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Le parti sociali si sono incontrate, su richiesta delle organizzazioni sindacali martedì primo marzo, per decidere di iniziare il confronto entro il mese.
Il primo marzo le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale della formazione professionale si sono incontrate con le associazioni dei datori di lavoro Forma e Cenfop e hanno deciso di iniziare entro questo mese il confronto, partendo dalla stesura di un protocollo d’intesa che definisca l’ambito nel quale la trattativa dovrà svilupparsi, prima di entrare nel vivo della revisione dell'articolato.
Nella stessa riunione, le parti hanno deciso di dare mandato ai propri rappresentanti nell’assemblea dell’Ente Bilaterale Nazionale della Formazione Professionale per il rinnovo degli organismi sociali, riconfermando il Presidente, Gianfranco Zabaldano, e indicando per la Vice-Presidenza Gaetano Ruvolo, della FLC CGIL.
Gli organismi sono stati eletti, nella stessa giornata, dall'assemblea generale dei soci.
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FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA - SNALS CONFSAL - FORMA - CENFOP
Comunicato congiunto
Roma, 1 marzo 2011
FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, FORMA e CENFOP, firmatari del CCNL per la Formazione Professionale 2007-2010, convengono di avviare l’iter di rinnovo del CCNL a partire dalla elaborazione e sottoscrizione di un protocollo di intesa politica, con la partecipazione del livello Confederale delle Organizzazioni Sindacali, che costituisca il quadro di riferimento comune su cui costruire l’intesa contrattuale.
A tal fine si impegnano ad incontrasi entro il corrente mese di marzo 2011 per dare inizio al confronto di merito sul protocollo, con l’obiettivo di sottoscriverlo nel più breve tempo possibile e dare conseguentemente inizio alla revisione dell’articolato contrattuale.
FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL, FORMA e CENFOP, nella loro qualità di soci fondatori dell’Ente Bilaterale Nazionale per la Formazione Professionale, in ordine al rinnovo degli organi di vertice dell’Ente, ritenendo necessario consolidare e portare a compimento la fase di avvio dello stesso, convenendo sul carattere ordinatorio del comma 2 dell’articolo 8 dello Statuto, concordano di indicare all’Assemblea dell’EBiNFoP la riconferma di Gianfranco Zabaldano alla Presidenza, per il prossimo biennio, ed indicano Gaetano Ruvolo per la Vice-Presidenza.
Convengono infine di confermare la permanenza in carica dell’attuale Presidente della Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale fino alla sottoscrizione del nuovo CCNL.
FLC CGIL Luigi Rossi e Giovanni Lo Cicero
CISL SCUOLA Elio Formosa
UIL SCUOLA Lello Macro
SNALS CONFSAL Roberto Mollicone
FORMA Mario Tonini
CENFOP Danilo Vischetti
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La FLC CGIL nazionale nel condividere le ragioni dello sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 6 maggio decide di scioperare, per tutti i comparti pubblici e privati della conoscenza, l'intera giornata. Pertanto revoca lo sciopero del 25 marzo per confluire in quello del 6 maggio.
Le iniziative e le assemblee, che sono già partite in maniera diffusa in tutti i territori, devono coinvolgere i lavoratori pubblici e privati, gli studenti, i precari, le associazioni e i movimenti affinché si possa determinare un vasto consenso sulla piattaforma alla base dello sciopero generale.
Il 25 marzo si terranno mobilitazioni e attivi in tutto il territorio per respingere l'attacco alla democrazia e ai diritti nei settori pubblici e per la difesa della conoscenza pubblica.
CGIL: 6 maggio Sciopero generale da www.cgil.it
Il 6 maggio sarà Sciopero Generale: quattro ore con manifestazioni territoriali. L'annuncio è stato dato oggi dal
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come di consueto, invio in allegato il resoconto della seduta del Senato accademico del 7 marzo u.s.
