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INFORM@ATA numero 7 anno 2012 SCARICA
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Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
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Il Coordinamento Precari FLC CGIL di Torino denuncia con indignazione gli effetti deleteri del DL 95 del 6 luglio (“Disposizioni urgenti in materia di revisione della spesa pubblica”): si tratta di un colpo ulteriore alla scuola pubblica statale e ai suoi lavoratori, in primo luogo quelli precari.
Ancora una volta, la “lotta agli sprechi” si risolve in un taglio all'occupazione che colpisce i lavoratori meno tutelati, anche quando possono vantare titoli ed esperienza professionale, con un danno che ricade sulla qualità del sistema della pubblica istruzione.
Con l' utilizzo improprio dei docenti inidonei e di quelli in sovrannumero si licenziano quasi 15mila precari tra docenti e ATA che hanno alle spalle alle volte anche più di dieci anni di lavoro e di esperienza professionale.
E' così che il “governo dei professori” realizza le promesse di guardare al futuro dei giovani, combattere la precarietà, promuovere l'occupazione, valorizzare la professionalità?
Siamo stanchi di essere illusi e sfruttati, giocati come pedine nella propaganda politica di un governo che fa pagare ai lavoratori il costo della crisi, e poi abbandonati a noi stessi.
Prepariamoci alla mobilitazione! La riapertura dell'anno scolastico – che rischia di lasciare tanti di noi fuori dalle scuole – deve segnare un momento di forte ripresa delle lotte, che veda schierati insieme i sindacati, i movimenti e soprattutto i lavoratori, con noi precari in prima linea.
Non possiamo e non dobbiamo rassegnarci a subire l'intollerabile.
Precari ATA sul lastrico, segreterie nel caos.
L'art. 4, 13-15, del DL 95 dispone il passaggio ai profili ATA (come assistenti amministrativi) di circa 3800 docenti, tra inidonei, ex assistenti di cattedra transitati dagli Enti Locali ed ex docenti di pratica professionale. Questo significa il licenziamento tout court di altrettanti lavoratori ATA precari dopo anni di esperienza nelle segreterie: si tratta in gran parte di donne, spesso non più giovanissime, che rischiano l'espulsione definitiva dal mondo del lavoro.
Parallelamente, docenti con gravi problemi di salute, quasi alle soglie della pensione, si ritroverebbero costretti ad incarichi d'ufficio sempre più complessi e gravosi, senza ricevere alcuna preparazione professionale.
E' ovvio che anche gli standard di funzionalità delle segreterie risulteranno compromessi!
Docenti in esubero “tuttofare”, precari specializzati a spasso.
L'art.14, 17-21 dispone l'utilizzazione in ambito provinciale dei docenti in esubero (rimasti senza cattedra per le “riforme” Gelmini-Tremonti, che l'attuale governo si è premurato di attuare pienamente!) anche in incarichi senza rapporto con la loro esperienza e la loro formazione professionale, anche su materie o posto (sostegno) per i quali sono sprovvisti di abilitazione/titolo di specializzazione, anche per supplenze temporanee.
La logica della “revisione di spesa” è: mettiamoli dovunque ci sia un “buco”, non importa quale, pur di non pagare un precario in più!
Le ripercussioni di queste misure saranno gravissime: non solo per l'occupazione dei docenti precari abilitati e specializzati (con maggiore professionalità) che dopo anni di insegnamento verrebbero licenziati, non solo per il valore dei titoli abilitanti e di specializzazione, che viene ridotto per decreto a carta straccia, ma anche per la qualità didattica delle prestazioni!
Per il riassorbimento degli esuberi esiste un'altra strada. L'accordo per il contratto sugli utilizzi, raggiunto un mese fa tra il ministero e le organizzazioni sindacali, ha già previsto l'utilizzazione degli esuberi su progetti sperimentali per il recupero, il potenziamento e la lotta alla dispersione, valorizzando la loro professionalità nell'interesse della scuola.
Ora si vuole negare tutto, calpestando la contrattazione e i diritti sindacali in nome della logica unilaterale del “risparmio ad ogni costo”.
E' necessario reagire. La FLC CGIL intende avviare da subito estese iniziative di mobilitazione di tutti i comparti della conoscenza. A partire dall'inizio dell'anno scolastico saranno intensificate le lotte con iniziative clamorose fino ad una grande manifestazione nazionale in ottobre.
Non è più rinviabile la proclamazione di uno sciopero generale a settembre per costruire una alternativa credibile alle politiche liberiste del Governo Monti che stanno affossando l'Italia.
Coordinamento Precari FLC CGIL Torino
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