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GRADUATORIA DEFINITIVA 24 MESI

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 28 July 2014
Hits: 4019
 
CP180 – Concorsi per soli titoli per l’accesso ai ruoli provinciali dei profili professionali delle aree A e B del personale amministrativo, tecnico e ausiliario Statale della scuola (O.M. N. 21 del 23 febbraio 2009 – C.R. Prot. N. 1168 del 10/02/2014) – Graduatoria definitiva 24mesi- profili: collaboratore scolastico.
 
CP180-2014

CP165-CONCORSI PER SOLI TITOLI PER L’ACCESSO AI RUOLI PROVINCIALI DEI PROFILI PROFESSIONALI DELLE AREE A E B DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO STATALE DELLA SCUOLA (O.M. N. 21 DEL 23 FEBBRAIO 2009 – C.R. PROT. N. 1168 DEL 10/02/2014) – GRADUATORIA DEFINITIVA 24 MESI- PROFILO:ASSISTENTE AMMINISTRATIVO- RETTIFICHE.


CP165-2014


CP153-CONCORSI PER SOLI TITOLI PER L’ACCESSO AI RUOLI PROVINCIALI DEI PROFILIPROFESSIONALI DELLE AREE A E B DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO, ECNICO E AUSILIARIOSTATALE DELLA SCUOLA (O.M. N. 21 DEL 23 FEBBRAIO 2009 – C.R. PROT. N. 1168 DEL10/02/2014) – GRADUATORIA DEFINITIVA 24 MESI-PROFILI:ASSISTENTE AMMINISTRATIVOASSISTENTETECNICO-CUOCO-GUARDAROBIERE-ADDETTO ALLE AZIENDE AGRARIE



CP153-2014


CP148-CONCORSI PER SOLI TITOLI PER L’ACCESSO AI RUOLI PROVINCIALI DEI PROFILI PROFESSIONALI DELLE AREE A E B DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIOSTATALE DELLA SCUOLA (O.M. N. 21 DEL 23 FEBBRAIO 2009 – LA C.R. PROT. N. 1168 DEL10/02/2014) DEPOSITO GRADUATORIE PERMANENTI PROVVISORIE.


CP148-2014

CP130-CONCORSI PER SOLI TITOLI PER L’ACCESSO AI RUOLI PROVINCIALI DEI PROFILI PROFESSIONALI DELLE AREE A E B DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO STATALE DELLA SCUOLA (O.M. N. 21 DEL 23 FEBBRAIO 2009 – LA C.R. PROT. N. 1168 DEL 10/02/2014) DEPOSITO GRADUATORIE PERMANENTI PROVVISORIE

