Dall' I.C. Gouthier di Persosa Argentina.
Osservazioni su La Buona scuola. Documenti del Consiglio d'Istituto  e dei docenti e degli insegnanti
 
"Si osserva che il titolo suggestivo "La buona scuola ", da un lato pone l'attenzione sul valore di un sistema scolastico ben organizzato e funzionante, dall'altro tende con una certa disinvoltura a dimenticare o perlomeno ad offuscare le buone pratiche del presente, sostenute da tanti docenti pur tra mille difficoltà, spesso imputabili alle scelte ministeriali." ( dal documento del Consiglio d'Istituto)
 
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BUONA SCUOLA  “ SCUOLA INFANZIA”
 
La scuola dell’infanzia non è considerata nelle linee guida; nulla si dice sulla sua generalizzazione che risponderebbe alla domanda delle famiglie, ma anche al monito dei dati OCSE che 
 
evidenziano come la dispersione scolastica sia conclamata nelle zone dove ancora non è presente la scuola dell’infanzia statale.
Come evidenzia il coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia si  registra la mancanza di riferimenti e di misure organiche destinate al primo soccorso educativo: la scuola dell’infanzia 
 
è nominata una sola volta nel capitolo dedicato al’estensione della lingua straniera che forse attualmente non è l’elemento essenziale.
Accesso positivo ad un  organico funzionale per gli snodi di passaggio; ma quale organico funzionale? Quale progettualità su questa del sistema formativo e soprattutto quale investimento 
 
economico?
Emerge la proposta di non ricercare necessariamente elementi nuovi, ma di considerare e rivalutare tutte le esperienze passate e presenti della scuola dell’infanzia in merito a progettualità, 
 
formazione, valutazione e organizzazione (progetto  A.S.C.A.N.I.O, progetto A.L.I.C.E)
Come già emerge da molte parti in merito alla meritocrazia, quale buona scuola con il 33% di insegnanti non meritevoli?
 
CONSIDERAZIONI SUL DOCUMENTO “LA BUONA SCUOLA” 
SCUOLA PRIMARIA
 
Perché questo titolo? Finora è stata una cattiva scuola?????
Introduzione ….”ci serve il coraggio di ripensare come motivare coloro che aiutano i ragazzi….  RINNOVARE IL CONTRATTO (fermo da 5 anni) sarebbe già una buona cosa e poi tante volte si 
 
sono sentiti commenti negativi sulla scuola espressi anche proprio dal governo (pubblico impiego = fannulloni);i media inoltre riportano sempre episodi negativi avvenuti nelle scuole!!!!
Assunzione di 150 mila docenti a settembre 2015…. Non è altro che la copertura dei posti disponibili, creati con gli ultimi pensionamenti e mai stabilizzati!!!! ( Lo stato è il 1° che ha creato 
 
precariato  per questo ha una condanna pendente alla Corte europea per abuso di precariato!) Queste assunzioni sono buona cosa perché dovrebbero ampliare l’organico,con l’estensione della Scuola 
 
dell’Infanzia, del tempo pieno e delle discipline tagliate dalle precedenti riforme (musica e sport nella Primaria, più storia dell’arte nelle secondarie per scommettere sui punti forza dell’Italia … e non per 
 
un accrescimento e cultura personale !!!). Da queste assunzioni comunque non sono toccati i docenti di II e III fascia…. 
Si propone di passare dall’organico di diritto a quello di fatto: con questi docenti “ a disposizione” dell’istituto coprire tutte le supplenze per dare una maggiore continuità alle classi …. E se non 
 
bastano?   Scuole in rete (entro dicembre il governo si impegna a verificare le reali esigenze e a fare i dovuti aggiustamenti perché ad esempio alcune cattedre non esistono più)
PUNTO 2: Le nuove opportunità: formazione e carriera per i nuovi docenti niente più gradoni per tutti ma ogni 3 anni solo il 66% dei docenti di un istituto in busta paga avrà 60 euro netti  
 
nuovo sistema di carriera fondato sul merito (valutato da chi? … indicazioni per nulla chiare: vengono insediati in ogni scuola nuclei di valutazione composti dal mentore e dal DS ) Salari , carriere e 
 
condizioni di lavoro sono materia contrattuale! E qui non si menziona mai il CCNL Inoltre questo è un evidente taglio economico ( gli scatti di anzianità erano per tutti) . Si ribadisce, però, che gli insegnanti 
 
non temono una valutazione purché sia seria.
Da sondaggi e statistiche emerge che il lavoro dell’insegnante è uno dei più stressanti, soprattutto perché basato sulla RELAZIONE : con gli alunni, con i colleghi e il DS e con i genitori. Una buona 
 
scuola è una scuola in cui si sta bene e difficilmente si sta bene in un ambiente in cui la competizione è portata al limite. Si sta bene quando c’è un ambiente accogliente per tutti, quando ci si confronta per 
 
crescere, superare i conflitti, le frustrazioni e si collabora per migliorare insieme
Non si tiene assolutamente conto dell’aumento del carico di lavoro avvenuto in questi ultimi anni legato, ad esempio, ai nuovi documenti da redigere per gli alunni BES o DSA e dell’aumento del 
 
numero degli allievi per classe-pluriclasse.   Non si parla di dare un riconoscimento economico. È aumentato anche il carico di lavoro e di responsabilità dovuto alle incombenze relative alla sicurezza (del 
 
tutto disattese quando ad esempio si devono accorpare alunni per colleghi assenti).
Si ribadisce che non dovranno più esserci reggenze (anche queste hanno aumentato il carico di lavoro per collaboratori, fiduciari … che però si sono visti decurtare notevolmente i compensi) ….. 
 
