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Liceo classico V. Alfieri- Torino. Mobilitazione. Mozione Collegio docenti

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Written by: flc cgil torino
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 11 December 2012
Hits: 454
 
Liceo classico V. Alfieri- Torino. Mobilitazione. Mozione Collegio docenti
 
Dalla RSU Liceo classico V. Alfieri - Torino. Riceviamo e pubblichiamo.
 
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LICEO CLASSICO “V. ALFIERI” -  TORINO
 
Mozione del Collegio dei Docenti autoconvocato il giorno 20 Novembre 2012
 
Il Collegio dei Docenti del Liceo Alfieri, esprime il proprio dissenso rispetto alle recenti misure di politica scolastica (“Legge Aprea”, Spending Review, Legge di Stabilità) e, ritenendole intollerabili, 
 
denuncia
 
• i tagli alla scuola pubblica che si susseguono da un decennio e che si aggravano ulteriormente.
 
• la perdita di posti di lavoro per il personale precario e la vanificazione del concorso e del TFA che tali misure implicano.
 
• la violazione delle norme contrattuali e dei diritti dei lavoratori della scuola, tramite interventi legislativi su materie di competenza contrattuale (orari, retribuzioni, scatti di anzianità).
 
• la riforma degli organi collegiali che introduce uno statuto autonomo in ogni scuola e indebolisce il ruolo di indirizzo didattico-pedagogico svolto dal Collegio dei Docenti, pregiudicando il 
 
principio costituzionale della libertà di insegnamento.
 
• il totale svilimento della professionalità docente, cui si impongono costantemente nuovi carichi di lavoro (vedi, tra gli altri, l’imposizione dell’utilizzo del mezzo informatico per operazioni di 
 
vario tipo senza fornire alle scuole gli strumenti per realizzarle) a fronte di una retribuzione invariata. Si tenga conto che il numero di ore di insegnamento in Italia è analogo a quello dei colleghi degli altri 
 
Paesi Europei (la media europea delle ore di lezione in classe è 16,5 circa), dove tuttavia spazi e strumenti sono di livello decisamente superiore.
 
Alla luce dei punti su indicati, si ribadisce che
 
• le condizioni di lavoro di tutto il personale della scuola –docente e non docente- continuano a peggiorare di giorno in girono, tra dimensionamenti e accorpamenti, tagli e risorse depauperate, 
 
strutture e strumenti sempre più obsoleti.
 
• la condizione di lavoro intellettuale degli insegnanti è volutamente ignorata in quanto non vengono presi in considerazione gli impegni degli organi collegiali, di programmazione, di tutto il lavoro 
 
svolto autonomamente per deontologia professionale (preparazione delle lezioni, correzione e valutazione delle prove, uscite didattiche, viaggi di istruzione, ecc…) da quantificarsi in un monte ore che è 
 
approssimativamente almeno raddoppiato rispetto alle 18 ore.
 
• la funzione propria della scuola pubblica, garantita dalla Costituzione repubblicana, di contribuire all’appianamento delle disparità sociali e culturali, di offrire a tutti i futuri cittadini e cittadine 
 
pari opportunità, di far emergere le potenzialità di tutti gli allievi e tutte le allieve viene deliberatamente avvilita e svuotata.
 
Di conseguenza il Collegio dei Docenti
 
• ribadisce la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica
 
• rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del paese
 
• esprime la propria ferma opposizione verso l’ennesimo attacco alla scuola pubblica e si impegna a attivare le seguenti azioni di sensibilizzazione
 
 
 diffusione di una lettera aperta alle famiglie degli allievi nelle giornate dei consigli di classe
 
 affissione nell’atrio della scuola di materiale illustrativo sul lavoro degli insegnanti
 
 
Torino 20 Novembre 2012
 

SMS Norberto Bobbio Torino.Prove INVALSI. Mozione Collegio docenti

Details
Written by: flc cgil torino
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 11 December 2012
Hits: 437
SMS Norberto Bobbio Torino.Prove INVALSI Mozione Collegio docenti
 
Dalla RSU  SMS Norberto Bobbio - Torino. Riceviamo e pubblichiamo.
 