CP130-2014

Lettera agli iscritti

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 25 July 2014
Hits: 4050
 
Care compagne e cari compagni, 
questa lettera anticipa alcune riflessioni che hanno come riferimento normative che entreranno in vigore e ipotesi legislative che potranno trovare una formalizzazione nelle prossime settimane. In entrambi i casi si tratta di misure che destrutturano, ovvero smontano l'architettura della rappresentanza sindacale e della condizione giuridica e contrattuale del lavoro nel nostro comparto.
Ma procediamo per ordine in modo da consentire un più agevole intreccio delle questioni e delle criticità in discussione.
i) Decreto legge 90/2014. Art.7
“E' volto a recuperare annualmente al servizio di tutte le amministrazioni pubbliche la prestazione lavorativa retribuita corrispondente al cinquanta per cento dei dipendenti pubblici con qualifica di dirigente sindacale che godono delle prerogative sindacali riconducibili a distacchi, aspettative e permessi. Pertanto, per effetto della disposizione in esame, i contingenti complessivi delle prerogative sindacali attualmente vigenti in tutte le amministrazioni pubbliche, stabiliti a seconda dei rispettivi ordinamenti di settore mediante le procedure bilaterali tipizzate (procedimenti negoziali recepiti con DPR e contratti collettivi nazionali), sono dimezzati dal 1° settembre 2014”.
Questo articolo determina un dimezzamento delle risorse sindacali ovvero le compagne ed i compagni in distacco che in questi anni hanno seguito le singole scuole, fornito un supporto alle RSU e consulenza ai lavoratori. Nell'anno scolastico 2013/2014 i compagni in distacco sindacale  a tempo pieno erano 5. Sono presenti nel territorio provinciale di Torino circa 300 istituzioni scolastiche. 
Un carico organizzativo piuttosto impegnativo considerando anche l'attività politica, gli altri incarichi e deleghe, gli incontri locali e nazionali, la consulenza e le vertenze.  Con il taglio dei distacchi al 50% significa che la FLC CGIL  scuola di Torino  passa dai 5 distacchi pubblici a 2,5. 
Una situazione insostenibile. 
Una prima nota di chiarimento. Abbiamo così deciso di attivare distacchi sindacali con la L.300/70 in modo da compensare parzialmente tale riduzione. 
Una seconda nota di chiarimento. Come avviene la distribuzione dei distacchi per regione e per provincia? Avviene sulla base degli iscritti e dei voti RSU. Noi abbiamo avuto un ottimo risultato nelle elezioni RSU del 2012 e questo ha determinato un riconoscimento di risorse sindacali (distacchi e agibilità sindacale) piuttosto significativa. Nel marzo del 2015, salvo modifiche o rinvii, verranno rinnovate le RSU. Ne consegue che se le risorse a disposizione del sindacato necessarie a supportare le scuole, fornire un sostegno alle RSU in carica e necessarie a costruire nuove liste di candidati diminuiscono nella misura evidenziata corriamo il rischio di una diminuzione del consenso alla FLC CGIL con l'ulteriore conseguenza che per l'anno 2015/2016 i distacchi sindacali siano ulteriormente ridotti a seguito di una riduzione dei voti RSU assegnati alla FLC CGIL. Un circolo vizioso molto preoccupante nei confronti del quale dobbiamo reagire in modo determinato e senza esitazioni. Inoltre, la riduzione di risorse sindacali avrà anche ripercussioni sull'attività di consulenza della sede FLC (e delle sedi dislocate nel territorio provinciale); su questo abbiamo avviato da tempo una riflessione interna su un modello organizzativo che vede l'intreccio dei distacchi sindacali con la disponibilità di lavoro volontario che le compagne ed i compagni decideranno di fornire al sindacato. È chiaro che a fronte di un dimezzamento di risorse l'organizzazione non può garantire gli stessi servizi e le stesse attività. Nostro malgrado dobbiamo ripensare le modalità del nostro agire e del nostro insediamento sindacale, in un contesto sociale molto delicato e critico e con risorse assai ridotte. Un compito storico di non facile soluzione. 
Quando la situazione è critica non ci sono alternative. 
Abbiamo scelto di resistere. 
