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in allegato una nota della FLC CGIL Nazionale in cui vengono ulteriormente esplicitate le modalità dello sciopero delle attività aggiuntive.
In alcune occasioni sono emersi alcuni interrogativi che il documento che vi allego è in grado di sciogliere. Vi sono state inoltre alcune critiche da parte di lavoratrici e lavoratori che denunciavano, con lo sciopero, il rischio che venisse messa in discussione l'attività ordinaria. A questi rilievi rispondiamo in modo netto e chiaro: la situazione è critica e pesante e le lotte dei lavoratori hanno sempre l'obiettivo di denunciare una situazione di difficoltà e inevitabilmente determinano ricadute sul servizio offerto. Senza questi effetti non si tratterebbe di uno sciopero. Inoltre, va specificato che lo sciopero delle attività aggiuntive riguarda le prestazioni che si aggiungono a quelle previste dalle funzioni ordinarie. Quest'ultimo è un punto che va ribadito nei contatti con i lavoratori.
Infine, abbiamo segnalazioni di pressioni da parte delle direzioni scolastiche per ostacolare il pieno svolgimento di questo sciopero. Vi invitiamo a fornirci informazioni in merito, in modo da consentire alla FLC di intervenire.
Vi ringrazio e buon lavoro.
Igor Piotto
FLC CGIL Torino
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INFORM@ATA numero 1 anno 2014 SCARICA
CONCORSO 24 MESI ATA:presentazione domande dal 12 febbraio al 14 marzo 2014
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La posizione sostenuta con forza dalla FLC CGIL, sulla necessità di correggere subito i gravissimi squilibri esistenti nella distribuzione dell'organico di diritto, è stata riconosciuta e condivisa dall'Amministrazione.
Fermo restando i contingenti provinciali stabiliti dal Miur non modificabili (che assegnano alla provincia di Torino 161 posti sui 367 del Piemonte), la Direzione dell'USR ha convenuto che nella ripartizione interna alle province gli UST non dovranno seguire un criterio di proporzione diretta con l'organico esistente, ma potranno procedere a compensazioni tra gli ordini di scuola per riequilibrare la situazione in quei territori dove ci sono evidenti squilibri (quasi sempre a scapito della scuola superiore, come a Torino).
L’USR farà una nota agli USTesplicitando questa indicazione, ribadendo anche la necessità del passaggio con le OOSS provinciali e della tempestività nelle operazioni, al fine di consentire al personale interessato la partecipazione alle domande di trasferimento.
Finalmente ci siamo. La lunga battaglia dei docenti precari di sostegno delle superiori, affiancati dalle OSS e in primo luogo dalla FLC CGIL, trova finalmente un riscontro significativo. Ora l'UST di Torino, grazie all'organico aggiuntivo e al via libera della Direzione Regionale, è nelle condizioni per mettere fine a quello squilibrio che ha determinato - oltre a una maggiore precarietà e discontinuità didattica - il blocco quasi totale delle immissioni in ruolo negli ultimi anni (non dimentichiamo che nella prima “tranche” di assunzioni, a fine agosto, solo 4 su 80 immissioni in ruolo assegnate al sostegno per Torino erano andate alle superiori!).
Già nella CP521 del 23 novembre 2012, prot. 17459, l'UST di Torino aveva dichiarato di ritenere "di dover procedere a un riequilibrio della consistenza organica del numero dei posti di sostegno della scuola secondaria di II grado rispetto agli altri ordini di scuola"; ma questo non era mai risultato possibile a causa dei vincoli che impedivano un travaso diretto degli organici.
Adesso, finalmente, il riequilibrio si può fare.
Chiediamo all'AT di Torino che tutti gli ordini di scuola siano portati subito a raggiungere in organico di diritto almeno il livello del 70% rispetto all'organico complessivo del 2006-2007, così come previsto dalla normativa (art.2, comma 414 della legge 24 dicembre 2007, n.244, che è il riferimento richiamato nella legge 128/2013) , e che sia effettuato il maggior numero possibile di immissioni in ruolo sugli ordini di scuola penalizzati negli scorsi anni.
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Nonostante le nostre richieste e le nostre mobilitazioni l'università continua a rimanere "indifferente" ai problemi dei precari lavoratori della scuola pubblicando i calendari delle lezioni senza tener conto della compatibilità della frequenza rispetto ad un incarico di supplenza.
Chiedono di iscriversi ad un percorso senza aver definito nemmeno la quota di partecipazione se non nel suo limite massimo di oltre 2600 euro obbligando, vista la frequenza obbligatoria, i precari a scegliere se continuare a lavorare o prendere un'abilitazione che sarà l'unico modo per poterlo ancora fare nel futuro.
In questa situazione l'ufficio scolastico regionale, su cui ricade l'obbligo e l'onere della formazione del personale della scuola, deve definire al piu' presto la contrattazione integrativa per i permessi allo studio degli iscritti ai PAS.
Per tutti questi motivi la FLC CGIL TORINO invita tutti gli iscritti ai PAS a presentarsi a lezione secondo i calendari pubblicati, per evitare di essere considerati assenti, occupando però le aule dove si dovrebbero svolgere i corsi e non dando la possibilità di iniziare alle lezioni.
La protesta continuerà fino a quando l'università non sposterà gli orari dei corsi in fascia pre-serale o nel fine settimana così come già avviene in altre regioni italiane.
Lavorare è un diritto sancito dalla COSTITUZIONE e per questo chiediamo anche a coloro che non avessero problemi di incompatibilità rispetto agli orari proposti di aderire a questa protesta.
FLC CGIL TORINO
- Proletari della conoscenza. I PAS devono essere attivati per tutti gli insegnamenti. La mobilitazione continua
- Seduta Senato accademico del 18 dicembre 2013
- PRESIDIO 10 GENNAIO 2014 - TORINO - RETTORATO -I PAS devono essere attivati per tutti gli insegnamenti!
- PAS - Inizia la mobilitazione! Assemblea Pubblica - 8 gennaio 2014 ore 17.30