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Dalla RSU SMS Viotti Torino. Riceviamo e pubblichiamo.
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MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI del 20 Novembre 2012
Il Collegio dei docenti della Scuola Media Statale “Viotti” di Torino esprime dissenso e preoccupazione verso le disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 (attualmente all'esame del Parlamento) relativamente alla scuola: disposizioni che rivelano da parte del Governo, oltre a una scarsa sensibilità sociale, un mancato riconoscimento del ruolo strategico della pubblica istruzione.
A tal proposito, va denunciato come incida pesantemente sulla qualità dell'offerta formativa il continuo peggioramento delle condizioni materiali di lavoro del personale docente e Ata, in ogni singola scuola: dimensionamenti e accorpamenti che aumentano i carichi di lavoro e i disagi logistici, risorse depauperate, salari bloccati, forte incidenza di malattie professionali, allontanamento dell’età pensionabile, cronicizzazione del precariato. La precarietà è un fattore particolarmente grave in quanto, oltre a svilire la professionalità in una condizione di logorante incertezza, rende impossibile quella continuità che è la prima condizione di una didattica efficace.
Di fronte al quadro che si profila per il futuro sia nell'immediato che nel lungo termine, il Collegio dei docenti:
• denuncia come preoccupanti ed autoritarie le disposizioni che vietano in ogni caso di derogare alla legge di stabilità, sotto il ricatto del “fiscal compact” approvato a luglio dal Parlamento Italiano
• rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del paese
• chiede al Governo misure urgenti per investire nella pubblica istruzione, a partire da:
Contro gli ulteriori attacchi alla scuola pubblica e ai diritti dei suoi lavoratori, e per promuovere il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, il Collegio si impegna ad attuare iniziative di lotta e di sensibilizzazione, da definirsi nel corso delle prossime settimane e lungo l'anno scolastico, collegandosi in rete ad altri istituti del territorio e puntando – attraverso opportune iniziative - a suscitare l'interesse e il coinvolgimento delle famiglie degli alunni.
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
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Assemblea giovedì 29 novembre alle ore 16,30
Camera del lavoro - Via Pedrotti 5 - Torino
Care compagne, cari compagni
Come definito dal comunicato della FLC nazionale, la trattativa per il riconoscimento degli scatti di anzianità trova un epilogo che oltre alla beffa assesta un taglio radicale alle risorse assegnate alle scuole.
Il Miur propone alle organizzazioni sindacali un atto di indirizzo che prevede il riconoscimento degli scatti di anzianità; ma per tale riconoscimento (per ora riguardante gli scatti del 2011) attinge le risorse dal fondo del miglioramento dell’offerta formativa, all’interno del quale c’è il FIS, ovvero il fondo di istituto. Complessivamente le risorse degli istituti sono di circa 1,3 mld, le risorse necessarie a pagare gli scatti di anzianità per il 2011 sono circa 387 mln (a cui occorre aggiungere 100 mln sottratti precedentemente).
Da qui ne deriva che il riconoscimento degli scatti di anzianità costerà alle scuole una decurtazione del fondo di istituto pari al 30%. Un taglio che metterà in discussione l’assetto delle scuole e parti consistenti del salario accessorio. Questo “scambio” ineguale mentre eroga un aumento salariale, lo sottrae nella forma della parte integrativa della retribuzione, ovvero quella parte del salario che proviene da attività e progetti svolti dai singoli lavoratori a scuola.
La FLC, a differenza delle organizzazioni sindacali con le quali era stato concordato il percorso che porta alla
mobilitazione del 24 novembre, ha rifiutato questa impostazione. E questo per due ordini di ragioni.
La prima, la FLC non è una organizzazione corporativa. Il riconoscimento di una progressione di stipendio non può avvenire con la demolizione dell’istituzione scolastica.
La seconda, non accettare questo significa tenere insieme le ragioni del lavoro, e di una retribuzione adeguata, dal valore sociale della scuola, e rispetto a ciò che questa rappresenta per i diritti di cittadinanza delle persone. Il significato del lavoro educativo non riguarda solo l'apprendimento degli alunni, ma riguarda anche la formazione di una cultura civile e della cittadinanza; quella stessa che ha alimentato il movimento di lotta sindacale di questi ultimi 4 anni.
In coda alla trattativa Il Miur ha esortato le organizzazioni sindacale a trovare un accordo per definire la produttività nella scuola. Chiunque abbia un po’ di dimestichezza con la scuola sa che il termine produttività è largamente inappropriato per il processo educativo.
Nella trattativa con il Miur è stata riproposta la stessa logica del tavolo di trattativa tra governo, organizzazioni private padronali e le organizzazioni sindacali. Anche in quel caso abbiamo espresso il rifiuto ad accettare la decurtazione dei salari, l’abbassamento dei diritti delle persone nel lavoro e il progressivo smantellamento del contratto nazionale.
CISL, UIL, Snals e Gilda hanno accettato i contenuti di questo atto di indirizzo, hanno revocato lo sciopero e la manifestazione: obiettivo raggiunto.
Show must go on …Lo spettacolo deve continuare
Ma questo spettacolo peserà sul salario dei lavoratori e peserà sugli alunni, specie quelli più deboli.
Il copione prevede la difesa di accordi irricevibili; tuttavia, chiunque ragioni sul merito sindacale troverà difficile accettare contenuti di questo tipo, senza avere un moto di indignazione.
Per definire le prossime azioni di lotta e di informazione nelle scuole e nell’opinione pubblica, vi invitiamo all’assemblea che si terrà giovedì 29 novembre alle ore 16,30 in Camera del lavoro, via pedrotti 5 a Torino, l’invito va in primo luogo rivolto alle RSU e iscritti della CGIL, ma deve essere esteso a tutti i lavoratori.
Rappresentiamo un’altra scuola e una cultura della dignità del lavoro.
La mobilitazione continua.
Un caro saluto
Igor Piotto
FLC CGIL Torino