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Seminario di Formazione/Aggiornamento per docenti e dirigenti scolastici.
“Le Nuove Indicazioni Nazionali” per la Scuola dell’Infanzia e il primo ciclo d’istruzione.
Organizzato da Proteo Fare Sapere Torino in collaborazione con la FLC CGIL di Torino.
Giovedì 10 ottobre 2013
(dalle ore 9,30 alle ore 16,30)
Presso: Circolo ARCI “Anatra Zoppa” - Via Courmayeur, 5 – Torino.
SCARICA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE
La scheda va inviata entro e non oltre Martedì 8 ottobre 2013 a uno dei seguenti recapiti:
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per e-mail
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per fax nr. 011/43.47.740
Programma
Ore 9,30 – Registrazione dei partecipanti
Ore 9,45 – Relazioni
Ore 11,15 – Pausa
Ore 11,30 – Lavori di gruppo
Ore 12,50 – Colazione di lavoro
Ore 14,30 – Lavoro di intergruppo e dibattito
Ore 15,30 – Relazione finale
Ore 16,30 – Consegna attestati
Partecipano:
Gianna Fracassi Segreteria nazionale FLC CGIL
Diana Cesarin Centro naz. FLC CGIL
Gigi Caramia Centro naz. FLC CGIL
La Circolare ministeriale 22 del 26 agosto 2013 si occupa dell’avvio delle misure di accompagnamento delle Indicazioni nazionali 2012, chiarisce il quadro di riferimento, afferma la prospettiva pluriennale di accompagnamento, prevede il coordinamento e governo partecipato dei processi, individua gli interventi per i dirigenti scolastici e altre figure sensibili, indica le misure di accompagnamento per il 2013-2014, definisce le risorse finanziarie disponibili e reca come allegati la tabella di ripartizione dei finanziamenti, quella degli abbinamenti tra regioni e componenti del Comitato Scientifico Nazionale (CSN), il modello di adesione ai progetti di rete e il documento di lavoro del CSN.
Da tempo la FLC CGIL chiedeva si giungesse alla definizione di un nuovo testo delle Indicazioni che offrisse all’autonoma progettazione delle istituzioni scolastiche un quadro di riferimento unitario e nazionale; ha dedicato al tema al grande attenzione e continua a farlo. Abbiamo commentato ogni step di questo processo, abbiamo promosso e realizzato molte iniziative nazionali e locali. Abbiamo evidenziato gli aspetti importanti e positivi sul piano del merito e dei contenuti, sottolineando sempre però lo scarto e il contrasto tra questi e le condizioni reali in cui versa la scuola dell’infanzia e del primo ciclo, immiserita dai tagli e dagli interventi normativi che ne stanno smantellando la qualità.Cfr. fascicolo avvio anno scolastico 2013-2014.
La Circolare ministeriale e il documento del CSN si muovono sostanzialmente nella stessa direzione. Agli aspetti positivi si accompagnano criticità e limiti di non poco conto.
Alla scuola viene restituita dignità.
È confortante che si riconoscano le scuole come luoghi di ricerca, di progettazione condivisa, di azione cooperativa; che si guardi all’importanza della documentazione, della formazione, del lavoro collegiale, della disseminazione di buone pratiche; che si adotti una prospettiva pluriennale; che si promuova il lavoro di rete tra le scuole; che ci si preoccupi di un governo partecipato dei processi e che si preveda una possibile "manutenzione" del testo delle Indicazioni sulla base dei processi avviati nelle scuole.
Sono state assegnate delle risorse. Per quanto esigue, ciò costituisce un timido segnale di inversione di tendenza rispetto agli ultimi cinque anni.
Ma non mancano le criticità.
La realizzazione di quanto previsto dalle Indicazioni abbisogna di condizioni organizzative che non dipendono dalle singole scuole né dai docenti. È questa una contraddizione da sanare. È urgente e strategico che sulla scuola si torni ad investire. Occorrono, ad esempio, organico funzionale, possibilità di attuare modelli orari, didattici e organizzativi adeguati. Altrimenti dove e come potranno concretizzarsi gli esiti della formazione, la progettazione condivisa, la didattica laboratoriale, la valutazione per competenze e così via?
