Nell'incontro di venerdì 14 febbraio tra la Direzione dell'USR Piemonte e le organizzazioni sindacali è stato affrontato il tema dei posti aggiuntivi e delle immissioni in ruolo su sostegno, ai sensi della Legge 128/2013, art. 15, e della nota ministeriale 362 del 6 febbraio scorso.
La posizione sostenuta con forza dalla FLC CGIL, sulla necessità di correggere subito i gravissimi squilibri esistenti nella distribuzione dell'organico di diritto, è stata riconosciuta e condivisa dall'Amministrazione.
Fermo restando i contingenti provinciali stabiliti dal Miur non modificabili (che assegnano alla provincia di Torino 161 posti sui 367 del Piemonte), la Direzione dell'USR ha convenuto che nella ripartizione interna alle province gli UST non dovranno seguire un criterio di proporzione diretta con l'organico esistente, ma potranno procedere a compensazioni tra gli ordini di scuola per riequilibrare la situazione in quei territori dove ci sono evidenti squilibri (quasi sempre a scapito della scuola superiore, come a Torino).
L’USR farà una nota agli USTesplicitando questa indicazione, ribadendo anche la necessità del passaggio con le OOSS provinciali e della tempestività nelle operazioni, al fine di consentire al personale interessato la partecipazione alle domande di trasferimento.

Finalmente ci siamo. La lunga battaglia dei docenti precari di sostegno delle superiori, affiancati dalle OSS e in primo luogo dalla FLC CGIL, trova finalmente un riscontro significativo. Ora l'UST di Torino, grazie all'organico aggiuntivo e al via libera della Direzione Regionale, è nelle condizioni per mettere fine a quello squilibrio che ha determinato - oltre a una maggiore precarietà e discontinuità didattica - il blocco quasi totale delle immissioni in ruolo negli ultimi anni (non dimentichiamo che nella prima “tranche” di assunzioni, a fine agosto, solo 4 su 80 immissioni in ruolo assegnate al sostegno per Torino erano andate alle superiori!).
Già nella CP521 del 23 novembre 2012, prot. 17459, l'UST di Torino aveva dichiarato di ritenere "di dover procedere a un riequilibrio della consistenza organica del numero dei posti di sostegno della scuola secondaria di II grado rispetto agli altri ordini di scuola"; ma questo non era mai risultato possibile a causa dei vincoli che impedivano un travaso diretto degli organici.
Adesso, finalmente, il riequilibrio si può fare.
Chiediamo all'AT di Torino che tutti gli ordini di scuola siano portati subito a raggiungere in organico di diritto almeno il livello del 70% rispetto all'organico complessivo del 2006-2007, così come previsto dalla normativa (art.2, comma 414 della legge 24 dicembre 2007, n.244, che è il riferimento richiamato nella legge 128/2013) , e che sia effettuato il maggior numero possibile di immissioni in ruolo sugli ordini di scuola penalizzati negli scorsi anni.