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INFORM@ATA Numero 5 Anno 2012

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Scritto da Super User
Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 14 Maggio 2012
Visite: 3401


INFORM@ATA Numero 5 Anno 2012 Scarica
  • L'ultima nota del MIUR sulle supplenze: nuovi tagli e problemi alle scuole. Va ritirata!
  • 11 maggio 2012, Presidio al MIUR di Dirigenti scolastici e DSGA

Comunicato Stampa

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Scritto da Super User
Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 11 Maggio 2012
Visite: 3872
  Quanto successo ieri pomeriggio al Salone del Libro rappresenta un fatto grave che minaccia la libera espressione del dissenso e consegna una immagine degli studenti distorta rispetto alle finalità di critica che legittimamente questi studenti avevano intenzione di manifestare. La libertà di pensiero e di manifestazione sono il fondamento di un assetto democratico.
La manifestazione studentesca organizzata in occasione dell'arrivo del ministro Profumo rappresenta una delle iniziative che in questi anni lavoratori e studenti hanno avviato contro i provvedimenti dell'ex ministro Gelmini finalizzati alla destrutturazione dell'università e del suo ruolo pubblico. 
La contestazione è parte del confronto democratico; reprimere la contestazione quando questa si svolge sul merito dei contenuti e non sulla forza muscolare mette in discussione i presupposti di tale confronto. 
Gli studenti aggrediti fanno parte di una organizzazione ampiamente riconosciuta nel contesto universitario, i cui rappresentanti siedono in Senato Accademico. 
La FLC CGIL di Torino esprime la sua solidarietà agli studenti e auspica che questo rappresenti un episodio e non una inversione di tendenza nella gestione del dissenso democratico. 
Se così non fosse allora sarebbe del tutto sfumato il confine netto che separa, in un contesto democratico, la manifestazione del dissenso dalla presenza di una reato.
Soprattutto auspichiamo che prevalga nelle forze dell'ordine una visione non criminalizzante del diritto alla critica, e per quanto è nelle nostre prerogative, lavoreremo affinché questa regressione non si riproponga.

FLC CGIL TORINO

Tfa e concorsi: il comunicato del MIUR

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Scritto da flc cgil
Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 10 Maggio 2012
Visite: 3716
Tfa e concorsi:  il comunicato del MIUR 
09/05/2012
 
Il ministero pubblica un comunicato sui percorsi Tfa,  riguardo in particolare ai docenti con 36 mesi di servizio ma non in possesso della prescritta abilitazione. Sono previste inoltre procedure per bandire un concorso a cattedre per abilitati, limitatamente alle classi di concorso ed alle Regioni in cui vi siano posti effettivamente vacanti.
 
Ecco il comunicato del Ministero:
 
1. Il primo corso di TFA, bandito con decreti rettoriali del 3 maggio u.s., nell’osservanza delle 
norme contenute nel D.M. n. 249/2010, sarà attivato con la preselezione nazionale nelle date 
già fissate e proseguirà secondo le modalità e i tempi fissati da ciascuna Università, 
indipendentemente dal diverso percorso abilitante previsto per i docenti con 36 mesi di 
servizio, laureati ma senza il possesso della prescritta abilitazione. Tali percorsi, infatti 
avranno tempi e modalità di espletamento diversi dai primi, dovendosi procedere ancora alla
stesura del provvedimento amministrativo di istituzione dei suddetti percorsi e di 
individuazione degli aventi titolo, oltre all’acquisizione preventiva delle prescritte 
autorizzazioni e consensi.

2. La procedura per i docenti con 36 mesi di servizio sarà costituita da un percorso formativo 
e da un esame da sostenere e superare per conseguire l’abilitazione. Tale procedura fa 
eccezione alla logica programmatoria cui è improntato il TFA disciplinato dal D.M. n.249 ma 
cerca di dare risposta all’esigenza di regolarizzare la situazione di migliaia di persone che 
hanno permesso negli ultimi anni alle scuole statali e paritarie di funzionare nonostante 
l’assenza di abilitati.
Ove si trascurasse questa emergenza, potremmo incorrere, oltre che in un aggravamento 
della presenza di non abilitati nella scuola, in probabili sentenze di condanna 
dell’Amministrazione a dare attuazione al D. Leg.vo 9/11/2007 n. 206 che, in esecuzione della 
direttiva comunitaria 2005/36 CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, fa 
discendere il riconoscimento dell’abilitazione anche all’effettivo svolgimento dell’attività 
professionale per almeno tre anni sul territorio dello Stato membro in cui è stato conseguito o 
riconosciuto il titolo di laurea, previo apposito percorso di abilitazione.

