I provvedimenti annunciati dal Governo Monti nella giornata di ieri durante l'incontro con le Parti Sociali sono gravissimi perchè ricadono, ancora una volta, sulle spalle di lavoratori, giovani, donne e pensionati che già hanno contribuito significativamente a pagare la crisi.

Non vi è traccia dell'equità che avrebbe dovuto guidare l'operato del Governo Tecnico, né tanto meno del riequilibrio della iniqua distribuzione del prezzo di una crisi che è di sistema e che necessita di misure strutturali sul fronte della materia fiscale, dei redditi da lavoro e pensioni e della redistribuzione, della lotta all'evasione fiscale capaci di indicare una via di uscita dalla crisi con sacrifici che riguardino tutti, a partire da coloro che ancora non hanno pagato alcun prezzo.

Abbiamo avanzato proposte concrete per rilanciare lo sviluppo e la crescita nel nostro Paese, ma non vi è stato ascolto.

La CGIL nel ribadire la propria contrarietà a questa impostazione è impegnata fino all'ultimo momento possibile nel tentare di modificare l'impronta iniqua di questa manovra.

Occorre però da subito manifestare il netto dissenso per la soluzione prospettata dal Governo.

Auspichiamo che queste misure così pesanti per donne e uomini che vivono di redditi già pesantemente ridotti a seguito del blocco degli scatti di anzianità e del mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, possa sollecitare la consapevolezza in CISL e UIL di un’azione comune a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori.

La FLC CGIL continuerà la sua azione di mobilitazione per proporre un piano economico nel segno della giustizia sociale e dell’equità.

 

 

Mercoledi 7 dicembre 2011

dalle ore 10 alle ore 12

sotto la sede della Prefettura di Torino

Piazza Castello 205