individuazione delle sedi ha ottenuto il risultato: le sedi saranno...
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La maggioranza dei browser sono inizialmente impostati per accettare i cookie in modo automatico. L’Utente può modificare queste impostazioni in modo da bloccare i cookie o da essere avvertito ogni volta che i cookie vengono inviati al dispositivo di navigazione. Inoltre, al termine di ogni sessione di navigazione l’Utente può cancellare dal proprio dispositivo i cookie raccolti. Esistono svariati modi per gestire i cookie. Vi preghiamo di fare riferimento alle istruzioni specifiche del browser utilizzato. Nel caso in cui l’Utente utilizzi dispositivi diversi tra loro per visualizzare e accedere ai Siti (per esempio, computer, smartphone, tablet, ecc.), sarà sua cura assicurarsi che ciascun browser su ciascun dispositivo sia regolato per riflettere le preferenze espresse in merito ai cookie. Per maggiori informazioni sulla gestione dei cookie è possibile consultare la pagina.
Selezionando i collegamenti sottostanti è possibile accedere alle istruzioni specifiche per la gestione dei cookie tramite alcuni dei principali programmi per la navigazione.
Se l’Utente non utilizza nessuno dei browser sopra elencati potrà in ogni caso selezionare “cookie” nella relativa sezione della guida per scoprire dove si trova la cartella dei cookie.
Social buttons e widgets
Sul nostro Sito è possibile trovare anche social buttons/widgets, ovvero particolari “pulsanti” raffiguranti le icone di social network (ad esempio Facebook Twitter, YouTube, Google Plus, ecc.). Questi “pulsanti” consentono agli Utenti che stanno navigando sui Siti, di raggiungere e interagire con un “click” direttamente con i social network. Grazie al click sui Social buttons/widgets il social network acquisisce i dati relativi alla visita dell’Utente. Al di fuori di questi casi, in cui è l’Utente spontaneamente a voler condividere con il click i propri dati di navigazione con i social network prescelti, il Titolare non condivide alcuna informazione di navigazione o dati degli Utenti acquisiti attraverso il Sito con i social network accessibili grazie ai Social buttons/widgets. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la politiche privacy dei singoli social network acceduti attraverso i nostri Siti per il tramite dei social buttons.
E-mail : l’invio spontaneo di e-mail agli indirizzi di posta elettronica indicati sul nostro sito, comporta l’acquisizione da parte del Titolare dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali, compresi gli allegati, inseriti nella missiva. Le caselle di posta elettronica assegnate agli indirizzi indicati sul nostro sito ed ogni altra casella di posta elettronica del Titolare non hanno natura personale, nemmeno quando riportano nome e/o cognome di una persona fisica. Esse infatti appartengono all’organizzazione del Titolare ed hanno lo scopo primario di consentire lo svolgimento delle attività lavorative all’interno dell’azienda. Pertanto, al fine di garantire la massima efficienza organizzativa nella comunicazione e nell’erogazione dei servizi, i messaggi inoltrati alle nostre caselle di posta elettronica potranno essere conosciuti, oltre che dal destinatario, anche da altre persone facenti parte dell’organizzazione della Titolare. Inoltrando e-mail agli indirizzi di posta elettronica indicati sul nostro sito l’Utente dichiara di aver preso visione ed accettato le condizioni di trattamento contenute nella presente privacy policy. Compilazione di moduli web: l’invio di dati personali e la registrazione su base volontaria a servizi, iniziative, ecc. attraverso la compilazione di appositi moduli web, comporta l’acquisizione da parte del Titolare di tutti i dati inseriti dall’Utente nei campi compilati, ed il conseguente trattamento in conformità a quanto riportato nelle specifiche informative, rese per ogni singolo modulo web.
LUOGO DI TRATTAMENTO
I trattamenti di dati connessi ai servizi web del sito della organizzazione sindacale come sopra indicata hanno luogo presso la sede del Titolare del trattamento. In riferimento alle informazioni generate dai cookie di terze parti utilizzati dal nostro sito, questi sono comunicate a Google Inc. ed hanno luogo sui server di Google, negli Stati Uniti.
NATURA DEL CONFERIMENTO
A parte quanto specificato per i dati di navigazione, l’Utente è libero di fornire i dati personali necessari al fine di dare esecuzione alle sue specifiche richieste. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere quanto richiesto. Per completezza va ricordato che, in alcuni casi (non oggetto dell’ordinaria gestione di questo sito), gli organi giudiziari possono richiedere alcuni tipi di dati. In questo caso, naturalmente, la comunicazione dei dati da parte del Titolare ai predetti organi risulta obbligatoria.
USO DEL SITO DA PARTE DI MINORI DI 18 ANNI
L’Utente che non ha ancora compiuto 18 anni può liberamente navigare sul nostro sito. Ciò che non può fare è utilizzare i servizi che richiedono la registrazione o il conferimento di dati e informazioni. La registra zione e l’utilizzo dei servizi resi disponibili attraverso il sito del Titolare è consentita esclusivamente ai maggiori di anni 14. Nessuno al di sotto di tale soglia di età deve registrarsi al sito né utilizzare i servizi messi a disposizione attraverso di esso, se non attraverso gli esercenti la responsabilità genitoriale.
AMBITI DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE
I dati che gli Utenti forniscono volontariamente (es. per l’inoltro di richieste specifiche, per registrazioni a servizi, preiscrizione ecc.), potranno essere comunicati a terzi solo caso in cui ciò sia strettamente necessario e funzionale alle finalità del trattamento nel rispetto delle specifiche informativa rese ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679. I dati, inoltre, potranno essere conosciuti e trattati all’interno dell’organizzazione del Titolare, dal personale espressamente designato come incaricato e/o responsabile del trattamento secondo i rispettivi profili di autorizzazione. Autorizzati e responsabili potranno effettuare le operazioni di consultazione, utilizzo, elaborazione, raffronto ed ogni altra opportuna operazione, anche automatizzata, solo nei casi in cui a ciò siano stati espressamente autorizzati. In caso di espressa richiesta e nelle circostanze autorizzate per legge, i dati potranno essere comunicati dal Titolare alle Autorità di Pubblica Sicurezza ed alle forze di Polizia. In riferimento alle informazioni generate dai cookie di terze parti utilizzati dal sito del Titolare, questi sono comunicate a Google Inc. nei limiti indicati in questa pagina. Nessun dato di navigazione viene in alcun modo diffuso.
DIRITTI DEGLI INTERESSATI
In riferimento ai propri dati personali l’interessato può, in qualsiasi momento, esercitare i diritti che il Regolamento (UE) 2016/679 gli riconosce. Questi gode infatti del diritto di chiedere al Titolare del trattamento l’accesso ai dati personali e, nei casi previsti, la rettifica, la cancellazione o la portabilità degli stessi, così come di chiedere la limitazione del trattamento che li riguarda e di revocare il consenso al trattamento nei modi e nelle forme di cui agli artt. 15 e ss. del medesimo Regolamento. Per ogni altra informazione relativa al trattamento dei suoi dati, e per l’esercizio dei diritti di cui sopra, l’interessato può rivolgersi al Titolare del trattamento, inviando una richiesta scritta all’indirizzo torino@flcgil.it
TITOLARE DEL TRATTAMENTO E DPO
Titolare del trattamento è la FLC CGIL TORINO con sede in TORINO (TO), VIA PADOVA, 35. Il Responsabile della protezione dei dati designato dal Titolare è contattabile all’indirizzo torino@flcgil.it