Tale scelta economica non sarà sufficiente, è opportuno che questo sia chiaro a tutti. Senza un maggiore impegno del corpo militante e delle RSU più attive noi non riusciremo a superare questa situazione di estrema criticità. L'unico punto che abbiamo è quello di conseguire nelle elezioni RSU del 2015 lo stesso risultato del 2012 (oltre il 40%) e possibilmente superare la soglia del 41%. La riflessione è semplice: un sindacato che certifica con il voto dei lavoratori un radicamento di questo tipo ha maggiori probabilità di incidere e rivendicare un ruolo negoziale e contrattuale. In termini ancora più sintetici: se la controparte mette in discussione la rappresentanza sindacale la reazione deve passare per un incremento di rappresentatività.
E' necessario fare una riflessione sul bilancio tempo della struttura sindacale della FLC CGIL di Torino. Chiediamo alle RSU più solide e con maggiore esperienza di assumere maggiore autonomia in modo da consentire alle compagne ed ai compagni della struttura di dedicarsi alle scuole dove non abbiamo RSU o dove le RSU hanno una minore esperienza e sono più deboli. Si tratta di razionalizzare l'economia del tempo sindacale per coprire tutte le istituzioni scolastiche e rafforzare il nostro insediamento sindacale nei luoghi di lavoro. 
Una strategia che necessita del concorso di tutti.
Arriviamo al secondo punto che è riconducibile al quesito: perché le lavoratrici ed i lavoratori dovrebbero sostenere e votare i candidati della CGIL nelle elezioni RSU?
Possiamo rispondere a questa domanda con gli strumenti della retorica oppure utilizzare le armi della critica. Se scegliamo la seconda, come auspicabile, allora possiamo elencare una serie di punti, l'ultimo dei quali risulta controverso, critico, delicato a assolutamente decisivo.
a) La CGIL in questi anni ha sostenuto i diritti contrattuali dei lavoratori della scuola e la necessità di un salario adeguato alla prestazione ed alla professionalità. Questo spiega la nostra contrarietà allo scambio tra riduzione dei fondi alle scuole e scatti di anzianità (non ancora del tutto riconosciuti). 
b) La CGIL ha in questi anni prodotto una proposta di assunzione di oltre 104.000 a costo zero e la risposta del MIUR fu quella di assumerne 35.000 nel 2011 con una penalizzazione salariale per i nuovi assunti.
c) La CGIL non si è limitata a dire “non mi piace” ma ha proposto un Piano del lavoro che non proponeva alcune modifiche alla politica economica perseguita dagli ultimi governi, ma avanzava una cultura economica alternativa fondata su investimenti pubblici finanziati da politiche fiscali espansive estesi a ipotesi di prelievo patrimoniale (tassare rendite e patrimoni). In questo scenario il ruolo della scuola pubblica dell'Università e della ricerca ricoprono un peso centrale. 
d) La CGIL ha costruito mobilitazioni e proposte finalizzate a ridurre le disuguaglianze sociali nel lavoro ma anche rispetto all'utenza. Non abbiamo mai pensato solo al “lavoro” nelle scuole; abbiamo sempre pensato alla qualità del lavoro inseparabile dal diritto degli allievi di fruire di opportunità e servizi in grado di contenere le disuguaglianze di partenza. Il passaggio letterario di Erri di Luca (Il giorno prima della felicità) quando scrive che “la scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la misera, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.”, ha rappresentato per la FLC CGIL, da sempre, un elemento strutturante la strategia sindacale e non un generico richiamo a valori buonisti. 
e) La FLC CGIL ha avanzato proposte in merito a contratto, salario e professionalità. Bene, questo è il punto più delicato sul quale convergerà l'azione del governo nelle prossime settimane. Per questo merita un ragionamento a parte poiché chiama in causa tutta la nostra organizzazione e le scelte dei lavoratori. 
ii) Proposta Governo Renzi su carriera, valutazione e merito
Al momento non abbiamo documenti ufficiali e quindi quanto verrà qui discusso  riguarda proposte espresse senza una veste formale. Tuttavia la prassi di questi anni è stata quella di anticipare sui mezzi di informazione decisioni che avrebbero trovato una successiva conferma istituzionale. La politica dell'annuncio è una strategia che ha caratterizzato il profilo comunicativo dei governi negli ultimi anni. 
