SMS BOBBIO di Torino. Iniziative con i genitori sul ddl "Buona scuola"
Riceviamo dalla RSU e pubblichiamo il volantino distribuito dagli insegnati in sciopero della Sms Bobbio alle famiglie in questi giorni.
Martedì 9 giugno dalle ore 18 alle ore 20 si è tenuto un incontro con i genitori della scuola per spiegare le ragioni dello sciopero degli scrutini e per illustrare il ddl. I genitori hanno proposto un'assemblea nei locali della circoscrizione 6 anche con i genitori delle altre scuole del quartiere perché c'è poca informazione! Ci organizzeremo.
La mobilitazione continua!
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LA BUONA SCUOLA DI RENZI PIACE AI GENITORI?
Il ddl “La buona scuola” sta portando in piazza migliaia di insegnanti, che ne chiedono il ritiro. I genitori sembrano i grandi assenti da questo dibattito. Il loro silenzio significa che sono d’accordo con il progetto? Proviamo a vedere cosa dice il decreto.
I genitori, che già tengono in piedi le scuole con il contributo volontario, potranno finanziare quella dei propri figli con il 5 per mille; il sistema nazionale si sgretolerà piano piano: scuole efficienti nelle aree ricche, scuole in difficoltà nelle aree povere. Questo provvedimento è stato accantonato solo momentaneamente, con l’idea di riproporlo in una legge finanziaria.
Non è previsto un aumento dei finanziamenti alla scuola pubblica; in compenso, si continuano a finanziare le scuola private (quasi 500 milioni di euro) e vengono concessi 400 euro di sgravi fiscali per chi vi iscrive i propri figli.
Gli edifici scolastici sono insicuri: l’operazione “scuole belle” è stata pura propaganda e non ha prodotto alcun risultato in materia di sicurezza. L'intonaco continua a staccarsi dalle pareti e dai soffitti, gli ambienti continuano a essere fatiscenti, le infiltrazioni allagano i locali. In questo non c'è sicuramente niente di "bello".
Gli insegnanti saranno assegnati alle scuole per periodi di trentasei mesi, al termine dei quali l’incarico potrebbe andare a un altro docente: a farne le spese sarà la continuità didattica, in un andirivieni caotico di facce nuove e metodi differenti spacciato per ricchezza, ma che è soltanto dispersione.
Il Consiglio d’Istituto (e quindi la componente genitori) e il Collegio docenti saranno svuotati di ogni effettivo potere; le decisioni saranno prese da una sola persona: il preside.
Non si fa alcun cenno al numero massimo di allievi per classe: il numero attuale è troppo alto per una buona didattica ed è un vecchio problema per cui questa riforma non prospetta nessuna soluzione.
Nessun riferimento alla legge, peraltro continuamente disattesa, che limita a venti il numero di allievi per classe laddove sia inserito un alunno disabile.
Come è possibile parlare di una scuola giusta, inclusiva, democratica e di qualità a queste condizioni?
Il modello di scuola che si va delineando è il contrario di ciò che dovrebbe essere; una comunità educante non dovrebbe prevedere né competizione tra i docenti (vedi il premio al merito/servilismo) né tra gli alunni, ma collaborazione. Il modello Invalsi ci fa pensare ad una scuola come ad un percorso ad ostacoli e ad un luogo di competizione e selezione, in cui gli studenti hanno sempre meno spazi di autonomia e di partecipazione. Ci piace pensare, invece, che la scuola possa essere un luogo di formazione e di crescita.
Per questi motivi gli insegnanti sono ancora in stato di agitazione ed è stato proclamato lo sciopero degli scrutini.
DI QUESTO E MOLTO ALTRO ANCORA PARLEREMO TUTTI INSIEME, GENITORI E INSEGNANTI, MARTEDÌ 9 GIUGNO ALLE ORE 18 PRESSO LA NOSTRA SCUOLA, IN VIA SANTHIÀ 76.
Gli insegnanti in sciopero della Scuola Bobbio