3. Contrariamente a quanto previsto dalla precedente legge n.124/99 secondo la quale il 
conseguimento dell’abilitazione comportava l’automatica inclusione nelle graduatorie 
permanenti (oggi GAE), allo stato della normativa vigente (l. Finanziaria n.244/2007 art.2 
comma 416) l’abilitazione che si consegue a seguito della frequenza del TFA o dei corsi di 
laurea in Scienza della formazione primaria rappresenta solo la conclusione del percorso di 
formazione iniziale dell’insegnante e costituisce il presupposto per la partecipazione alle 
procedure concorsuali. Abilitarsi, dunque, non significa diritto al posto e quindi non significa 
neppure aggravio della spesa pubblica.

4. Relativamente ai prossimi concorsi, abbiamo attivato la procedura per bandire un 
concorso a cattedre per abilitati, limitatamente alle classi di concorso ed alle Regioni in cui vi
siano posti effettivamente vacanti, che si svolgerà presumibilmente nell’a.s. 2012-2013, 
secondo la normativa vigente. I posti disponibili per questo concorso corrisponderanno, 
ovviamente, al 50% della totalità e saranno assegnati ai vincitori a partire dall’a.s. 2013-14.

5. Contemporaneamente stiamo lavorando alla predisposizione del nuovo regolamento sul 6
reclutamento previsto dall’art. 2 comma 416 della l.244/2007 che introdurrà modalità 
innovative, attualmente allo studio. Subito dopo l’approvazione del suddetto regolamento, 
presumibilmente nella primavera prossima, sarà bandito un nuovo concorso cui avranno 
accesso tutti gli abilitati, ivi compresi quelli del TFA.

6. La normalizzazione del sistema si avrà solo conservando le graduatorie ad esaurimento
nella loro struttura attuale fino all’effettivo esaurimento e rispettando la ciclicità dei concorsi, 
le cui graduatorie avranno validità solo per il numero dei posti messi a concorso.

7. Si è appena completato il riesame delle classi di concorso che ne ha prodotto un notevole 
snellimento, più funzionale alla gestione ed allo sviluppo della moderna scuola dell’autonomia. 
Il regolamento che deve recepire le nuove classi di concorso, dall’iter particolarmente 
complesso, entrerà in vigore dal 2013-14 e se ne terrà conto nel bando concorsuale della 
prossima primavera .
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Da La Tecnica della scuola: 
Tfa, per accedere direttamente servono 540 giorni di supplenze.A precisarlo fonti vicine al Miur: sarà indispensabile, in pratica, aver lavorato per tre anni scolastici. In tal modo i corsisti in sovrannumero sarebbero molti meno. Entro pochi giorni il Ministero emanerà comunque una scheda per sciogliere i tanti dubbi e rasserenare glianimi.
http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/tfa-per-accedere-direttamente-servono-540-giorni-di-supplenze.flc

Prove INVALSI: la cultura della valutazione non si afferma con l'autoritarismo e le minacce

Dettagli
Scritto da flc cgil
Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 10 Maggio 2012
Visite: 3073

Prove INVALSI: la cultura della valutazione non si afferma con l'autoritarismo e le minacce

Contro un approocio sanzionatorio e autoriatario della  valutazione urge ripristinare un clima di serenità e di responsabilità.
In una lettera al Ministro, dura presa di posizione della FLC CGIL


Ancora una volta la somministrazione delle prove INVALSI per la rilevazione nazionale degli apprendimenti, avviene in  un clima di tensione. Un clima che si riverbera negativamente sulla vita delle scuole che è già una vita molto difficile a causa delle sciagurate politiche di tagli e di modifiche ordinamentali ai tagli conseguenti. Un clima che certo non favorisce un corretto e sereno svolgimento delle prove stesse. A determinarlo, da un lato una serie di interventi agiti e/o minacciati da parte di funzionari affascinati da una concezione miltitaresca dell'amministrazione, dall'altro una serie di atti mancati da parte del Ministro.

