“Gli scatti di competenza introdurranno una forte competizione tra docenti, mineranno la cooperazione e la collaborazione, che sono invece fondamentali per stimolare la didattica e creare un ambiente di lavoro coeso e positivo. Vorremmo che la formazione in servizio, garantita gratuitamente dallo Stato, fosse un diritto e un dovere per tutti. Occorre far sì che la formazione obbligatoria non degeneri in una mortificante corsa ai punti a pagamento.”
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Mozione Collegio dei Docenti Direzione Didattica Ilaria Alpi di Torino.
Il Collegio dei Docenti,
esaminata la proposta di riforma “La buona scuola” esprime profonda preoccupazione per i seguenti aspetti :
1) Il piano “La buona scuola” interviene su una serie di materie che sono oggi oggetto del CCNL o della Contrattazione Nazionale di II livello: progressioni stipendiali, mobilità del personale della scuola a livello regionale o locale, attribuzione incarichi aggiuntivi. Queste materie devono essere regolate dal Contratto Nazionale e non emanate per decreto legge.
2) La riforma non prevede investimenti nella scuola pubblica, tranne che per la stabilizzazione solo di una parte dei precari in realtà già prevista dalla normativa europea, per cui tutte le novità inserite nella proposta verrebbero attuate a costo zero.
3) L'abolizione degli scatti di anzianità e l'accesso alle progressioni per il solo 66% del personale è penalizzante e mortificante per la totalità dei docenti; discutibile in quanto stabilisce a monte una soglia di meritevoli e una percentuale di personale che sarà esclusa da qualsiasi progressione di stipendio; problematica per l'individuazione di criteri di definizione di tale “merito”.
4) Gli “scatti di competenza” introdurranno una forte competizione tra docenti, mineranno la cooperazione e la collaborazione, che sono invece fondamentali per stimolare la didattica e creare un ambiente di lavoro coeso e positivo. Vorremmo che la formazione in servizio, garantita gratuitamente dallo Stato, fosse un diritto e un dovere per tutti. Occorre far sì che la formazione obbligatoria non degeneri in una mortificante corsa ai punti a pagamento.
5) La proposta di riforma interviene in senso peggiorativo sugli Organi Collegiali, riducendo il ruolo dei lavoratori e rafforzando quello del Dirigente Scolastico e dei soggetti privati, di cui è previsto l’ingresso anche nel Nucleo di Valutazione.
7) I riferimenti contenuti nel piano “La buona scuola” alla possibilità per il Dirigente di “creare la propria squadra con i docenti più adatti” sono molto preoccupanti, in quanto implicano un rafforzamento del ruolo e delle prerogative del Dirigente Scolastico nel reclutamento del personale e nell'utilizzo delle risorse professionali, prefigurando la chiamata diretta, con ricadute discrezionali sulla mobilità degli insegnanti e del personale ATA.
Il Collegio dei Docenti esprime quindi un parere negativo relativamente al Piano Scuola proposto dal Governo.
Torino, 18 Novembre 2014.