A proposito di valutazione, se ciò che si vuole davvero promuovere è l’attivazione di processi riflessivi e meta cognitivi insieme alla descrizione di conoscenze, abilità e competenze, allora ci vuole innanzitutto il coraggio di abolire la valutazione numerica e poi occorre una seria riflessione su che cosa significhi davvero la certificazione delle competenze degli alunni del primo ciclo (e non è evidentemente solo questione di predisporre dei modelli…).
In questo percorso Proteo Fare Sapere Torino in collaborazione con la FLC CGIL di Torino organizzano un seminario di Formazione/Aggiornamento per docenti e dirigenti scolastici su “Le Nuove Indicazioni Nazionali” per la Scuola dell’Infanzia e il primo ciclo d’istruzione che si terrà giovedì 10 ottobre 2013 (dalle ore 9,30 alle ore 16,30) presso: Circolo ARCI “Anatra Zoppa” - Via Courmayeur, 5 – Torino.
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CGIL CISL e UIL Torino organizzano un presidio per ribadire che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un’uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro.
La legge di stabilità dovrà prevedere una effettiva restituzione fiscale ai lavoratori e ai pensionati, il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga, la definitiva soluzione del problema degli esodati e dei precari della pubblica amministrazione e della scuola/ricerca.
Servono scelte chiare di politica industriale e sugli investimenti.
Occorre affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la logica dei tagli lineari.
Bisogna cambiare la legge elettorale per ridare alle/ai cittadine/i la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, come indicato nella Costituzione.
L’assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali.
Per questo, VENERDI 4 OTTOBRE 2013 alle ore 17.00, lavoratrici/ori, pensionate/i, cittadine/i circonderanno e attraverseranno la sede del 1° Parlamento italiano.
Nella giornata di sabato 5 ottobre saranno inoltre organizzati volantinaggi/presidi in tutta la provincia di Torino.
CGIL CISL UIL Torino
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LUNEDI 7 OTTOBRE 2013 alle ore 16:00 presso il salone “P. LAI” della Camera del Lavoro di Torino in via Pedrotti 5
SCARICA PROGRAMMA
La Camera del lavoro di Torino ha organizzato per il giorno 7 ottobre un incontro con Sebastian Garcia, rappresentante della Federacion de Estudiantes de la Universidad de Chile, nell'ambito di un ciclo di iniziative in memoria del colpo di stato in Cile nel 1973 in cui venne destituito il legittimo governo socialista del Presidente Salvador Allende.
Il Cile del governo di Unidad Popular rappresentò un progetto di società che avrebbe potuto costituire un riferimento culturale e sociale per un intero continente.
La reazione, come è noto, fu la costruzione di una società fondata sul terrore e sulla violenza fascista.
Quella di Pinochet non solo fu una feroce dittatura, essa rappresentò anche un laboratorio economico di sperimentazione dei principi del neoliberismo in una condizione di sospensione della democrazia e delle libertà: sperimentazione che si incardinava su politiche economiche fortemente classiste, ispirate ai principi di un dominio assoluto del mercato accompagnato da un significativo smantellamento dello stato sociale. Un neoliberismo senza libertà democratiche.
Il periodo della dittatura fu caratterizzato da violenza e terrore ma anche dalla profonda opposizione della popolazione, del movimento sindacale, di una parte minoritaria della Chiesa cattolica di base, della sinistra riformista e rivoluzionaria, che riuscì a sopravvivere. Forti movimenti sociali nella metà degli anni '80 attraversarono il paese, tanto da far pensare alla possibilità di un rovesciamento della dittatura.
Solo dalla fine degli anni '80 iniziò in Cile un processo di democratizzazione non ancora concluso.
Il Cile continua ad essere un terreno di sperimentazione di politiche incardinate sulla disuguaglianza di classe e sul primato della logica di mercato, questa volta sul versante delle politiche educative. Nel 2012 il governo di destra ha promosso un piano di riforma del sistema scolastico che ricalca la logica delle politiche economiche dei decenni precedenti; un sistema che accentua ulteriormente le disuguaglianze sociali. Le scuole pubbliche risentono ancora oggi di una carenza di investimenti e di risorse mentre le scuole private sono favorite nel focalizzare agevolazioni fiscali e finanziamenti. Le famiglie più ricche godono così di opportunità formative assai più significative. Si è determinato dunque un accesso alla formazione distinto per condizione economica e sociale.
