La Legge 111/2011 impone da settembre 2012, per motivi di carattere esclusivamente finanziario, l’accorpamento in Istituti comprensivi delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado in base al parametro dimensionale di almeno mille alunni (500 nei comuni montani). Si prevede anche l’assegnazione dell’autonomia scolastica, anche agli istituti secondari di secondo grado, a partire da parametri più elevati (nel decreto stabilità in corso d’approvazione, almeno 600 allievi e 400 nei comuni montani.

 

L’ assemblea delle RSU FLC CGIL delle scuole di Torino e provincia, riunita il 10 novembre 2011, considerando le procedure del dimensionamento imposto dall’art. 19 della Legge 111/2011 e dall’Atto d’indirizzo della Regione Piemonte e dopo un confronto sulle modalità d’applicazione in corso in questi giorni a Torino e nella provincia di Torino:

denuncia

  • il limitato coinvolgimento dei destinatari del provvedimento e in particolare la mancata consultazione delle Rappresentanze unitarie dei lavoratori RSU, democraticamente elette;

  • la gestione burocratica e non partecipata che ha ispirato i piani di riorganizzazione già presentati da alcune amministrazioni comunali;

  • il pericolo di costituire mega - istituti scolastici aggregati in base alla mera “logica del numero” ;

  • la scarsa considerazione della realtà territoriale e dei bacini di utenza che può condurre alla creazione di “scuole ghetto” e di scuole più ambite;

  • la non previsione delle ricadute sul futuro occupazionale dei lavoratori interessati, considerando anche le eventuali future risposte di non gradimento da parte dell’utenza;

  • la non considerazione delle ricadute sull’organizzazione del lavoro e sulla sicurezza, sulla qualità del servizio erogato, anche in considerazione della diminuzione delle assegnazioni di Dirigenti scolastici e Direttori dei servizi conseguente alla mancata attribuzione dell’autonomia scolastica.

rivendica

  • il ruolo fondamentale e irrinunciabile dei lavoratori della scuola, dei genitori e degli studenti riguardo ad ogni intervento volto a ridefinire i percorsi formativi e la continuità didattica;

  • la centralità della qualità dell’offerta formativa e dell’uguaglianza nelle opportunità di accesso;

  • la rilevanza delle competenze, prima di tutto previste dalla normativa vigente, dei collegi dei docenti e degli organi collegiali delle singole autonomie scolastiche riguardo agli indirizzi educativi e pedagogici e agli aspetti didattico-organizzativi,.

si impegna

ad un’opera di mobilitazione e di informazione diffusa e capillare nelle singole scuole, presso gli enti locali e gli organismi territoriali, presso le organizzazioni sindacali e professionali della scuola, presso le organizzazioni dei genitori e degli studenti

condivide

la richiesta della FLC CGIL di sospensione delle procedure di dimensionamento in atto e si associa all’invito a tutti gli attori procedere con ponderazione e cautela.

 

L’assemblea delle RSU FLC CGIL Torino

si appella

affinché ogni intervento riguardante la programmazione della rete scolastica territoriale ponga al centro la qualità della scuola, l’uguaglianza nelle opportunità d’accesso e la gestione democratica e partecipata della scuola.


Allegati:

- Appello RSU

- Quadro normativo e commenti