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- l’istituzione  del  “Comitato di valutazione dei docenti”, composto dal Dirigente scolastico, tre docenti (di cui due scelti dal Collegio docenti e
       uno dal Consiglio d’Istituto), due rappresentanti dei genitori o un genitore e uno studente per la scuola secondaria, un componente esterno                  nominato dall'Ufficio scolastico regionale,

- che questo Collegio dei Docenti è chiamato a designare i membri del Comitato di propria competenza, 

- che la funzione di tale Comitato risiede anche nel riconoscere un salario aggiuntivo ai docenti in base ai criteri di valutazione elaborati dal Comitato           stesso,

- che nel comma 129, punto 3 di tale Legge  sono individuati i seguenti criteri generali per “favorire” il lavoro del Comitato di valutazione: 

a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché                                                                    della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche;     

c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.         

 

CONSIDERATO INOLTRE CHE:

- a livello nazionale sono stati stanziati circa 200 milioni di euro annui a decorrere dal 2016 da distribuire alle singole Istituzioni scolastiche per la valorizzazione del merito del personale docente (comma 126); 

- gli emolumenti da assegnare ai docenti, stante la natura di compenso accessorio che la legge stessa assegna loro(comma 127), costituiscono materia soggetta a disciplina contrattuale (art. 45 comma 1 D.lvo 165/01 modificato dal D.lvo 150/09),

- la legge 107/2015 non abroga le competenze e le prerogative spettanti al Collegio, quale organo deliberante in materia di funzionamento didattico (D. lvo 297/94, art.7 comma 2) e in materia organizzativa e didattica (Regolamento dell’autonomia art. 4 e art. 5 comma 1 DPR 275/1999);

 

                 IL COLLEGIO DEI DOCENTI DELL’I.C. “PACINOTI”  RITIENE CHE : 

 

1. Questo meccanismo di valutazione introduca una modalità competitiva tra i docenti e mini le fondamenta di una cultura della collaborazione e della collegialità che sono, invece, premessa di percorsi educativi improntati all'inclusione e al successo formativo di tutti gli allievi e garanzia di una migliore qualità dell’offerta formativa.

2. Il dirigente scolastico, in base a quanto previsto nel contratto collettivo nazionale di lavoro attualmente in vigore, non abbia prerogative decisionali unilaterali in merito all’assegnazione dei compensi economici,

3. Il potere deliberante assegnato al dirigente scolastico per l’attribuzione dei premi possa prefigurare un modello di organizzazione del lavoro di tipo gerarchico-piramidale non compatibile con la professione docente e a pregiudizio della libertà d’insegnamento.

4. La definizione dei criteri di valutazione, così come enunciati, avvenga al di fuori, e in contrapposizione del sistema di regole condivise e di tutela proprie del contratto nazionale di lavoro.

5. I criteri di erogazione dei fondi stanziati per “premiare il merito” debbano essere oggetto di discussione e contrattazione sindacale tra il Dirigente e la RSU, tramite un percorso di condivisione con i docenti della scuola. 

 

                 PER QUESTE MOTIVAZIONI IL COLLEGIO DEI DOCENTI