giovedì 19 aprile 2012
Dopo anni di attacco al lavoro pubblico
- di blocco dei contratti
- di accordi separati.
- di tagli ai servizi pubblici
- di precarizzazione del lavoro e di privatizzazione dei beni comuni
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Le misure del Governo sulle pensioni, sulle liberalizzazioni, sul mercato del lavoro e sull’articolo 18 e gli inasprimenti fiscali non affrontano la crisi strutturale nei settori pubblici e della conoscenza ma hanno portato solo
- tagli delle risorse agli enti locali, all'istruzione, alla sanità e alla ricerca
- precarietà del lavoro che rende precari i servizi
- blocco delle assunzioni e l'aumento dell'età pensionabile che penalizza i lavoratori e riduce le possibilità di stabilizzazione dei precari
- perdita del potere d'acquisto a causa del blocco di contratti e stipendi
Senza investimenti pubblici non c'è sviluppo, senza una pubblica amministrazione che funziona non c'è legalità, senza ricerca non c'è innovazione, senza istruzione e formazione non c'è crescita. E senza tutto questo i cittadini sono più poveri, con meno diritti e pagano di più per avere di meno. Per cambiare il modello di sviluppo del Paese. Per affermare più uguaglianza sociale. Per garantire ai giovani diritti e buona occupazione.
CHIEDIAMO
- il rinnovo dei contratti e l'eliminazione dei vincoli che limitano la contrattazione decentrata
- la stabilizzazione dei precari, regole condivise sulla mobilità e nuova occupazione
- il rispetto della dignità del lavoro pubblico
- la cancellazione della legge Brunetta che fa male al lavoro e alla pubblica amministrazione e trasforma i diritti in arbitrio
- più risorse pubbliche per garantire servizi di qualità ai cittadini

Allegati:
Volantino Scuola
Volantino Sciopero
Volantino Ammortizzatori
Volantino Precarietà