Che cosa sta accadendo?
Vi sono delle istituzioni scolastiche in cui il Collegio dei Docenti non è stato a suo tempo, e come previsto, investito della questione e dove i  Dirigenti scolastici pretendono ora d'emblée di imporre ai docenti di provvedere alla somministrazione delle prove ed agli altri adempimenti correlati.
Altri Collegi dei Docenti, a suo tempo, hanno espresso parere  contrario. In questi casi la rilevazione Invalsi rimane un obbligo dell'istituzione scolastica che non può essere scaricato d'ufficio sulle spalle dei singoli docenti. E' un paradosso? Può darsi, ma spetta all'amministrazione risolvere la situazione.
Ecco allora che Direttori di Uffici Scolastici Regionali si infervorano, scrivono note quale ad esempio quella dell'USR Sardegna, nella quale si pretende addirittura di fornire interpretazione autentica delle parti del contratto nazionale relative agli obblighi di servizio dei docenti. Oppure c’è chi minaccia sanzioni disciplinari o addirittura denunce penali.
Non si ha la lucidità sufficiente per accorgersi che in questo modo si aiuta il rafforzarsi di un'idea sanzionatoria e autoritaria della valutazione diametralmente opposta a quella condivisione senza la 
quale nessun processo valutativo può sperare di raggiungere il suo obiettivo ovvero il miglioramento dei 
contesti, dei processi, degli esiti.
Contro i "renitenti", viene brandito come una clava il Decreto  Semplificazioni che all'art. 51 recita: "Le 
istituzioni scolastiche partecipano, come attività ordinaria d’istituto, alle rilevazioni nazionali degli 
apprendimenti degli studenti"
Ma proprio nel contesto della approvazione di quel Decreto, tramite un ordine del giorno, il Governo ha 
assunto l'impegno di procedere verso un sistema di rilevazioni a campione.
Non una parola, non un atto, a tutt'oggi hanno dato seguito a quell'impegno formale.
Molte volte e con una molteplicità di strumenti la  FLC CGIL ha espresso e sostenuto la sua posizione al 
riguardo. La richiesta di una valutazione di sistema qualificata e articolata, l'esigenza di processi 
partecipativi, la necessità di un pieno coinvolgimento del Collegio Docenti, la garanzia di un uso corretto 2
delle rilevazioni (non utilizzabili per valutare singole istituzioni scolastiche nè, tantomeno, singoli docenti), il 
bisogno di risorse e finanziamenti dedicati, il dovere di dar seguito all'ordine del giorno assunto dal governo. 
Recentemente, di nuovo, nel ribadire la nostra  posizione, avevamo evidenziato la necessità di affrontare 
globalmente e tempestivamente il tema della valutazione.
Invece, eccoci di nuovo ad affrontare tensioni, contenzioso e conflitti facilmente evitabili.
Ciò che sta avvenendo è intollerabile. Il Ministro intervenga. Si rassereni la situazione, la si sgombri dagli 
aspetti grotteschi e si lavori seriamente e responsabilmente ad un sistema di valutazione degno di questo 
nome, nel quadro di corrette relazioni sindacali.
___________________
Roma, 7 maggio 2012
Al Ministro dell'Istruzione,
Università e Ricerca
Prof. Francesco Profumo
e p.c.
Al Capo Gabinetto
Dott. Luigi Fiorentino
Al Capo della Segreteria tecnica
Dott. Giuseppe Cosentino
Oggetto: rilevazioni Invalsi
Gentile Ministro,
giungono numerose segnalazioni alla nostra organizzazione sindacale relative a minacce di sanzioni 
disciplinari o addirittura di denunce penali nei confronti di quei docenti che si rifiutano di somministrare e/o 
di correggere i test INVALSI.
Accade anche in situazioni in cui la rilevazione nazionale Invalsi e i relativi adempimenti non sono stati 
oggetto di delibera del Collegio dei Docenti o dove vi è stata una delibera negativa.
A tutto cio' si aggiungono interventi estemporanei e sbagliati nel merito quale ad esempio la nota del 
Direttore dell'USR Sardegna, nella quale si pretende di fornire interpretazione autentica delle parti del 
contratto nazionale relative agli obblighi di servizio dei docenti.
Ancora una volta quindi, intorno alla rilevazione Invalsi, si è determinato un clima di tensione che si sarebbe 
potuto e dovuto evitare. Assistiamo, al contrario, a interventi autoritari agiti o minacciati da parte 
dell'Amminsitrazione, mentre non è ancora stato dato alcun seguito all'ordine del giorno assunto dal governo 
di cui Lei fa parte che impegna il governo stesso a procedere verso un sistema di rilevazioni a campione.
La FLC CGIL ritiene questo modo di procedere improprio ai fini della promozione di una cultura della 
valutazione, controproducente rispetto alla messa in opera di un sistema di valutazione nazionale, 
intollerabile dal punto di vista sindacale.
Siamo a sollecitare un Suo intervento urgente teso ad eviatre ulteriori elementi di conflitto e contenzioso dei 
quali la scuola italiana, vessata da anni di politiche miopi, davvero non ha bisogno. C'è bisogno invece di un 
messaggio responsabile e rasserenante che Lei certamente saprà dare.
Attendiamo con l'urgenza che la gravità della situazione richiede, un Suo riscontro.
Si porgono distinti saluti.
Il Segretario Generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo

