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Una riforma che tiene insieme inclusività, equità nella contribuzione e sostenibilità economica. Sono queste le caratterische principali contenute nella proposta di riforma degli ammortizzatori sociali presentata dalla CGIL questa mattina nella sede nazionale della Confederazione, alla presenza del Segretario Generale CGIL, Guglielmo Epifani, della Vice Segretaria Generale, Susanna Camusso, del Segretario Confederale, Fulvio Fammoni e del direttore dell'IRES Giovanna Altieri, l'Istituto di ricerca della CGIL che ha elaborato i dati esposti durante l'incontro con la stampa.
Un sistema pubblico universale, secondo la CGIL, si rende necessario per ovviare ai limiti e soprattutto alle esclusioni che l'attuale sistema produce nei confronti dei giovani, dei precari, dei migranti e delle donne, e per poter assicurare risorse e misure adeguate per la copertura almeno dell'anno 2011. Una riforma, che se applicata, potrebbe estendere le tutele degli ammortizzatori sociali ad oltre 500mila lavoratori che oggi non ne possono usufruire.