Da gennaio a settembre in italia sono stati commessi più di 80 femminicidi.
Non possiamo accettare tutto questo e, se da un lato occorre essere vicino alle donne abusate o a rischio, dall'altra occorrono misure immediate e concrete per interrompere queste sempre più numerose atrocità.
- un programa di educazione al rispetto e ad una sessualità consapevole, cotrastando ongi forma di abuso e di sopprafazione come fondamento di convivenza libera e civile;
- una presa in carico delle vittime di violenza, attraverso l'istituzione di case segrete, la cura fisica e psicologica delle vittime, politiche per il lavoro,per la casa e per l'affidamento dei/ delle figli/e.

Per non dimenticare, il 25 novembre:
- affiggeremo drappi rossi fuori dalle nostre sedi chiedendo, attraverso le nostre RSU, alle aziende ed alle Amministrazioni Pubbliche di fare lo sesso;
- indosseremo una spilla che dice"Sono contro la violenza sulle donne";
- chiederemo un minuto di silenzio sui luoghi di lavoro in ricordo delle vittime del femminicidio o 5 minuti di riflessione collettiva durante la pausa mensa;
- lasceremo una sedia vuota per ricordare che questo posto poteva essere occupato da una delle donne vittime di femminicidio;