Aperitivo dei Diritti 10 maggio 2012

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Scritto da Super User
Categoria: Archivio - Vecchio Sito
Pubblicato: 03 Maggio 2012
Visite: 3511
 


Giovedì 10 maggio giornata nazionale di mobilitazione contro la precarietà, finalizzata a sostenere le richieste della CGIL di modifica del disegno di legge sul mercato del lavoro. 
Il testo della riforma tradisce le tante promesse rivolte ai giovani, ai precari, ai disoccupati e i piccoli passi in avanti non sono certo sufficienti ad affrontare i problemi principali del mercato del lavoro: infatti non si riducono le tipologie contrattuali, non si contrasta con efficacia l'abuso di contratti precari, si scarica il maggior costo contributivo su collaboratori a progetto e partite iva, non si rendono effettivamente universali gli ammortizzatori sociali. 


per il CONTRATTO a TEMPO INDETERMINATO 

contro la PRECARIETA’ 

contro la DISOCCUPAZIONE 
  1. Seduta straordinaria Senato accademico del 23 aprile 2012
  2. Seduta Senato accademico del 29 marzo 2012
  3. Attivo degli iscritti.Riconversione docenti in esubero
  4. Attivo degli iscritti. Riconversione professionale docenti in esubero

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Sul nostro Sito è possibile trovare anche social buttons/widgets, ovvero particolari “pulsanti” raffiguranti le icone di social network (ad esempio Facebook Twitter, YouTube, Google Plus, ecc.). Questi “pulsanti” consentono agli Utenti che stanno navigando sui Siti, di raggiungere e interagire con un “click” direttamente con i social network. Grazie al click sui Social buttons/widgets il social network acquisisce i dati relativi alla visita dell’Utente. Al di fuori di questi casi, in cui è l’Utente spontaneamente a voler condividere con il click i propri dati di navigazione con i social network prescelti, il Titolare non condivide alcuna informazione di navigazione o dati degli Utenti acquisiti attraverso il Sito con i social network accessibili grazie ai Social buttons/widgets. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la politiche privacy dei singoli social network acceduti attraverso i nostri Siti per il tramite dei social buttons.
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Dati forniti volontariamente dall’Utente

E-mail : l’invio spontaneo di e-mail agli indirizzi di posta elettronica indicati sul nostro sito, comporta l’acquisizione da parte del Titolare dell’indirizzo del mittente, necessario per rispondere alle richieste, nonché degli eventuali altri dati personali, compresi gli allegati, inseriti nella missiva. Le caselle di posta elettronica assegnate agli indirizzi indicati sul nostro sito ed ogni altra casella di posta elettronica del Titolare non hanno natura personale, nemmeno quando riportano nome e/o cognome di una persona fisica. Esse infatti appartengono all’organizzazione del Titolare ed hanno lo scopo primario di consentire lo svolgimento delle attività lavorative all’interno dell’azienda. Pertanto, al fine di garantire la massima efficienza organizzativa nella comunicazione e nell’erogazione dei servizi, i messaggi inoltrati alle nostre caselle di posta elettronica potranno essere conosciuti, oltre che dal destinatario, anche da altre persone facenti parte dell’organizzazione della Titolare. Inoltrando e-mail agli indirizzi di posta elettronica indicati sul nostro sito l’Utente dichiara di aver preso visione ed accettato le condizioni di trattamento contenute nella presente privacy policy. Compilazione di moduli web: l’invio di dati personali e la registrazione su base volontaria a servizi, iniziative, ecc. attraverso la compilazione di appositi moduli web, comporta l’acquisizione da parte del Titolare di tutti i dati inseriti dall’Utente nei campi compilati, ed il conseguente trattamento in conformità a quanto riportato nelle specifiche informative, rese per ogni singolo modulo web.