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IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA  DI 1° GRDO“NORBERTO BOBBIO”. Mozione Prove INVALSI.
Riunitosi  in data 27 novembre 2012
 
CONSIDERATO 
 
• Che ogni attività aggiuntiva d’Istituto deve essere prevista dal POF e dunque approvata dal Collegio dei  Docenti
• Che il lavoro straordinario è volontario, non può essere imposto e che non si possono prevedere pagamenti per attività non  deliberate
• Che i docenti della scuola italiana sono stati pressoché esclusi dal percorso che ha portato alla costituzione dell’Invalsi, dal dibattito su cosa e come sia opportuno valutare in modo 
 
“standardizzato”, sull’utilizzo dei dati ricavati dall’elaborazione dei  risultati
• Che i test Invalsi sono spesso risultati estranei e avulsi alle programmazioni previste nel POF della nostra scuola e rispetto alle indicazioni nazionali delle diverse discipline testate, con il rischio 
 
di una standardizzazione dell’insegnamento, senza che si tenga conto delle caratteristiche del territorio, delle singole classi e dei singoli alunni, in particolare degli allievi disabili e stranieri, della diversità 
 
di stili e scelte  metodologiche
• Che non è per niente chiaro come sarà elaborato il nesso tra i risultati delle prove e la situazione socio-culturale delle diverse realtà territoriali e dell’utenza dei singoli istituti, e come i dati 
 
acquisiti potranno essere utilizzati in modo da garantire equità e trasparenza nella valutazione dei singoli istituti scolastici e singoli docenti
il Collegio dei Docenti, per i motivi sopra espressi,  pur dando una valutazione negativa della metodologia didattica sottesa  alle Prove Invalsi,
 
SI ESPRIME in questo modo: 
 
-somministrerà le  prove Invalsi, per le classi prime, solo se nell’orario d’obbligo di servizio dei singoli docenti  e quindi senza oneri aggiuntivi per la scuola;
-non si avvarrà, fatta salva la libertà d’insegnamento, dei risultati delle prove invalsi come valutazione d’istituto; non darà quindi la propria disponibilità alla collaborazione per la compilazione delle schede risposta  per la rilevazione degli apprendimenti  per l’anno scolastico 2012-2013. 
 
Risultato Votazione:
    Votanti:     104
    Favorevoli: 92
   Contrari:       2
   Astenuti:     10 
 
Torino 27-11-2012
 
 

SMS Norberto Bobbio Torino. Mobilitazione. Mozione Collegio docenti

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Written by: flc cgil torino
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 11 December 2012
Hits: 438
 SMS Norberto Bobbio Torino. Mobilitazione. Mozione Collegio docenti
 
Dalla RSU  SMS Norberto Bobbio - Torino. Riceviamo e pubblichiamo.
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MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI del 20 Novembre 2012
 
SMS Norberto Bobbio Torino. Mobilitazione. Mozione Collegio docenti
  
 
Dalla RSU  SMS Norberto Bobbio -Torino. Riceviamo e pubblichiamo.
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MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI del 27 Novembre 2012
 
 
Scuola Secondaria 1° grado “NORBERTO BOBBIO” 
MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
 
Il Collegio dei docenti di Torino della suddetta scuola,
 
dopo aver esaminato le disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013, con particolare riferimento all’art.3 comma 42 che introduceva l’aumento dell’orario di lavoro del Personale Docente del 33% a parità di retribuzione;
 
dopo aver considerato gli indirizzi delle norme per l’autogoverno delle Istituzioni scolastiche
previsti dalla Legge 953 (ex Legge Aprea) di riforma degli organi collegiali
 
esprime nel merito le seguenti osservazioni:
o la legge di stabilità 2013 prevede il taglio di prestazioni e servizi rivolti alle fasce
deboli della popolazione, penalizza i redditi più bassi consolidando le disparità sociali e culturali e pregiudicando così l’uguaglianza di tutti gli allievi nell’accesso al sistema dell’istruzione, a discapito della funzione sociale, garantita dalla Costituzione repubblicana, dell’istruzione pubblica;
o la questione dell'istruzione pubblica è affrontata nel totale disprezzo della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, in violazione delle norme contrattuali e dei diritti, costringe i docenti a notevoli carichi di lavoro,  pregiudicando ogni scelta di didattica di qualità e la messa in atto concreta della libertà d’insegnamento;
o l’aumento dell’orario dei docenti determinerebbe una pesante perdita di posti di lavoro per i
precari ( stimati in oltre 30.000) e la vanificazione del concorso e del TFA;
o il carico di lavoro degli insegnanti è analogo a quello dei colleghi degli altri Paesi
Europei, come dalle ricerche di settore e dalle statistiche OCSE ed EURYDICE e
l’inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia renderebbe concretamente inattuabile
e improduttivo l’aumento dell’orario di lavoro
o la condizione di lavoro intellettuale dell’insegnante è volutamente ignorata, non si tiene
conto degli impegni collegiali e di programmazione didattica, del lavoro svolto autonomamente per deontologia professionale ( tempi di preparazione delle lezioni, tempi di elaborazione e correzione delle prove, uscite didattiche e viaggi d’istruzione) da quantificarsi in almeno altrettante ore di quelle di lezione frontale;
o l’attuale riforma degli organi collegiali introduce uno statuto autonomo in ogni scuola, prevede il possibile ingresso di enti privati nel Consiglio d’Istituto, limita il ruolo degli organi di democrazia scolastica, rafforza il ruolo manageriale di natura privatistica del Dirigente Scolastico e in particolare indebolisce il ruolo di indirizzo didattico pedagogico svolto dal Collegio dei docenti, pregiudicando alle fondamenta il principio costituzionale della libertà di insegnamento;
o le condizioni materiali di lavoro del personale docente e Ata in ogni singola scuola
continuano a peggiorare di giorno in girono, tra dimensionamenti e accorpamenti, con
risorse depauperate, forte incidenza di malattie professionali e allontanamento dell’età
pensionabile.
 