Tornando al merito, il Miur propone, nelle dichiarazioni del sottosegretario Reggi, un “piano per la scuola”, strutturato intorno ad alcuni punti: apertura delle istituzioni scolastiche sino alle 22, raddoppio dell'orario settimanale per i docenti, sistema premiale basato su impegno e incarichi aggiuntivi. Queste posizioni sembrano parlare ad una opinione pubblica più ampia di quella scolastica, con la finalità di assumere il consenso necessario a promuovere parallelamente cambiamenti strutturali rispetto all'assetto contrattuale e salariale al momento ancora vigente. La scelta del governo, rimasta in forma implicita, è quella di accelerare il processo di rilegificazione del rapporto di lavoro: ovvero concludere l'esperienza del contratto nazionale di lavoro nel comparto pubblico della scuola e quindi espropriare la contrattazione (specie quella nazionale) del suo ruolo di regolazione del rapporto di lavoro. Si tratta di una regressione che se concretizzata mette in discussione tutto l'impianto giuridico e di conseguenza il ruolo della rappresentanza sindacale. 
Argomenti problematici, difficilmente trasferibili in un dibattito aperto, specie rispetto ad una opinione pubblica disattenta e soprattutto fortemente sensibile rispetto a messaggi populistici. 
Per queste ragioni occorre scongiurare una risposta sindacale di tipo difensivo, ma è necessario invece promuovere una reazione che stia sul merito. In questa prospettiva ribadiamo:
i. investimenti sulla scuola pubblica.
ii. valorizzazione del personale. Il problema non è contrastare il raddoppiamento dell'orario di lavoro, quanto invece di denunciare che questo orario è già effettivo, i docenti svolgono già un lavoro raddoppiato e premiare questo lavoro significa investire in risorse (strutture e retribuzioni adeguate).
iii. Riconoscimenti dell'impegno lavorativo (come già scrivemmo nella proposta contrattuale del 2009) con meccanismi che non mettano in discussione la prassi collaborativa all'interno delle istituzioni scolastiche. 
Sono alcuni punti sui quali proveremo a costruire le basi per una mobilitazione che prende avvio sin dagli incontri con RSU e iscritti di luglio. Questi temi si uniscono a tutte le criticità che abbiamo conosciuto in questi mesi e anni (FIS fortemente ridotti, intensificazione dei carichi di lavoro senza compensazioni salariali accessorie, processi di dimensionamento, ecc.). E' chiaro che l'intervento sul contratto nazionale di lavoro ha conseguenze a cascata sulla condizione quotidiana di lavoro, sino agli aspetti di natura pensionistica. Per questo il documento unitario CGIL CISL e UIL su fisco e pensioni costituisce una occasione di riaprire una stagione di lotte insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori di altri comparti pubblici e privati.
La FLC CGIL nazionale ha richiamato la necessità di avviare assemblee ed un programma di rivendicazioni anche con le altre sigle sindacali. Sicuramente conveniamo tutti con la necessità di sfidare questa proposta di apparente modernizzazione della scuola non sul terreno difensivo ma rilanciando una ipotesi di intervento radicale sul sistema scolastico in grado di valorizzare il lavoro e la professionalità. Su questo la FLC CGIL lavora da tempo e sono disponibili documenti ed elaborazioni (rimandiamo ai documenti allegati). Per questo sarà decisiva la nostra capacità comunicativa di presentare le nostre proposte non come chiuse in una fortezza di resistenza (come abbiamo fatto in una prima fase dopo l'approvazione della legge 133/08), ma come un “contropiano” che sfida il governo proprio sulla modernizzazione del sistema scolastico. Tornando all'interrogativo precedente, la FLC CGIL deve essere intesa come un baluardo di diritti e tutele ma anche come una organizzazione che propone una visione della scuola e lo fa a partire dalla dignità e professionalità del lavoro. Questo è stato il nostro profilo e questo dovrà essere accentuato ulteriormente. 
Inoltre, sarà necessario avviare sin da settembre un piano organizzativo finalizzato a ridefinire, a partire dalle risorse sindacali disponibili e dal supporto che le compagne e i compagni intenderanno fornire, la copertura sul territorio; ovvero le scuole e le RSU che siamo in grado di supportare, le attività della sede, i gruppi di lavoro, i progetti formativi e di insediamento che abbiamo promosso negli scorsi mesi.
Abbiamo necessità di un'ampia condivisione di scelte e di impegni. Consapevoli che questa fase è decisiva per la sopravvivenza stessa di un sindacato autonomo, rappresentativo e contrattualista.
Un caro saluto.
 
