MOBILITAZIONE CONTRO LA LEGGE DI STABILITA’.
Riceviamo e pubblichiamo  dall’IIS  Baldessano Roccati di Carmagnola
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IIS BALDESSANO – ROCCATI CARMAGNOLA
 
MOZIONE  DELL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI IIS BALDESSANO – ROCCATI CARMAGNOLA
DEL 24 OTTOBRE 2012. 
APPROVATA ALL’UNANIMITA’.
 
L’assemblea dei lavoratori dell’IIS Baldessano Roccati di Carmagnola 
dopo aver esaminato le disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 (attualmente all'esame del Parlamento),  con particolare riferimento  all’art.3 comma 42 che  introduce l’ aumento dell’orario di lavoro del Personale Docente del 33% a parità  di retribuzione;
dopo aver considerato gli indirizzi delle norme per l’autogoverno delle Istituzioni scolastiche  previsti dalla Legge 953 di riforma degli organi collegiali;
esprime nel merito le seguenti osservazioni:
o la legge di stabilità  2013  prevede il taglio di prestazioni e servizi rivolti alle fasce deboli della popolazione, penalizza dal punto di vista fiscale i redditi più bassi consolidando  le disparità sociali e culturali  e pregiudicando così l’uguaglianza di tutti gli allievi nell’accesso al sistema dell’istruzione, a discapito  della funzione sociale, garantita dalla Costituzione repubblicana, dell’istruzione pubblica;
o la questione dell'istruzione pubblica  è affrontata nel  totale disprezzo della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e dei diritti, costringe i docenti a carichi di lavoro impossibili, pregiudicando ogni scelta di didattica di qualità e la messa in atto concreta della libertà d’insegnamento; 
o l’aumento dell’orario dei docenti determina una pesante perdita di posti di lavoro  per i precari ( stimati in oltre 30.000) e la vanificazione del concorso e del TFA;
o il carico di lavoro degli insegnanti  è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE e l’inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia rende concretamente inattuabile e improduttivo l’aumento dell’orario di lavoro
o la condizione di lavoro intellettuale dell’insegnante è volutamente ignorata,  non si tiene conto degli impegni collegiali e di programmazione didattica, del lavoro svolto autonomamente per deontologia professionale ( tempi di preparazione delle lezioni, tempi di elaborazione e correzione delle prove, uscite didattiche e viaggi d’istruzione) da quantificarsi in almeno altrettante ore di quelle di lezione frontale;
o l’attuale riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola, limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio dei docenti, pregiudicando alle fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento; 
 
o le condizioni  materiali di lavoro  del personale docente  e Ata in ogni singola scuola continuano a peggiorare di giorno in girono, tra dimensionamenti e accorpamenti, con risorse depauperate, forte incidenza di malattie professionali  e allontanamento dell’età pensionabile.
 
 
 
I lavoratori riuniti in assemblea:
o denunciano la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato,  costantemente privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire  a tutti una formazione qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione democratica delle nuove generazioni; 
o denunciano gli effetti del permanere della chiusura per inagibilità del plesso del Liceo, presso il loro IIS, e la deleteria ricaduta sulla qualità della didattice e dell’offerta formativa;
o rivendicano la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del paese;
o esprimono la loro ferma opposizione verso l’ennesimo attacco ai lavoratori della Scuola e si impegnano ad attivare iniziative di lotta affinché questo provvedimenti non vengano approvati e vengano ritirati.
L’assemblea, all’unanimità:
o aderisce allo stato di mobilitazione proclamato con l’Assemblea pubblica cittadina indetta dalla FLC CGIL TORINO  il 22 ottobre presso la Camera del Lavoro di Torino;
o aderisce al presidio FLC CGIL indetto il giorno 25 ottobre presso l’UST;
o promuove l’autoconvocazione del Collegio docenti 
o propone all’approvazione del Collegio docenti la sospensione dei viaggi d’istruzione;
o propone all’approvazione del Collegio docenti l’uso del monte ore del ricevimento parenti per incontrare le famiglie in piazza e illustrare le condizioni della scuola e del lavoro dei docenti;
o propone all’approvazione del Collegio docenti la sospensione delle adozioni dei libri di testo a favore
 
Carmagnola, 24 ottobre 2012