Per questo motivo vi invitiamo a firmare l’importante PETIZIONE on line, già firmata da oltre 700 persone a partire dal pomeriggio del 5 luglio c.m., all’indirizzo:
http://www.petitiononline.com/statUnit/petition.html
La petizione è stata proposta e sostenuta congiuntamente:
- dal Gruppo di Lavoro a sostegno delle commissarie TA in Commissione Statuto,
- dal Coordinamento Ricercatori Unito - Rete29Aprile di Torino
- dalle R.S.U.
- dalle Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL e UIL RUA
- dagli Studenti Indipendenti
- dalle Commissarie rappresentanti del Personale TA in Commissione Statuto,
- da rappresentanti del Personale TA in Senato Accademico e in Consiglio di Amministrazione
Il giorno 11 luglio 2011, lunedì prossimo, SARA’ UN’OTTIMA OCCASIONE PER LA CONSEGNA DELLA PETIZIONE AL SENATO ACCADEMICO CHE DOVRA’ APPROVARLA, FATTA DI PERSONA DA TUTTO IL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO, DAGLI STUDENTI, DAI RICERCATORI E DA TUTTI COLORO CHE SONO INTERESSATI A DIFENDERE I VALORI DELLA CONDIVISIONE E DELLA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA NEGLI ATENEI.
I motivi che hanno condotto alla petizione:
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Consiglio di Amministrazione è l’organo al quale la legge n. 240/10 attribuisce i poteri maggiori. La legge prevede che esso debba essere composto da non più di 11 membri, compreso il Rettore, almeno 3 dei quali esterni all’Ateneo. Vi è una rappresentanza di 2 studenti obbligatoria per legge. Con questi vincoli, sono di fondamentale importanza il numero e le modalità di scelta dei componenti esterni e la possibilità di eleggere i componenti interni.
La petizione chiede che i 5 componenti interni, 1 dei quali in rappresentanza del personale TA, siano eletti a suffragio universale, contro la proposta della maggioranza della Commissione che vuole che tutti i componenti del Consiglio, interni ed esterni, siano scelti discrezionalmente dal Senato Accademico, che si vorrebbe composto cosi:
SENATO ACCADEMICO
La legge n. 240/10 impone un numero massimo di 35 componenti (l’attuale SA ne ha 42), con un minimo di 24 docenti, 8 dei quali Direttori di Dipartimento.
Il problema è che i professori ordinari non intendono rinunciare all’attuale criterio di rappresentanza per area scientifica di appartenenza, in base a una proposta che vorrebbe imporre 26 docenti, per poter garantire più rappresentanti alle aree più numerose (che sono le 16 tradizionali, che non sono nemmeno tutte le aree individuabili). Il meccanismo delle aree porterebbe, quasi certamente, a un Senato costituito da una maggioranza di professori ordinari, in buona parte direttori di dipartimento-
Il numero di 26 docenti schiaccia le altre componenti: si vorrebbe ridurre a 3 (cioè l’8,6% del SA) i rappresentanti del personale Tecnico e amministrativo, che pure costituiscono quasi la metà del personale di ruolo in Ateneo, e a 5 il numero di studenti che, per legge, non devono essere meno del 15%, cioè 6!
Attraverso la petizione si propone di limitare a 24 il numero di docenti, per garantire 4 TA e 6 studenti. Si chiede di abbandonare le 16 aree, a favore di 4 macroaree che consentano modalità di rappresentanza più trasversali e meno direttamente collegate a interessi particolari.
La composizione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione condizionerà pesantemente tutta la vita futura dell’Ateneo.
Per quanto riguarda il Personale Tecnico e Amministrativo, le conseguenze si sentiranno a partire dal NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO, che, come è noto, vorrebbe centralizzare fortemente l’organizzazione del lavoro in Ateneo, in modo molto più marcato di ciò che la legge n. 240/10 impone con la riduzione del numero di dipartimenti e con l’abolizione delle facoltà, imponendo la fuoriuscita di gran parte del personale dai dipartimenti, dalle facoltà e dalle biblioteche. Tutto il personale Tecnico e Amministrativo, sia che lavori nei dipartimenti, nelle facoltà e nelle biblioteche, sia che lavori in amministrazione centrale, ha motivo di preoccuparsi e di chiedere il massimo della partecipazione possibile alla riorganizzazione del lavoro in Ateneo.
Ne va del nostro futuro!
FIRMIAMO TUTTI LA PETIZIONE PER UNO STATUTO DEMOCRATICO E RAPPRESENTATIVO, NONOSTANTE LA LEGGE!
FLC CGIL TORINO