All' ITES ROSA LUXEMBURG  di Torino sono state costituite tre classi prime di 30, 29 e 28 studenti, in ciascuna delle quali sono stati inseriti 2 allievi con diversi gradi di disabilità. 
Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei docenti della scuola,  impegnati a garanzia del rispetto della legge e della partecipazione di tutti gli studenti all'azione didattica
 
 
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A: DIRIGENTE SCOLASTICO                                                                 TORINO, 12  settembre 2013
     ASSOCIAZIONI GENITORI DISABILI
P.c. : Organi stampa La Stampa, La Repubblica
         Segreterie  regionali Sindacati SCUOLA
         Consiglio d'Istituto ITES R.LUXEMBURG
         Luisa Limone, CGIL SCUOLA, Torino
 
Oggetto: inserimento studenti disabili nelle classi
 
I sottoscritti docenti dell’ITES Rosa Luxembug desiderano porre all’attenzione la situazione creatasi in relazione all’integrazione degli studenti disabili nelle classi del nostro Istituto.
 Infatti,  nonostante una precisa e sensibile normativa che pone l’Italia all’avanguardia in Europa nella considerazione e nell’integrazione di tutti gli studenti, anche di quelli disabili, nel rispetto degli articoli 3  e 34 della Costituzione e del DpR 81/09 (per citare alcune delle legislazioni correnti, attuali e fondanti),  in spregio di ogni buon senso,  per l’a.s. 2013 2014  sono  state costituite tre classi prime di 30, 29 e 28 studenti, in ciascuna delle quali sono stati inseriti 2 allievi con diversi gradi di disabilità. 
 
Riteniamo che tale trattamento non corrisponda alle norme legislative vigenti ed a quelle del diritto allo studio, né ad  alcun criterio di seria, umana e responsabile attenzione ai nostri cittadini meno fortunati, che richiederebbe classi meno numerose in presenza anche solo di un allievo disabile, per favorire l’integrazione e la collaborazione di tutti gli studenti all’azione didattica. 
 
Come docenti impegnati sul fronte dell’educazione alla legalità, affinché tale educazione non rimanga lettera morta, riteniamo inoltre che tale situazione sia in aperto conflitto con  la didattica dell'inclusione ai fini di costruire una società rispondente ai nobili criteri del dettato costituzionale. Certi di trovare sensibile attenzione presso quanti ci leggeranno, chiediamo che vengano rispettate le norme stabilite dalla legislazione e dalla nostra Costituzione, spesso trascurate in nome di burocratiche e insensibili necessità di risparmio, che non deve essere mai effettuato sulle spalle di coloro che possono reggere pesi meno pesanti di altri.
 
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