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MOZIONE DEI LAVORATORI DELL’I.S.S. “A. EINSTEIN” di TORINO VERSARE DEI SOLDI ALLA SCUOLA PER DIFENDE

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Written by: FLC CGIL
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 07 March 2012
Hits: 3296
 MOZIONE DEI LAVORATORI DELL’I.S.S. “A. EINSTEIN” di TORINO
VERSARE DEI SOLDI ALLA SCUOLA PER DIFENDERE L'ART. 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI
 
 
 
 
Agli studenti e ai genitori dell’Istituto d’istruzione di II grado “A. Einstein” di Torino
Al Dirigente scolastico e al Consiglio d’istituto
Alle OO.SS. e agli organi d’informazione
 
Per il prossimo 9 marzo la FIOM ha indetto uno sciopero generale dei lavoratori metalmeccanici per:
• La difesa dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori
• La riunificazione dei diritti nel lavoro, la difesa dell’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro
• La richiesta di un piano straordinario d’investimenti pubblici e privati per un rilancio industriale del Paese
• La riconquista della contrattazione collettiva nazionale e la difesa della democrazia sindacale nei posti di lavoro
 
Noi lavoratori dell’Istituto Einstein di Torino, firmatari del presente documento, riteniamo, contrariamente a quel che da più parti si sostiene, che lo Statuto dei lavoratori, senza l’art. 18, divenga una costruzione priva di fondamenta, poiché la tutela di ogni singolo lavoratore dal rischio di un licenziamento individuale senza giusta causa costituisce la precondizione essenziale e necessaria della possibilità per ciascun dipendente di difendere, singolarmente o collettivamente mediante l’organizzazione delle battaglie sindacali all’interno dei luoghi di lavor, i propri diritti umani, costituzionali e contrattuali. 
 
L’abolizione o anche solo la modifica sostanziale, in senso restrittivo, dell’art. 18 – che oggi costituisce un valido deterrente per lo meno contro le più palesi forme di discriminazioni e soprattutto contro la possibilità, da parte del datore di lavoro, di effettuare dei licenziamenti individuali per motivi politici -  costituirebbe un pesantissimo attacco ad uno degli strumenti essenziali che il nostro ordinamento giuridico prevede per realizzare concretamente il dettato dell’art. 3 della Costituzione, in quanto sottoporrebbe la persona del lavoratore dipendente ad un costante ed incombente ricatto - o una totale, assoluta, indiscussa subordinazione da parte sua al potere, alle direttive, alle decisioni del datore di lavoro in materia di retribuzione, di sicurezza, di ritmi e  quantità delle prestazioni o il licenziamento – per cui la Repubblica verrebbe meno al “compito” che tale articolo le assegna, ossia “rimuovere tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
 
La nostra contrarietà alla modifica dell’art. 18 si giustifica anche per le seguenti ragioni:
• Le  regole del mercato del lavoro, di varia natura e forza normativa, attualmente in vigore consentono ampiamente ai datori di lavoro sia i licenziamenti collettivi, in caso di crisi, sia quelli individuali, in caso di giusta causa
• I dati OECD(=OCSE) pongono già ora il nostro Paese nel novero delle nazioni in cui l’indice con cui si misura il tasso di tutela e protezione dei lavoratori è  maggiormente basso
• I dati OECD, peraltro, dimostrano che non esiste alcun genere di correlazione tra l’indice di tutela e protezione dei lavoratori, compresa la flessibilità in ingresso ed in uscita dal lavoro, da un lato, e l’incremento dell’occupazione (giovanile e non)
• L’unico reale effetto di un’ulteriore riduzione delle tutele e delle protezioni dei lavoratori sarebbe una crescente e rapida ulteriore diminuzione del loro potere contrattuale, che alimenterebbe la tendenza ormai pluridecennale alla compressione relativa delle retribuzioni, quindi alla contrazione ulteriore dei consumi, con effetti di tipo recessivo, nonché un peggioramento generale delle condizioni di lavoro e di sicurezza, con un probabile aumento degli “incidenti” sui luoghi di lavoro.
 
Ciò premesso, i lavoratori firmatari del presente documento dichiarano la loro adesione simbolica allo sciopero indetto dalla FIOM-CGIL e, allo scopo di dare ad essa una forma concreta e tangibile, decidono di versare nelle casse della propria scuola un importo pari alla retribuzione netta di un’ora di lavoro con la seguente causale: contributo volontario, soggetto a vincolo di destinazione - “spese atte a garantire il diritto allo studio degli studenti iscritti all’Istituto Einstein” - per manifestare l’adesione simbolica allo sciopero generale FIOM in difesa dell’art. 18. 
 
