COMUNICATO:SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA -12 ottobre 2012 – ASSEMBLEA PUBBLICA- TORINO, VIA VERDI (DAVANTI ALLA RAI) DALLE ORE 10 ALLE ORE 12.
 
Fai la tua parte, promuovi lo sciopero
 
 
Il 12 ottobre le lavoratrici e i lavoratori della scuola pubblica scenderanno in sciopero per avere certezze sul contratto di lavoro bloccato sino al 2014 e scaduto dal 2009; certezze che devono riguardare il salario, non solo congelato ma ulteriormente decurtato dal mancato riconoscimento degli scatti di anzianità, i diritti a partire dalla riforma delle pensioni ritenuta dalla CGIL iniqua rispetto alle aspettative di tante lavoratrici e di tanti lavoratori e le risorse negate alla scuola pubblica.
 
Il taglio di occupazione e delle risorse ha determinato nel corso di questi anni una trasformazione in negativo della scuola pubblica con pesanti ricadute sulla qualità dell'offerta formativa. Va ricordato che se oggi la scuola pubblica mantiene ancora un profilo tale da soddisfare le esigenze di famiglia e cittadinanza è grazie alla generosità di migliaia di lavoratrici e lavoratori il cui lavoro é spesso volontario e privo di riconoscimenti salariali e professionali.
 
Con lo sciopero la FLC CGIL intende ribadire la necessità di riconquistare il contratto nazionale ed il diritto spesso negato alla contrattazione nei luoghi di lavoro, intende ribadire la necessità di modificare la legge sulle pensioni, di avviare seriamente investimenti finalizzati a garantire con risorse certe un organico funzionale, un piano di stabilizzazione per i lavoratori precari ed infine avviare al più presto un confronto sul percorso professionale e lavorativo del personale inidoneo.
 
Insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola pubblica sciopereranno anche le lavoratrici e i lavoratori della scuola non statale e della formazione professionale.
 
La FLC CGIL ritiene che le richieste di nuovi investimenti debbano essere parte di una visione economica più ampia sulle prospettive di un paese che sceglie di investire nell'istruzione e nella professionalità di coloro che operano nel sistema di istruzione. Per questo la CGIL ha proposto un “PIANO DEL LAVORO” in cui i temi dell'istruzione pubblica sono al centro di una politica economica che mira a creare sviluppo attraverso investimenti in conoscenza. Un piano di sviluppo che si basa su risorse pubbliche reperite attraverso un'imposta patrimoniale ed una tassazione sulle transazioni finanziarie.
 
Questi temi sono al centro dello sciopero e della mobilitazione che si svolgerà 12 ottobre.
 
Sono i temi che, a Torino, affronteremo in una assemblea pubblica dalle ore 10 davanti alla RAI in Via Verdi dove interverranno esponenti degli enti locali, rappresentanti sindacali della scuola, studenti oltre alla FLC CGIL di Torino.
 
 
I docenti, il personale ATA, i dirigenti sono tutti chiamati ad astenersi dal lavoro per una giornata. Perché? Sono tante le cose che non vanno. Cose vecchie ormai incancrenite e cose nuove che peggiorano una situazione già precaria e difficile.
I tagli ai finanziamenti. Pensavamo di avere già dato, ma con la spending review vanno via altri 200 milioni di euro. Le politiche del lavoro e del personale. Con il passaggio ai ruoli ATA dei docenti inidonei per motivi di salute si producono quattro danni: agli stessi docenti messi a fare un lavoro che non conoscono, alle segreterie che si ritrovano private di personale competente, ai precari ATA che non avranno rinnovato il contratto per la riduzione di ulteriori 3.900 posti, alla scuola che sarà peggio organizzata.
Le retribuzioni. Il contratto è bloccato, gli scatti di anzianità sono bloccati, le retribuzioni sono tra le più basse d'Europa. In più si chiede ai docenti di lavorare più ore senza compenso. E si scarica sul Fondo di istituto il pagamento di ore eccedenti e sostituzioni di dirigenti scolastici e DSGA che invece dovrebbero essere a carico del MIUR.
Per non parlare dell'edilizia scolastica, dell'assenza di investimenti per le nuove tecnologie e per i laboratori, pure necessari e urgenti per mettere la didattica e il lavoro nelle scuole al passo coi tempi.
E il concorso? In questo momento è inutile e costoso.
La nuova legge sulle pensioni va cambiata perché blocca il rinnovamento di personale nella scuola e non tiene conto delle sue specificità. Le immissioni in ruolo non coprono tutti i posti vacanti, quindi il precariato non diminuisce.
I problemi sono tanti e sempre di più. Eppure per cominciare basterebbero poche cose, alcune a costo zero. La FLC CGIL le ha proposte da tempo. Servirebbero per migliorare e rendere più efficienti le scuole e sbloccare le immissioni in ruolo di docenti e ATA e cancellare il precariato. Per cominciare basterebbe un po' di volontà politica e un briciolo di buon senso.
 
Con questo sciopero vogliamo scuotere la sensibilità dell'opinione pubblica e del governo. E ci auguriamo che ascoltino le nostre proposte.
La FLC CGIL non starà a guardare l’opera di distruzione della scuola pubblica e di smantellamento dei diritti del lavoratori e delle lavoratrici. Lo sciopero di domani 12 ottobre sarà
un primo forte segnale della categoria: chiuderemo le scuole per dire basta a queste politiche che colpiscono i più deboli e lasciano intatti i privilegi e le ricchezze dei più forti. Ma non ci
fermeremo qui: avvieremo con tutti i mezzi una lotta senza quartiere per modificare queste norme ingiuste.
 
Fai la tua parte, promuovi lo sciopero