Il Collegio dei docenti
 
o denuncia la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente
privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire a tutti una formazione
qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione
democratica delle nuove generazioni;
o rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del
paese;
o esprime la propria ferma opposizione verso l’ennesimo attacco ai lavoratori della Scuola e si
impegna ad attivare iniziative di lotta affinché questi provvedimenti non vengano approvati né ora né a seguire.
 
Torino, 27 novembre 2012
 

SMS Viotti Torino. Mobilitazione. Mozione Collegio docenti

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Written by: flc cgil torino
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 26 November 2012
Hits: 411
 SMS Viotti - Torino. Mobiltazione. Mozione Collegio docenti.

Dalla RSU  SMS Viotti Torino. Riceviamo e pubblichiamo.
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MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI del 20 Novembre 2012

Il Collegio dei docenti della Scuola Media Statale “Viotti” di Torino esprime dissenso e preoccupazione verso le disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 (attualmente all'esame del Parlamento) relativamente alla scuola: disposizioni che rivelano da parte del Governo, oltre a una scarsa sensibilità sociale, un mancato riconoscimento del ruolo strategico della pubblica istruzione. 
Nonostante sia positiva la cancellazione dell'art.3, comma 42 (l'inaccettabile aumento a 24 ore settimanali dell'orario per i docenti della scuola secondaria, a parità di salario), proseguono le politiche dei tagli che penalizzano la qualità della scuola: in tal senso, infatti, va la decisione di coprire il mancato risparmio derivante dalla modifica dell'orario attingendo risorse anche dai fondi destinati al Miglioramento dell'Offerta Formativa (MOF).

A tal proposito, va denunciato come incida pesantemente sulla qualità dell'offerta formativa il continuo peggioramento delle condizioni materiali di lavoro del personale docente e Ata, in ogni singola scuola: dimensionamenti e accorpamenti che aumentano i carichi di lavoro e i disagi logistici, risorse depauperate, salari bloccati, forte incidenza di malattie professionali, allontanamento dell’età pensionabile, cronicizzazione del precariato. La precarietà è un fattore particolarmente grave in quanto, oltre a svilire la professionalità in una condizione di logorante incertezza, rende impossibile quella continuità che è la prima condizione di una didattica efficace. 
A tutto ciò si aggiunge l’inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia, di cui anche la carenza di spazi e di laboratori informatici nel nostro Istituto è un esempio lampante: una situazione drammatica che viene denunciata da anni, senza che ci siano segnali di una reale volontà di invertire la rotta per adeguare il nostro paese a quegli “standard europei” evocati spesso a sproposito. 

Di fronte al quadro che si profila per il futuro sia nell'immediato che nel lungo termine, il Collegio dei docenti:

• denuncia come preoccupanti ed autoritarie le disposizioni che vietano in ogni caso di derogare alla legge di stabilità, sotto il ricatto del “fiscal compact” approvato a luglio dal Parlamento Italiano 

• rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del paese

• chiede al Governo misure urgenti per investire nella pubblica istruzione, a partire da:
1) il riconoscimento del valore del lavoro del personale della scuola attraverso il riconoscimento  dei diritti dei lavoratori: restituzione degli scatti stipendiali di anzianità e rinnovo del contratto scaduto
2) l'istituzione di un sistema di reclutamento razionale, che preveda un piano di stabilizzazione del personale precario abilitato inserito nelle graduatorie a esaurimento (con l'assunzione su tutti i posti vacanti e disponibili) e l'avvio immediato dei già previsti percorsi di abilitazione per il personale con servizio pregresso (“TFA speciale”): il “concorsone”, nella situazione attuale, non è che una fabbrica delle illusioni e uno spreco di risorse pubbliche
3) la partenza di un piano di rifinanziamento degli istituti che tenga conto della situazione reale, evitando slogan mediatici tanto accattivanti quanto improbabili (quali le promesse ministeriali di tablet per tutti gli studenti e informatizzazione totale dei registri).