Cordiali saluti,
Elena Beltramo
Allegato: Resoconto seduta Senato Accademico 07 marzo 11
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Anche a Torino la FLC CGIL parteciperà alla manifestazione del 12 marzo a difesa e a sostegno della Costituzione. Con le associazioni che danno vita a questo appuntamento abbiamo svolto numerose battaglie comuni, in particolare sulla giustizia, sulla libera informazione, per la cultura, sui temi del lavoro e del suo valore sociale, a difesa del ruolo del Parlamento e delle autonomie istituzionali contro proposte sbagliate che ora si vorrebbero riproporre.
In particolare nella manifestazione del 12 marzo il valore e l’importanza della conoscenza e la difesa del ruolo della scuola pubblica, assieme al rinnovato riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dagli insegnanti, ancora di più in un momento contrassegnato da politiche gravemente restrittive, rappresentano temi centrali, contro lo strappo operato dalle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio tese a ridurre gli spazi di coesione, uguaglianza, democrazia e partecipazione.
Al centro della mobilitazione, dunque, la difesa della Costituzione. La Costituzione , di cui il ruolo pubblico e laico dell’istruzione è parte fondamentale, è il patto unitario su cui si regge tutta la nostra convivenza civile e non può essere a disposizione di una coalizione di governo, quale che essa sia.
Per questo la FLC CGIL partecipa insieme a tutti coloro che ne condividono l’esigenza e la motivazione di fondo, ad una mobilitazione che sia innanzitutto culturale e delle coscienze, per allargare il peso, il ruolo e l’influenza dei soggetti della rappresentanza sociale, nel segno di una democrazia intesa come partecipazione, più forte e più consapevole. La manifestazione del 12 marzo rappresenta anche per questo un momento importante.
ALLEGATO:
Comunicato ANPI - GIUSTIZIA E LIBERTA' - FIAP
Adesione FLC CGIL Torino
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Alcune riflessioni iniziali della FLC-CGIL sul promemoria presentato dalla Delegazione di parte pubblica, in preparazione dell’incontro del 24 febbraio 2011
Come Organizzazione sindacale, riteniamo che le modalità di applicazione delle procedure di valutazione rivestano la massima importanza, non solo per il personale EP, ma anche per le altre categorie, in quanto ciò che verrà stabilito avrà ripercussioni su tutti, quando le procedure stesse verranno estese.
La valutazione è prevista dal CCNL all’art. 81. La Retribuzione di risultato, secondo gliart. 75 comma 5 e 76 comma 4, è soggetta a valutazione e, finora, per gli EP, si è trattato di un atto puramente formale, per quanto ne sappiamo.
L’art. 18 comma 2 del D.lgs 150/2009 (Brunetta) vieta la distribuzione indifferenziata di incentivi e premi collegati alla performance in assenza di verifiche e attestazioni sui sistemi di misurazione e valutazione in base al decreto medesimo, per cui vi è il rischioconcreto che non si possa procedere all’erogazione dell’indennità di risultato in assenza di un sistema di valutazione.
Tale sistema non deve ancora prevedere le famigerate 3 fasce di merito del 25%, 50%, 25% di cui all’art. 19 del decreto Brunetta, fino alla prossima tornata contrattuale.
La proposta dell’amministrazione prevede un sistema di valutazione troppo incentrato sull’opinione del dirigente e scollegato rispetto agli obiettivi del dirigente stesso e agli obiettivi di Ateneo.
La nostra visione della valutazione, se non si può fare a meno di procedere, è quella di non renderla legata esclusivamente all’opinione del valutatore, per evitare arbitri e per fare in modo che gli obiettivi assegnati vadano veramente nella direzione della soddisfazione dell’utenza.
Il flusso di valutazione non deve essere solo gerarchico, dall’alto al basso della piramide, ma occorre tenere presente, nelle valutazioni, anche il flusso contrario, che parta dall’utenza e dai valutati che, a loro volta, esprimono valutazioni che vengono formalizzate e incluse nelle valutazioni finali dei valutatori.
Riteniamo che, sull’argomento, occorra attivare un
In via provvisoria, esprimiamo quelle che ci paiono le criticità più evidenti contenute nella proposta della Delegazione di parte pubblica
dibattito interno all’ateneo, in modo da ottenere un sistema non punitivo, che favorisca una maggiore consapevolezza organizzativa in cui ogni attore abbia una chiara visione del proprio ruolo.