Queste misure hanno provocato imponenti manifestazioni e risvegliato il dissenso giovanile alle politiche neoliberiste; mobilitazioni che hanno nuovamente rivitalizzato l'immagine e la prospettiva aperta dal governo Allende più di 40 anni fa. Il governo ha recentemente presentato un piano in cui sono previsti finanziamenti alla scuola pubblica ma ancora lontano e insufficiente a garantire la presenza di una scuola pubblica gratuita e universale. Nel giustificare la contrarietà ad una ipotesi di istruzione pubblica gratuita, il presidente Pinera ha ricordato che la gratuità non è economicamente praticabile, salvo cambiare modello di sviluppo. Esattamente quanto chiedono gli studenti ed i lavoratori mobilitati in questi mesi. Il movimento di protesta si è esteso ad ampi settori del mondo del lavoro.
Occorre ricordare, per meglio specificare il significato politico di queste mobilitazioni, che il Cile ha attualmente, nel quadro dei paesi dell'America Latina, il reddito pro-capite più alto e, nel contempo, anche l'indice più alto di disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza (indice Gini).
Nella protesta di questi mesi è chiaro ed indissolubile il legame tra il persistere delle disuguaglianze sociali e di classe e la resistenza della destra cilena a promuovere un sistema educativo universale, democratico, pubblico e gratuito.
Vi invitiamo dunque a partecipare a questo incontro non solo per quello che rappresentò il progetto libertario del Cile di Allende. Il Cile oggi può rappresentare un laboratorio di sperimentazione di politiche educative neo-liberiste e per questo anticipare scelte e indirizzi che, come in passato, hanno trovato applicazione in altri paesi.
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www.flcgil.it/scuola/ordinamenti-nella-secondaria-di-ii-grado-e-ripetenze-le-indicazioni-del-miur.flc
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Il Coordinamento Precari FLC CGIL di Torino accoglie con favore il positivo segnale di attenzione verso il mondo della scuola e della conoscenza rappresentato dalle misure contenute nel DL 104/2013, in attesa di conversione.
In particolare, si esprime qui soddisfazione per l'annunciato passaggio in organico di diritto di oltre 26.000 cattedre sul sostegno, non solo per l'evidente valore generale e intrinseco di questa misura, ma anche perché essa crea le condizioni per risolvere immediatamente un problema annoso e particolare che affligge la nostra provincia: le dimensioni insufficienti dell'organico di diritto di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado, oggi ben al di sotto dei livelli previsti dalla normativa vigente. Tale sottodimensionamento dell'organico di diritto, oltre a una maggiore precarietà e discontinuità didattica, ha determinato quasi un blocco delle immissioni in ruolo: nel corrente anno scolastico, su 80 immissioni in ruolo assegnate al sostegno per Torino, solo 4 sono andate alla secondaria di secondo grado: un dato che esaspera la tendenza degli ultimi anni.
L'organico di diritto di sostegno, ai sensi dell'art.2, comma 414 della legge 24 dicembre 2007, n.244, entro l'anno 2010- 2011 deve avere raggiunto dimensioni pari al 70% dell'organico complessivo assegnato nell'anno 2006-2007. A Torino, però, non è così: l'organico di diritto provinciale, tra tutti gli ordini di scuola, è di 1707 cattedre, il 65% circa. Il “buco” è di oltre 100 cattedre ed è concentrato nella secondaria di II grado, dove sono solo 320 le cattedre di diritto (una percentuale appena superiore al 50%).
Ciò dipende da una distribuzione squilibrata e iniqua dell'organico regionale, tra le province e tra gli ordini di scuola, che è stata più volte denunciata dai lavoratori precari e dai sindacati e che è anche stata riconosciuta dall'Amministrazione, ma su cui finora non è stato possibile intervenire in modo adeguato a causa dei vincoli restrittivi sugli organici.
Oggi il DL 104/13 rende finalmente possibile un intervento.
Chiediamo pertanto che lo squilibrio sia compensato subito, rispondendo alle aspettative troppo a lungo disattese, sia dei docenti precari di sostegno, sia degli alunni disabili: la distribuzione delle nuove immissioni in ruolo previste già per quest'anno deve tenere conto di questa situazione, garantendo al Piemonte una quota adeguata per consentire a Torino il raggiungimento immediato del 75% su tutti gli ordini di scuola senza penalizzare eccessivamente le altre province.