Contro gli ulteriori attacchi alla scuola pubblica e ai diritti dei suoi lavoratori, e per promuovere il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, il Collegio si impegna ad attuare iniziative di lotta e di sensibilizzazione, da definirsi nel corso delle prossime settimane e lungo l'anno scolastico, collegandosi in rete ad altri istituti del territorio e puntando – attraverso opportune iniziative - a suscitare l'interesse e il coinvolgimento delle famiglie degli alunni.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Approvata con due astenuti
 

COMUNICATO SCIOPERO 24 E ASSEMBLEA RSU, ISCRITTI E LAVORATORI 29 NOVEMBRE ORE 17

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 23 November 2012
Hits: 3482

Assemblea giovedì 29 novembre alle ore 16,30
Camera del lavoro - Via Pedrotti 5 - Torino
 

Care compagne, cari compagni

Come definito dal comunicato della FLC nazionale, la trattativa per il riconoscimento degli scatti di anzianità trova un epilogo che oltre alla beffa assesta un taglio radicale alle risorse assegnate alle scuole.

Il Miur propone alle organizzazioni sindacali un atto di indirizzo che prevede il riconoscimento degli scatti di anzianità; ma per tale riconoscimento (per ora riguardante gli scatti del 2011) attinge le risorse dal fondo del miglioramento dell’offerta formativa, all’interno del quale c’è il FIS, ovvero il fondo di istituto. Complessivamente le risorse degli istituti sono di circa 1,3 mld, le risorse necessarie a pagare gli scatti di anzianità per il 2011 sono circa 387 mln (a cui occorre aggiungere 100 mln sottratti precedentemente).

Da qui ne deriva che il riconoscimento degli scatti di anzianità costerà alle scuole una decurtazione del fondo di istituto pari al 30%. Un taglio che metterà in discussione l’assetto delle scuole e parti consistenti del salario accessorio. Questo “scambio” ineguale mentre eroga un aumento salariale, lo sottrae nella forma della parte integrativa della retribuzione, ovvero quella parte del salario che proviene da attività e progetti svolti dai singoli lavoratori a scuola.

La FLC, a differenza delle organizzazioni sindacali con le quali era stato concordato il percorso che porta alla

non_si_piegano_rid_01mobilitazione del 24 novembre, ha rifiutato questa impostazione. E questo per due ordini di ragioni.

La prima, la FLC non è una organizzazione corporativa. Il riconoscimento di una progressione di stipendio non può avvenire con la demolizione dell’istituzione scolastica.

La seconda, non accettare questo significa tenere insieme le ragioni del lavoro, e di una retribuzione adeguata, dal valore sociale della scuola, e rispetto a ciò che questa rappresenta per i diritti di cittadinanza delle persone. Il significato del lavoro educativo non riguarda solo l'apprendimento degli alunni, ma riguarda anche la formazione di una cultura civile e della cittadinanza; quella stessa che ha alimentato il movimento di lotta sindacale di questi ultimi 4 anni.

In coda alla trattativa Il Miur ha esortato le organizzazioni sindacale a trovare un accordo per definire la produttività nella scuola. Chiunque abbia un po’ di dimestichezza con la scuola sa che il termine produttività è largamente inappropriato per il processo educativo.

Nella trattativa con il Miur è stata riproposta la stessa logica del tavolo di trattativa tra governo, organizzazioni private padronali e le organizzazioni sindacali. Anche in quel caso abbiamo espresso il rifiuto ad accettare la decurtazione dei salari, l’abbassamento dei diritti delle persone nel lavoro e il progressivo smantellamento del contratto nazionale.

CISL, UIL, Snals e Gilda hanno accettato i contenuti di questo atto di indirizzo, hanno revocato lo sciopero e la manifestazione: obiettivo raggiunto.

Show must go on …Lo spettacolo deve continuare

Ma questo spettacolo peserà sul salario dei lavoratori e peserà sugli alunni, specie quelli più deboli.

Il copione prevede la difesa di accordi irricevibili; tuttavia, chiunque ragioni sul merito sindacale troverà difficile accettare contenuti di questo tipo, senza avere un moto di indignazione.

Per definire le prossime azioni di lotta e di informazione nelle scuole e nell’opinione pubblica, vi invitiamo all’assemblea che si terrà giovedì 29 novembre alle ore 16,30 in Camera del lavoro, via pedrotti 5 a Torino, l’invito va in primo luogo rivolto alle RSU e iscritti della CGIL, ma deve essere esteso a tutti i lavoratori.

Rappresentiamo un’altra scuola e una cultura della dignità del lavoro.

La mobilitazione continua.

Un caro saluto

 

Igor Piotto

FLC CGIL Torino

 

 

 


  1. Sciopero 24 novembre 2012: la FLC CGIL va avanti
  2. Scatti di anzianità: il governo dice sì, ma a carico del fondo di istituto
  3. Scuola: CGIL, governo strabico, pieno sostegno a sciopero FLC CGIL
  4. Scatti di anzianità.Sciopero 24 novembre 2012: la FLC CGIL va avanti

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