Il Coordinamento Precari FLC CGIL di Torino accoglie con favore il positivo segnale di attenzione verso il mondo della scuola e della conoscenza rappresentato dalle misure contenute nel DL 104/2013, in attesa di conversione.

In particolare, si esprime qui soddisfazione per l'annunciato passaggio in organico di diritto di oltre 26.000 cattedre sul sostegno, non solo per l'evidente valore generale e intrinseco di questa misura, ma anche perché essa crea le condizioni per risolvere immediatamente un problema annoso e particolare che affligge la nostra provincia: le dimensioni insufficienti dell'organico di diritto di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado, oggi ben al di sotto dei livelli previsti dalla normativa vigente. Tale sottodimensionamento dell'organico di diritto, oltre a una maggiore precarietà e discontinuità didattica, ha determinato quasi un blocco delle immissioni in ruolo: nel corrente anno scolastico, su 80 immissioni in ruolo assegnate al sostegno per Torino, solo 4 sono andate alla secondaria di secondo grado: un dato che esaspera la tendenza degli ultimi anni.

L'organico di diritto di sostegno, ai sensi dell'art.2, comma 414 della legge 24 dicembre 2007, n.244, entro l'anno 2010- 2011 deve avere raggiunto dimensioni pari al 70% dell'organico complessivo assegnato nell'anno 2006-2007. A Torino, però, non è così: l'organico di diritto provinciale, tra tutti gli ordini di scuola, è di 1707 cattedre, il 65% circa. Il “buco” è di oltre 100 cattedre ed è concentrato nella secondaria di II grado, dove sono solo 320 le cattedre di diritto (una percentuale appena superiore al 50%).

Ciò dipende da una distribuzione squilibrata e iniqua dell'organico regionale, tra le province e tra gli ordini di scuola, che è stata più volte denunciata dai lavoratori precari e dai sindacati e che è anche stata riconosciuta dall'Amministrazione, ma su cui finora non è stato possibile intervenire in modo adeguato a causa dei vincoli restrittivi sugli organici.

Oggi il DL 104/13 rende finalmente possibile un intervento.

Chiediamo pertanto che lo squilibrio sia compensato subito, rispondendo alle aspettative troppo a lungo disattese, sia dei docenti precari di sostegno, sia degli alunni disabili: la distribuzione delle nuove immissioni in ruolo previste già per quest'anno deve tenere conto di questa situazione, garantendo al Piemonte una quota adeguata per consentire a Torino il raggiungimento immediato del 75% su tutti gli ordini di scuola senza penalizzare eccessivamente le altre province.