L'apertura del nuovo anno scolastico vede ripresentarsi problemi che pensavamo fossero stati risolti una volta per tutte la scorsa estate. La legge 104 garantisce all'alunno disabile il diritto ad essere affiancato da un insegnante specializzato laddove questo è presente. L'articolo 14 comma 6 afferma chiaramente che “l'utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati”. Lo scorso anno l'UST di Torino aveva disposto l'utilizzo sul sostegno di parecchie decine di docenti in esubero non specializzati lasciando a casa altrettanti docenti specializzati ma precari: un'operazione illegittima, sulla quale l'UST ha dovuto recedere grazie alla loro pronta e forte mobilitazione.
La FLC CGIL, nel corso dell'anno, ha condotto una battaglia sindacale per impedire questa guerra tra poveri rivendicando
da una parte la difesa dei diritti degli specializzati e il rispetto della normativa, dall'altra soluzioni diverse dal sostegno per i docenti soprannumerari vittime dei tagli. Soluzioni, quali l'attivazione di appositi progetti, l'utilizzo negli uffici tecnici e il potenziamento delle attività laboratoriali. Il contratto integrativo decentrato regionale sugli utilizzi firmato lo scorso 24 agosto, oltre a raggiungere almeno in parte questi obiettivi, stabilisce che “nell’ambito delle utilizzazioni a domanda, i Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali potranno utilizzare i docenti, anche privi del titolo di specializzazione, su posti di sostegno eventualmente disponibili tenendo conto del titolo di studio posseduto e previo accantonamento di un numero di posti pari ai docenti non di ruolo specializzati, aspiranti alla stipula di contratti a tempo determinato, inclusi nelle graduatorie ad esaurimento”.
A Torino i numeri del sostegno nella scuola superiore, purtroppo, parlano chiaro: a fronte di 734 aspiranti specializzati in graduatoria sulle quattro aree, i posti effettivamente disponibili - circa 500 dopo l'utilizzo dei DOS e degli altri docenti di ruolo specializzati, incrementati di ulteriori 50 posti in deroga – non consentono di accantonare un numero di posti sufficiente.
Infatti “per la scuola secondaria di secondo grado il numero degli aspiranti a supplenza specializzati e il numero dei posti vanno considerati complessivamente e non separatamente per aree, in quanto il DM 131/07, art.6, comma 3 dispone l'assegnazione dei posti eventualmente residuati dopo l'esaurimento della graduatoria di un'area allo scorrimento incrociato delle graduatorie non esaurite delle altre aree. Qualora quindi su un'area non risulti possibile accantonare un numero di posti sufficiente per gli aspiranti specializzati presenti nella graduatoria di detta area, tali posti dovranno essere riservati accantonandoli su un'altra area in cui risultino eventualmente eccedenti, perché vanno destinati a loro prioritariamente rispetto al personale di ruolo non specializzato, compreso quello in esubero”. Questo è ciò che la FLC – CGIL di Torino ha puntualizzato in una lettera all'UST inviata lo scorso 27 agosto e ribadito il giorno dopo.
Denunciamo il mancato rispetto, da parte dell'UST, degli accordi firmati: durante le operazioni di utilizzo alcuni insegnanti senza specializzazione sono stati collocati su posti di sostegno. Una prassi contraria alla normativa, che con la sua scorrettezza suscita la legittima indignazione di coloro che vedono messi a repentaglio i loro diritti.
L'UST di Torino ha garantito che i posti disponibili basteranno per tutti gli specializzati in graduatoria. Certo, ci auguriamo che abbiano ragione, ma siamo davanti alla scommessa azzardata che le cattedre basteranno in virtù dei docenti specializzati che sceglieranno di lavorare, come in passato, sulla materia: affermazioni che rischiano di diventare anche un problema vertenziale qualora invece questo non dovesse accadere. Assistiamo ad una alterazione dei contenuti degli accordi sugli utilizzi, nazionale e regionale. Non pretendiamo che il Provveditorato garantisca un posto a chiunque, e meno che mai “il posto sotto casa”, come è stato sostenuto provocatoriamente da qualche altro sindacato. Esigiamo che a tutti i lavoratori precari specializzati sia garantito un posto, prima di utilizzare sul sostegno personale non specializzato: con questo non tuteliamo solo i singoli lavoratori precari, ma difendiamo i diritti degli alunni disabili, il valore del titolo di specializzazione, il rispetto degli accordi.
La FLC CGIL sostiene i diritti dei lavoratori della scuola, quelli in esubero e coloro che hanno una specializzazione sul sostegno, proponendo come abbiamo fatto da mesi soluzioni in grado di rispondere alle diverse esigenze. Soprattutto nella convinzione che i diritti degli uni non si affermano a svantaggio degli altri. È questo ciò che fa un sindacato generale come il nostro.
Come sosteniamo con convinzione i diritti dei lavoratori soprannumerari (a partire dalla promozione di progetti nelle scuole in grado di scongiurare il rischio di esubero), così sosterremo fino in fondo i diritti dei lavoratori precari specializzati sul sostegno: se le graduatorie degli specializzati non saranno esaurite e resterà anche un solo aspirante senza posto, apriremo immediatamente una vertenza sindacale chiedendo per il lavoratore, oltre al posto, il risarcimento dei danni subiti.
FLC CGIL Torino