Al Pro-Rettore
Prof. Sergio Roda
e, p.c. ai componenti del
Consiglio di Amministrazione
Oggetto: Tassa di concorso per l’iscrizione al test di ciascuna classe di abilitazione (TFA) prevista dal Decreto Rettorale n 2604 del 03/05/2012.
Il giorno della pubblicazione del decreto in oggetto la scrivente organizzazione faceva pervenire all’ufficio relazioni sindacali la lettera in allegato dove, per le motivazioni seguenti, si richiedeva la riduzione della tassa in misura pari almeno al 50% di quella prevista.
“1. il contributo di ammissione ai corsi a numero programmato è fissato in 80 euro per l’Università di Torino (punto 17.7 del regolamento tasse e contributi A.A. 2011-2012) e a 30 euro per il Politecnico (dati sito ufficiale);
2. a cinque anni dalla chiusura delle Ssis la platea degli aspiranti “docenti” si è aumentata a dismisura facendo prevedere numeri elevatissimi di iscrizioni al test di accesso;
3. la correzione delle prove scritte e l’effettuazione degli orali non giustifica in nessun modo l’importo richiesto viste le percentuali storiche di superamento dei test di preselezione.
4. molti degli aspiranti parteciperanno a più test di ammissione (es. lingue straniere per secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado) dovendo pagare l’intera quota ogni volta.
5. confrontando i bandi pubblicati dalle altre università Torino risulta essere quella con la tassa più alta.
Riteniamo questa l’ennesima inaccettabile operazione di finanziamento dell’Università a svantaggio della parte più debole del mercato del lavoro (precari e disoccupati) e quindi nell’eventualità che non venisse accolta la nostra richiesta metteremo in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie.”
Ieri, 28 maggio, a 24 giorni dalla richiesta ci perviene la risposta della Delegazione di parte pubblica che nonostante il tempo trascorso non affronta minimamente il merito del problema ma esclusivamente dichiara di non essere competente sull’argomento e inoltra a Lei la missiva.
Siamo costretti ad osservare che esistono questioni di metodo e questioni di merito.
Sul metodo Lei ritiene congruo impiegare 24 giorni per dichiarare di non essere competenti?
Non dobbiamo sicuramente essere noi a ricordarLe che la scadenza per le iscrizioni al TFA è fissata nella giornata del 4 giugno e che rimangono, ormai, solo 6 giorni per discutere di merito.
Per avviare la discussione nel “merito” un buon punto di partenza potrebbe essere la seguente tabella dove vengono messe a confronto le tasse per il test preselettivo e le tasse per la frequenza delle principali università statali del nord Italia.

Inoltre quale peculiarità ha la nostra università rispetto alle altre tale da giustificare una tassa superiore del 20%?
E aggiungiamo, per quale motivo le altre università hanno tenuto il limite inferiore (non vincolante essendo chiaramente un’indicazione – Firenze insegna) previsto dalla CRUI il 24 maggio u.s. e solo la nostra si posiziona su un valore superiore?
E ancora, una differenza economica cosi significativa nelle tasse di iscrizione è dettata da una condizione sociale ed economica più agiata del nostro territorio rispetto alle altre realtà universitarie?
I tagli subiti dalla scuola, università e ricerca degli ultimi anni hanno aggravato notevolmente la situazione del precariato sia sotto l’aspetto quantitativo che sotto l’aspetto reddituale.
Le scelte da Voi operate porteranno ad una selezione basata non sulla conoscenza ma sulla capacità economica di ognuno.
Questa è una selezione basata sul censo e non sulle competenze e professionalità ed ha come unica conseguenza quella di cancellare le aspettative di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori di costruirsi un futuro di vita indipendente dalla condizione socio economica di partenza.
Costituzione della Repubblica Italiana Art 34 – 2 e 3 comma.
“I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”
Certo di una Vostra celere presa di posizione nel “merito” della questione posta con l’occasione porgiamo cordiali saluti.
Torino, 4 maggio 2012
Al Presidente della Delegazione di parte pubblica dell’Università degli Studi di Torino
Prof. Bruno Giau
Al Direttore Amministrativo dell’Università degli Studi di Torino
Dott.ssa Loredana Segreto
Oggetto: Tassa di concorso per l'iscrizione al test di ciascuna classe di abilitazione prevista dal Decreto Rettorale n. 2604 del 03/05/2012.
Con il Decreto Rettorale n. 2604 del 03/05/2012 è stato emanato l’atteso bando relativo alle modalità di ammissione ai Corsi di Tirocinio Formativo Attivo (TFA) a.a. 2011-2012 per l'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado per l’Università degli Studi di Torino (sede amministrativa), l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino.
L’articolo 3 del bando (Procedura di iscrizione al test preliminare di accesso e termini di scadenza) al comma 1.b prevede un contributo di € 120,00, quale tassa di concorso per l'iscrizione al test di ciascuna classe di abilitazione, non rimborsabile: si tratta di un importo che riteniamo eccessivamente elevato, al punto da configurarsi come una inaccettabile modalità di finanziamento degli Atenei coinvolti a svantaggio della parte più debole del mercato del lavoro (precari e disoccupati).
La nostra richiesta è di ridurre l’importo della tassa in misura almeno pari al 50%, in base alle considerazioni seguenti:
1. Il contributo di ammissione ai corsi a numero programmato è fissato in 80 euro per l’Università di Torino (punto 17.7 del regolamento tasse e contributi A.A. 2011-2012) e a 30 euro per il Politecnico (dati sito ufficiale);
2. A cinque anni dalla chiusura delle Ssis la platea degli aspiranti “docenti” è aumentata a dismisura, facendo prevedere numeri elevatissimi di iscrizioni al test di accesso;
3. La correzione delle prove scritte e l’effettuazione degli orali non giustifica l’importo richiesto, viste le percentuali storiche di superamento dei test di preselezione.
4. molti degli aspiranti parteciperanno a più test di ammissione (es. lingue straniere per secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado), con l’obbligo di pagare l’intera quota ogni volta.
5. confrontando i bandi pubblicati dalle altre università italiane, la tassa imposta risulta essere quella con la tassa più alta.
Confidiamo in un’accoglienza positiva della richiesta di riduzione della tassa, tuttavia, in caso negativo, ci vedremo costretti a mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione che si renderanno necessarie.
Cordiali saluti.
FLC CGIL Torino