I firmatari del presente documento tengono a precisare, da un lato, che non è loro intenzione agire in polemica con alcuno dei soggetti, sindacali e non, che sta attualmente conducendo le trattative con il governo sulla “riforma del mercato del lavoro”; dall’altro, però, tengono anche ad esprimere con determinazione e fermezza la loro opinione in merito all’importanza della posta in gioco in tale trattativa e all’inaccettabilità di qualsiasi forma di modifica in senso restrittivo dell’art. 18, nonché la richiesta che il suo campo d’applicazione possa, al contrario, essere esteso anche ai lavoratori di quelle realtà produttive che per dimensioni non rientrano al suo interno. 
 
 
Torino, 28 febbraio 2012
 
Hanno aderito all’iniziativa n. 38 lavoratori (33 docenti e 5 personale ATA), versando complessivamente nelle casse della scuola un contributo pari a euro: 764,00

Seduta Senato accademico del 29 febbraio 2012

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 05 March 2012
Hits: 2803

Cari Colleghi,
 come di consueto, invio in allegato il resoconto della seduta del Senato accademico del 29 febbraio u.s.
 
Cordiali saluti,
 Elena Beltramo

Allegato:Seduta Senato accademico del 29 febbraio 2012

Seduta Senato accademico del 17 febbraio 2012

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 05 March 2012
Hits: 2807


Cari Colleghi,
 come di consueto, invio in allegato il resoconto della seduta del Senato accademico del 17 febbraio u.s.
 
Cordiali saluti,
 Elena Beltramo

Allegato:Seduta Senato accademico del 17 febbraio 2012

INFORM@ATA Numero 3 Anno 2012

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 02 March 2012
Hits: 3633

INFORM@ATA Numero 3 Anno 2012 SCARICA


Assistenti amministrativi: pagamento funzioni superiori, chiesto l'intervento del MIUR

Politecnico di Torino - Elezioni RSU 2012 - Rappresentanze Sindacali Unitarie

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 02 March 2012
Hits: 4289
 
Per una rappresentanza sindacale che garantisca trasparenza e condivisione nelle scelte che ti riguardano


PREMESSA
Università Pubblica

L’Università è stata investita da cambiamenti radicali, tutti calati dall’alto. La cosiddetta riforma Gelmini e una progressiva riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario, lungi dal migliorare alcunché, ne hanno reso più difficile la stessa gestione. Nonostante i finanziamenti inadeguati ricordiamo che il nostro sistema universitario ha una qualità media nella ricerca e nella didattica dimostrata in tutti i ranking internazionali, nel suo complesso si colloca al 10° posto al mondo ed al 5° in Europa (fonte: ranking QS SAFE dei sistemi universitari nazionali anno 2010).

La FLC CGIL ritiene che l’Università Pubblica non possa essere governata in modo autoritario né debba essere gestita con criteri ragionieristici. L’Università deve essere una risorsa ed un investimento per il futuro e non un costo. Deve essere data certezza delle risorse economiche disponibili ad inizio anno ed il Fondo di Finanziamento Ordinario deve assicurare la piena copertura delle necessità ordinarie di ciascun ateneo.

Il lavoro di tutti coloro che ne garantiscono l’attività deve essere riconosciuto e tutelato. La conoscenza deve essere una risorsa per il Paese e un diritto fondamentale che la Costituzione riconosce a ciascun cittadino.


Il valore del lavoro

È interesse di tutti i lavoratori, qualunque sia il loro ruolo, avere un rappresentante sindacale sul luogo di lavoro. Diritti, organizzazione del lavoro, relazioni tra i diversi ruoli, trasparenza nella destinazione delle risorse sono per la FLC CGIL i capisaldi che consentono di far funzionare meglio tutta l’organizzazione: dove c'è trasparenza e condivisione delle scelte, al posto dell'unilateralità e dell'opacità, è più facile stimolare la partecipazione all’organizzazione del lavoro, risolvere i conflitti e trovare le soluzioni.

Non si lavora meglio con meno diritti e stipendi più bassi, ma quando il lavoro è riconosciuto, rispettato e valorizzato.
Per questi motivi, partecipare alle elezioni RSU, come candidati ed elettori, è un modo per dare voce a chi lavora ed è una responsabilità di tutti i lavoratori verso se stessi e i propri diritti.

ELEZIONI RSU

Si avvicinano ormai le elezioni RSU, si voterà infatti dal 5 al 7 marzo 2012. Le elezioni riguardano tutto il comparto della conoscenza Università, Scuola, Ricerca, l’AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) e tutta la Pubblica Amministrazione.

La FLC CGIL si è battuta per queste elezioni. L’ex Ministro Brunetta le aveva osteggiate, altri sindacati avevano finto di dimenticarle. LEGGI TUTTO

Allegati:

Contrattazione collettiva integrativa FLC CGIL

Candidati FLC CGIL


  1. Mobilità scuola 2012-2013: sottoscritto il Contratto nazionale integrativo. Scadenza delle domande: 30 marzo 2012
  2. INFORM@ATA Numero 2 Anno 2012
  3. Appello "Rinnovare i contratti nei comparti pubblici della conoscenza"
  4. L’evoluzione del sistema previdenziale alla luce degli ultimi provvedimenti legislativi

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