Mozione del Collegio dei docenti Liceo “Norberto Rosa” di Susa e Bussoleno.
Il Collegio Docenti del Liceo “Norberto Rosa” di Susa e Bussoleno,
in riferimento all’art. 3 della bozza della Legge di Stabilità 2013 – nel quale viene indicato che, a decorrere da settembre 2013, l’orario di servizio del personale docente della scuola verrà articolato su 24 ore settimanali rispetto alle attuali 18 previste dal vigente contratto di lavoro – preso atto che si tratta di un provvedimento:
· in virtù del quale l’esecutivo, in spregio al diritto e alla Costituzione della Repubblica, interviene in modo autoritario su una materia già regolata da contratti liberamente sottoscritti dalle parti;
· che contiene disposizioni inevitabilmente destinate a rendere intollerabile il carico di lavoro degli insegnanti in servizio e a peggiorare progressivamente la qualità dell’offerta formativa scolastica;
· che presumibilmente ha come obiettivo quello di costringere il personale docente ad espletare parte della propria professione senza ottenere alcun riscontro di tipo economico;
· che comporta un licenziamento de facto di decine di migliaia di colleghi (precari e non), con la conseguente dispersione di un vastissimo bagaglio di professionalità educativa;
e dopo aver ricordato che, viceversa, il proprio impegno orario è assolutamente in linea con quello dei colleghi degli altri Paesi europei, come evidente dalle ben note statistiche di settore curate da OCSE ed Eurydice, le quali quindi denunciano come strumentale e fuorviante qualsiasi richiamo a pretese esigenze “europeiste” che dovrebbero giustificare il provvedimento in oggetto;
delibera
- il rifiuto dell’incremento dell’orario di servizio nell’ordine di 6 ore settimanali;
- il contestuale rifiuto dell’incremento del periodo di ferie per ulteriori 15 giorni;
- il conseguente rifiuto di una logica politica che vede, ormai da anni, nella scuola un mero capitolo di spesa su cui intervenire con tagli indiscriminati, in ossequio a fumosi e inconcludenti progetti di riforma, dietro i quali si celano puri e semplici esercizi di contabilità.
In conclusione, gli insegnanti del Liceo “Norberto Rosa” si dichiarano pronti ad assumere, pur nel rispetto della legge e delle esigenze educative degli studenti a loro affidati, tutte le forme di lotta e di protesta idonee a denunciare ulteriormente una linea politica che, anche in passato e in modo spesso provocatoriamente ipocrita, non ha preso in alcuna considerazione la mole di lavoro che la professione docente comporta ben al di là delle 18 ore di lezione frontale (dalle riunioni collegiali all’attività di scrutinio, per tacere dell’aggiornamento continuo, della preparazione delle lezioni, dell’attività di verifica); un indirizzo politico che sottovaluta l’inadeguatezza di molte strutture scolastiche – che renderebbero improduttivo quando non inattuabile l’aumento del carico di lavoro – nonché il logorio psico-fisico di quello che non è certo un tipico “lavoro d’ufficio” e le gravi problematiche di organizzazione della didattica che tale incremento orario comporterebbe; un provvedimento che, inevitabilmente, finirebbe col penalizzare i giovani e le fasce sociali più deboli della nostra società, in pieno contrasto con il dettato costituzionale e con i valori rappresentati dalla Scuola pubblica Statale.
Approvato all'unanimità il 24 ottobre 2012.