Un paese democratico pensa al futuro dei suoi cittadini, al loro orizzonte di vita.
La precarietà come orizzonte di vita non è compatibile con i valori di una democrazia degna di questo nome.
La precarietà diffusa nei settori della conoscenza – scuola, università, ricerca – rende fragili le basi su cui si costruisce il futuro di una società e dei suoi cittadini.
Perciò chiediamo a qualunque Governo (presente e futuro, tecnico o politico) provvedimenti VERI e URGENTI per combattere questa precarietà e rilanciare la conoscenza, per dare un futuro alla democrazia. A partire da: 
 
1. Un piano di rifinanziamento della ricerca, della scuola, dei conservatori, delle accademie e delle università statali per costruire un modello di sviluppo economico basato sulla conoscenza. Perché la conoscenza è un investimento sul futuro e non un costo.
 
2. Una nuova centralità per il Contratto Collettivo Nazionale, inclusivo e rafforzato, che equipari, a parità di prestazione, i diritti del personale a tempo determinato con quello a tempo indeterminato.
 
3. Un welfare universale per tutti con diritti e tutele, fuori e dentro il lavoro: continuità di reddito per chi lavora con contratti precari e un reddito minimo per chi non può accedere agli ammortizzatori sociali.
 
4. Un piano pluriennale di stabilizzazione e di reclutamento di tutti i lavoratori precari della scuola, docenti e ATA, sulla base di un organico funzionale.
- Un piano straordinario di reclutamento e poi un piano ordinario di assunzioni con scadenze definite e cicliche nelle Università e negli Enti Pubblici di Ricerca
- La stabilizzazione di tutti i precari, in tutte le forme atipiche, negli Enti Pubblici di Ricerca, e del personale tecnico e amministrativo precario delle Università.
 
5. Altri provvedimenti urgenti specifici nei diversi comparti, definiti nella piattaforma contro la precarietà della FLC CGIL.
 
 
Coordinamento Precari della Conoscenza FLC CGIL Torino