Igor Piotto
FLC CGIL Torino 
 
ALLEGATI:

Cantiere scuola FLC CGIL: proposte per la scuola bene comune.

Ricerca FLC CGIL: salari e diritti della scuola italiana nella crisi.
 

Dibattito in Piazza:'Riformo io! Per una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini' - LUNEDI’ 21 LUGLIO 2014 - TORINO - PIAZZA PALAZZO DI CITTA’ - ORE 9.30 - 12.00

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 17 July 2014
Hits: 3341


 
 
Care compagne e cari compagni,
in questi giorni, nonostante la chiusura didattica, il mondo della scuola è in fermento dopo le dichiarazioni allarmanti del sottosegretario Reggi in merito ad una prossima legge-delega che potrebbe prevedere l’aumento dell’orario di lavoro a 36 ore a parità di salario, la cancellazione delle supplenze brevi e delle graduatorie di istituto
 
Si tratta dell’ennesimo attacco al diritto al lavoro nella scuola e in particolare della programmazione dell’espulsione di massa dei precari dalla possibilità di lavorare ed essere stabilizzati: dopo anni di tagli messi in atto dal 2008 in poi dai vari Governi che si sono succeduti, prosegue una logica del risparmio sotto la maschera della “riforma”.
 
Si tratta anche – e il taglio del 50% delle agibilità e dei permessi sindacali con la Riforma della PA va nella stessa direzione - della cancellazione della democrazia e del protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori conquistati in anni di lotte: è inaccettabile cambiare le regole contrattuali per legge.
 
E’ necessario dunque ripartire con l’iniziativa, in vista di un autunno di mobilitazione per cambiare le politiche del Governo sulla scuola e il diritto allo studio.
 
Al termine di un'affollata assemblea sui temi del precariato nei comparti della conoscenza, con la presenza di tantissimi giovani, che si è svolta il 9 luglio, a Roma, il segretario generale della FLC CGIL Domenico Pantaleo ha dichiarato che aprirà la stagione delle mobilitazioni dei lavoratori della scuola, dell'università, della ricerca e dell'Afam a partire dal sostegno alla manifestazione che i movimenti hanno indetto per il 15 luglio a piazza Montecitorio alle ore 9,00.
 
Quello è stato il  primo momento di una mobilitazione più ampia che va al di là della nostra categoria, e che punta a sostenere proposte che difendano i diritti e le professionalità dei lavoratori, insieme al diritto di tutti a un servizio pubblico di qualità. Il prossimo appuntamento sarà lunedì 21 luglio con una iniziativa di tutti i lavoratori pubblici indetta dalla CGIL di Torino e dalle strutture sindacali di categoria. 
 
FLC CGIL Torino
Coordinamento lavoratrici e lavoratori precari FLC CGIL Torino
 

INFORM@ATA numero 6 anno 2014

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 15 July 2014
Hits: 3512
 
INFORM@ATA numero 6 anno 2014 SCARICA

Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie 2014-2015: al via la presentazione delle domande
Organici scuola 2014/2015: personale ATA
Indirizzi di posta elettronica
Riforma PA: un “decretone” che non risolve nessuno dei problemi della Pubblica Amministrazione

Fiaccolata per la pace in Palestina - 16 luglio 2014 - ore 20 - Piazza Castello - Torino

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Written by: Super User
Category: Archivio - Vecchio Sito
Published: 15 July 2014
Hits: 3827



Mai piu’ vittime! Per pace, liberta’,

giustizia in Palestina e Israele
. by retepace

 
Mercoledì’ 16 Luglio 2014 ore 20 

Piazza Castello - Torino

Fiaccolate di pace in ogni città italiana

Chiamiamo uomini e donne che credono nella pace e nella difesa nonviolenta a mobilitarsi organizzando e partecipando alla FIACCOLATA per la pace, la libertà, la giustizia in Palestina e Israele, nella propria città per Mercoledì 16 Luglio 2014.
Ogni morte ci diminuisce, ogni uomo, donna, bambino ucciso pesa sulle nostre coscienze.
Vogliamo vedere i bambini vivere e crescere in pace non maciullati da schegge di piombo.

CHIEDIAMO:
• che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette di ogni parte;
• che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell’occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese;
• che il governo italiano si attivi immediatamente affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell’Unione Europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele;
• che il nostro governo, oggi alla Presidenza dell’Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio.

Comitato promotore:
Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo Interventi Civili di Pace.

Basta morti, basta violenza, basta impunità, basta silenzio su quanto accade in Palestina

Di fronte alla tragica sequenza di delitti che si sono consumati in queste settimane in Palestina, non basta l’indignazione e la ferma condanna per i responsabili dell’assassinio dei tre giovani coloni israeliani così come di chi ha rapito e ucciso per ritorsione un ragazzo palestinese e di chi marcia inneggiando morte agli arabi.

Read more: Fiaccolata per la pace in Palestina - 16 luglio 2014 - ore 20 - Piazza Castello - Torino

  1. INFORM@ATA numero 5 anno 2014
  2. Torino Pride 2014 - La diversità è un diritto, l'uguaglianza è un dovere
  3. Seduta Senato accademico del 16 giugno 2014
  4. INFORM@ATA numero 4anno 2014

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