SMS Viotti - Torino. Mobiltazione. Mozione Collegio docenti.

Dalla RSU  SMS Viotti Torino. Riceviamo e pubblichiamo.
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MOZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI del 20 Novembre 2012

Il Collegio dei docenti della Scuola Media Statale “Viotti” di Torino esprime dissenso e preoccupazione verso le disposizioni contenute nella Legge di stabilità 2013 (attualmente all'esame del Parlamento) relativamente alla scuola: disposizioni che rivelano da parte del Governo, oltre a una scarsa sensibilità sociale, un mancato riconoscimento del ruolo strategico della pubblica istruzione. 
Nonostante sia positiva la cancellazione dell'art.3, comma 42 (l'inaccettabile aumento a 24 ore settimanali dell'orario per i docenti della scuola secondaria, a parità di salario), proseguono le politiche dei tagli che penalizzano la qualità della scuola: in tal senso, infatti, va la decisione di coprire il mancato risparmio derivante dalla modifica dell'orario attingendo risorse anche dai fondi destinati al Miglioramento dell'Offerta Formativa (MOF).

A tal proposito, va denunciato come incida pesantemente sulla qualità dell'offerta formativa il continuo peggioramento delle condizioni materiali di lavoro del personale docente e Ata, in ogni singola scuola: dimensionamenti e accorpamenti che aumentano i carichi di lavoro e i disagi logistici, risorse depauperate, salari bloccati, forte incidenza di malattie professionali, allontanamento dell’età pensionabile, cronicizzazione del precariato. La precarietà è un fattore particolarmente grave in quanto, oltre a svilire la professionalità in una condizione di logorante incertezza, rende impossibile quella continuità che è la prima condizione di una didattica efficace. 
A tutto ciò si aggiunge l’inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche in Italia, di cui anche la carenza di spazi e di laboratori informatici nel nostro Istituto è un esempio lampante: una situazione drammatica che viene denunciata da anni, senza che ci siano segnali di una reale volontà di invertire la rotta per adeguare il nostro paese a quegli “standard europei” evocati spesso a sproposito. 

Di fronte al quadro che si profila per il futuro sia nell'immediato che nel lungo termine, il Collegio dei docenti:

denuncia come preoccupanti ed autoritarie le disposizioni che vietano in ogni caso di derogare alla legge di stabilità, sotto il ricatto del “fiscal compact” approvato a luglio dal Parlamento Italiano 

rivendica la dignità del proprio lavoro e il ruolo della scuola e della cultura nello sviluppo del paese

chiede al Governo misure urgenti per investire nella pubblica istruzione, a partire da:
1) il riconoscimento del valore del lavoro del personale della scuola attraverso il riconoscimento  dei diritti dei lavoratori: restituzione degli scatti stipendiali di anzianità e rinnovo del contratto scaduto
2) l'istituzione di un sistema di reclutamento razionale, che preveda un piano di stabilizzazione del personale precario abilitato inserito nelle graduatorie a esaurimento (con l'assunzione su tutti i posti vacanti e disponibili) e l'avvio immediato dei già previsti percorsi di abilitazione per il personale con servizio pregresso (“TFA speciale”): il “concorsone”, nella situazione attuale, non è che una fabbrica delle illusioni e uno spreco di risorse pubbliche
3) la partenza di un piano di rifinanziamento degli istituti che tenga conto della situazione reale, evitando slogan mediatici tanto accattivanti quanto improbabili (quali le promesse ministeriali di tablet per tutti gli studenti e informatizzazione totale dei registri).

Contro gli ulteriori attacchi alla scuola pubblica e ai diritti dei suoi lavoratori, e per promuovere il raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, il Collegio si impegna ad attuare iniziative di lotta e di sensibilizzazione, da definirsi nel corso delle prossime settimane e lungo l'anno scolastico, collegandosi in rete ad altri istituti del territorio e puntando – attraverso opportune iniziative - a suscitare l'interesse e il coinvolgimento delle famiglie degli alunni.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Approvata con due astenuti