Quanto successo ieri pomeriggio al Salone del Libro rappresenta un fatto grave che minaccia la libera espressione del dissenso e consegna una immagine degli studenti distorta rispetto alle finalità di critica che legittimamente questi studenti avevano intenzione di manifestare. La libertà di pensiero e di manifestazione sono il fondamento di un assetto democratico.
La manifestazione studentesca organizzata in occasione dell'arrivo del ministro Profumo rappresenta una delle iniziative che in questi anni lavoratori e studenti hanno avviato contro i provvedimenti dell'ex ministro Gelmini finalizzati alla destrutturazione dell'università e del suo ruolo pubblico. 
La contestazione è parte del confronto democratico; reprimere la contestazione quando questa si svolge sul merito dei contenuti e non sulla forza muscolare mette in discussione i presupposti di tale confronto. 
Gli studenti aggrediti fanno parte di una organizzazione ampiamente riconosciuta nel contesto universitario, i cui rappresentanti siedono in Senato Accademico. 
La FLC CGIL di Torino esprime la sua solidarietà agli studenti e auspica che questo rappresenti un episodio e non una inversione di tendenza nella gestione del dissenso democratico. 
Se così non fosse allora sarebbe del tutto sfumato il confine netto che separa, in un contesto democratico, la manifestazione del dissenso dalla presenza di una reato.
Soprattutto auspichiamo che prevalga nelle forze dell'ordine una visione non criminalizzante del diritto alla critica, e per quanto è nelle nostre prerogative, lavoreremo affinché questa regressione non si riproponga.

FLC CGIL TORINO