LICEO SCIENTIFICO “G. FERRARIS” -TORINO - MOBILITAZIONE. Mozione dei docenti
Dalla RSU del LICEO SCIENTIFICO “G. FERRARIS” DI TORINO Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
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MOZIONE DEI DOCENTI DEL LICEO SCIENTIFICO “G. FERRARIS” DI TORINO
Gli insegnanti del Liceo “G. Ferraris” di Torino esprimono dissenso e indignazione in merito alla politica del governo, fortemente punitiva nei confronti della scuola pubblica.
• La Legge di Stabilità 2013, con un incremento del 33% delle ore di lezione, aumenta in modo spropositato il carico di lavoro degli insegnanti, mantenendo invariata la loro retribuzione.
1. Il provvedimento non tiene conto, colpevolmente e provocatoriamente, di tutte le attività (programmazione didattica, impegni collegiali, aggiornamento, predisposizione e correzione di verifiche, rapporti con le famiglie..) che si aggiungono alle ore di lezione frontale e sono parte consistente del lavoro dei docenti.
2. Occorre dire con chiarezza che il numero di ore di lezione dei docenti italiani è superiore ai dati europei (circa 16 ore), come si può leggere nelle statistiche di settore OCSE ed EURYDICE, a fronte di livelli stipendiali nettamente al di sotto della media.
3. Deve essere evidenziato che l’aumento dell’orario di lavoro non si tradurrà in un incremento delle ore di lezione impartite in una singola classe, ma in un numero maggiore di classi per singolo docente, con conseguenti effetti negativi sulla qualità dell’offerta didattica, a detrimento di un rapporto individualizzato tra insegnante e allievo nel processo di apprendimento.
4. La materia deve essere contrattata con le parti sociali e non imposta per legge.
5. Deve essere considerata inoltre la forte diminuzione dei posti di lavoro in un settore già mortificato negli anni passati da pesanti tagli.
• Il disegno di legge 953 (ex legge Aprea) per la riforma degli organi collegiali prevede, tra l’altro, che le forme e le modalità di partecipazione delle diverse componenti della comunità scolastica (ivi comprese le componenti genitori e alunni) non siano più uniformi su tutto il territorio e garantite da una legge, bensì siano consegnate alla discrezionalità degli “statuti autonomi” delle singole istituzioni scolastiche. Infatti, secondo una concezione patologica dell’autonomia scolastica, ogni scuola avrà organi collegiali che funzionano in modo diverso o addirittura diversi organi di partecipazione.
I docenti dei Liceo
• promuovono iniziative atte ad informare le famiglie sulle ragioni della protesta;
• denunciano la gravità dell’attuale condizione della scuola pubblica di stato, costantemente privata di risorse umane e finanziarie, della possibilità di garantire a tutti una formazione qualificata rispetto al mercato del lavoro e di assolvere in tutto il paese alla formazione democratica delle nuove generazioni;
• esprimono la propria ferma opposizione verso l’ennesimo attacco ai lavoratori della Scuola e si impegnano ad attivare iniziative di lotta affinché questi provvedimenti non vengano approvati.
Approvata a larghissima maggioranza dai docenti del Liceo Scientifico G. Ferraris di Torino
Torino, 30 ottobre 2012