ma con quali soldi (tanta “fuffa”)
La scuola si aggiorna: formazione e innovazione fra pari è   riduttivo!!--> ulteriore risparmio.
Dati e profili on line con registri nazionali così i DS potranno chiamare i docenti che meglio possono garantire un salto qualitativo alla propria scuola ….. e anche i docenti che non arrivano al 66% 
 
nella propria scuola potranno  cercarsi l’istituto meno all’avanguardia e lì si trasferiscono per essere premiati!!!!!! Sicuramente non realizzabile per i docenti che abitano in zone decentrate.
Positiva l'eliminazione delle 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola e dei piani  per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Non condivisibile la demonizzazione delle 
 
LIM ritenute troppo “pesanti” economicamente (…hanno assorbito troppe risorse sottraendone alla didattica e “ingombrato” le aule spaventando gli insegnanti!!!!). Nelle nostre scuole le LIM sono un valido 
 
strumento didattico adeguatamente utilizzato.
“Scuole Sicure, Nuove, Belle.....” ma i finanziamenti????
Il punto 3.6 “Una scuola che include chi ne ha più bisogno” teoricamente va bene , ma non è assolutamente previsto un numero inferiore di alunni nelle classi in cui è inserito uno o più alunni 
 
diversamente abili.
Apertura a finanziamenti privati ….. in zone degradate o ai confini come la nostra chi viene ad investire?? Si rischia la mercificazione del sapere.
Man mano che si procede nella lettura aumentano i termini inglesi, molto tecnici....
Il personale ATA non viene  praticamente citato. 
 
 
LA BUONA SCUOLA
OSSERVAZIONI DEL COLLEGIO DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
 
Si osserva che il titolo suggestivo "La buona scuola ", da un lato pone l'attenzione sul valore di un sistema scolastico ben organizzato e funzionante, dall'altro tende con una certa disinvoltura a dimenticare o 
 
perlomeno ad offuscare le buone pratiche del presente, sostenute da tanti docenti pur tra mille difficoltà, spesso imputabili alle scelte ministeriali.
 
Pur sottolineando la bontà di alcuni provvedimenti (stabilizzazione dei precari, istituzione dell'organico funzionale, sfoltimento delle pratiche burocratiche, per citarne alcune) presentati con una veste 
 
comunicativa d'impatto, si osserva che le buone intenzioni non appaiono sostenute da chiari e concreti investimenti, poiché non compaiono impegni per il rinnovo contrattuale fermo da 7 anni, e, 
 
contemporaneamente, si opera una sottrazione salariale con l'ulteriore blocco dei gradoni stipendiali.
 
L'organico funzionale, rilanciato con forza, appare rivolto nello specifico alla copertura delle supplenze e dei "buchi" piuttosto che ad un significativo incremento di risorse umane e professionali 
 
disponibili, lasciando forti dubbi sulla sua reale funzione.
 
Appare controversa anche la pratica del cosiddetto reddito di competenza che elimina l'anzianità come elemento di professionalità e definisce la nuova progressione economica al di fuori da qualsiasi 
 
quadro contrattuale, limitando, per altro, gli incentivi ai due terzi dei docenti, scelti attraverso un metodo debole sotto il profilo della trasparenza e della democrazia; inoltre, attraverso un modello di 
 
valutazione sulle singole prestazioni individuali, si indebolisce in modo evidente la qualità del lavoro progettuale e partecipato (vedi Consigli di classe e Collegio Docenti).
 
Nel documento si parla diffusamente dell'informatizzazione della scuola, ma non compaiono con certezza le risorse per implementarla. Non c'è traccia di un ritorno per la scuola secondaria di primo grado 
 
alle 3 ore settimanali di Tecnologia, e, mentre vengono considerate obsolete e pesanti le LIM di recente introduzione, si fa intendere che la soluzione adeguata sia quella di far ricorso per la didattica agli 
 
strumenti personali dei docenti e degli alunni.
A fronte dell'enfasi sul " saper fare ", in realtà, non sono certi i finanziamenti per la realizzazione di laboratori.
 
Si lamenta, inoltre, il fatto che un settore strategico ed essenziale come quello della scuola dell'infanzia non abbia trovato posto e dignità all'interno del documento.
 
Perosa Argentina, 28 ottobre 2014