LUOGO DI TRATTAMENTO

I trattamenti di dati connessi ai servizi web del sito della organizzazione sindacale come sopra indicata hanno luogo presso la sede del Titolare del trattamento. In riferimento alle informazioni generate dai cookie di terze parti utilizzati dal nostro sito, questi sono comunicate a Google Inc. ed hanno luogo sui server di Google, negli Stati Uniti.

NATURA DEL CONFERIMENTO

A parte quanto specificato per i dati di navigazione, l’Utente è libero di fornire i dati personali necessari al fine di dare esecuzione alle sue specifiche richieste. Il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ottenere quanto richiesto.
Per completezza va ricordato che, in alcuni casi (non oggetto dell’ordinaria gestione di questo sito), gli organi giudiziari possono richiedere alcuni tipi di dati. In questo caso, naturalmente, la comunicazione dei dati da parte del Titolare ai predetti organi risulta obbligatoria.

USO DEL SITO DA PARTE DI MINORI DI 18 ANNI

L’Utente che non ha ancora compiuto 18 anni può liberamente navigare sul nostro sito. Ciò che non può fare è utilizzare i servizi che richiedono la registrazione o il conferimento di dati e informazioni. La registra zione e l’utilizzo dei servizi resi disponibili attraverso il sito del Titolare è consentita esclusivamente ai maggiori di anni 14. Nessuno al di sotto di tale soglia di età deve registrarsi al sito né utilizzare i servizi messi a disposizione attraverso di esso, se non attraverso gli esercenti la responsabilità genitoriale.

AMBITI DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE

I dati che gli Utenti forniscono volontariamente (es. per l’inoltro di richieste specifiche, per registrazioni a servizi, preiscrizione ecc.), potranno essere comunicati a terzi solo caso in cui ciò sia strettamente necessario e funzionale alle finalità del trattamento nel rispetto delle specifiche informativa rese ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679. I dati, inoltre, potranno essere conosciuti e trattati all’interno dell’organizzazione del Titolare, dal personale espressamente designato come incaricato e/o responsabile del trattamento secondo i rispettivi profili di autorizzazione. Autorizzati e responsabili potranno effettuare le operazioni di consultazione, utilizzo, elaborazione, raffronto ed ogni altra opportuna operazione, anche automatizzata, solo nei casi in cui a ciò siano stati espressamente autorizzati. In caso di espressa richiesta e nelle circostanze autorizzate per legge, i dati potranno essere comunicati dal Titolare alle Autorità di Pubblica Sicurezza ed alle forze di Polizia. In riferimento alle informazioni generate dai cookie di terze parti utilizzati dal sito del Titolare, questi sono comunicate a Google Inc. nei limiti indicati in questa pagina.
Nessun dato di navigazione viene in alcun modo diffuso.

DIRITTI DEGLI INTERESSATI

In riferimento ai propri dati personali l’interessato può, in qualsiasi momento, esercitare i diritti che il Regolamento (UE) 2016/679 gli riconosce. Questi gode infatti del diritto di chiedere al Titolare del trattamento l’accesso ai dati personali e, nei casi previsti, la rettifica, la cancellazione o la portabilità degli stessi, così come di chiedere la limitazione del trattamento che li riguarda e di revocare il consenso al trattamento nei modi e nelle forme di cui agli artt. 15 e ss. del medesimo Regolamento.
Per ogni altra informazione relativa al trattamento dei suoi dati, e per l’esercizio dei diritti di cui sopra, l’interessato può rivolgersi al Titolare del trattamento, inviando una richiesta scritta all’indirizzo torino@flcgil.it

TITOLARE DEL TRATTAMENTO E DPO

Titolare del trattamento è la FLC CGIL TORINO  con sede in TORINO (TO), VIA PADOVA, 35.
Il Responsabile della protezione dei dati designato dal Titolare è contattabile all’indirizzo torino@flcgil.it